30 Aprile, 2024
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Bracciano. Al processo Prato Giardino parti civili non ammesse

Dopo due ore e mezza di camera di consiglio, ieri i giudici del tribunale di Civitavecchia hanno respinto la richiesta di costituzione di parte civile dell’Associazione Salviamo Bracciano nel processo contro il cantiere sequestrato di Prato Giardino, dove compaiono 8 imputati, tra costruttori e tecnici, funzionari e dirigenti comunali.

“Il processo prende il nome dall’area pubblica, il ‘prato-giardino’ – scrive l’associazione Salviamo Bracciano in un comunicato stampa – con giochi per bambini, garantita dal piano regolatore, e situata in uno dei rari belvedere sul lago, ora sostituito da una lottizzazione di tre mastodontici palazzi rosa salmone, ricoperta di asfalto, privata del gran numero di querce e altri alberi secolari preesistenti. Il panorama copre anche la vista del celebre castello. I palazzi contestati risulterebbero inoltre oggetto di abusi edilizi mirati ad ampliarne la volumetria già di per sé eccessiva, dato il luogo. Le conseguenze stanno provocando gravi ripercussioni idrogeologiche nell’area sottostante (smottamenti, allagamenti, pericolo per l’incolumità di persone e mezzi sulla viabilità). Il complesso residenziale insiste anche sul cimitero, senza rispettarne le distanze”.

“Sebbene per un semplice cavillo formale sulla regolarità dello statuto non siamo stati ammessi – contiuna Salviamo Bracciano – il tribunale (aderendo alla giurisprudenza ormai consolidata della Suprema Corte di Cassazione) ha comunque affermato la nostra legittimazione in futuro ad intervenire e a partecipare ai processi penali inerenti i reati edilizi e urbanistici che riguardano il territorio di Bracciano. Nonostante l’impossibilità di partecipare come parte civile nel processo di Prato Giardino, presenzieremo comunque a tutte le udienze pubbliche che si terranno e vi daremo conto di tutti gli sviluppi”.

“Quanto all’udienza di ieri – conclude il comunicato – registriamo che il Comune di Bracciano non si è costituito parte civile perché non intravede alcun profilo di danno (‘…non risultano palmari ragioni di danno nei confronti dell’Amministrazione Comunale’ Deliberazione n. 276 del 16/05/2013), dimenticando che, laddove il processo si concludesse positivamente per la società Prato Giardino, si configura un grave danno erariale per la cittadinanza, che ammonta a 10.300.000 euro”.

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