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Questura mobilitata per risse e aggressioni delle ultime ore. Chiuso ponte Sisto in cerca di tracce ematiche. Il pestaggio piΓΉ grave sul cofano di una Volkswagen Up con il sangue incrostato
Stavolta hanno esagerato. Tanto sangue sui cofani delle macchine e sui sampietrini non sβera mai visto. Ed Γ¨ anche una novitΓ assoluta vedere sulla Β«scena del delittoΒ», strade e piazza della cittΓ reduce dai bagordi notturni, i super-esperti della Scientifica in cerca di prove e piste.Β CosΓ¬ Γ¨: come nei piΓΉ efferati fattacci. La movida violenta di Trastevere si colora di rosso sangue. Il pomeriggio seguente, ancora non si sa cosa sia successo.Β I segni perΓ² ci sono: macchie ovunque sulle strade e sui marciapiedi, come se una bandaccia di energumeni, armati forse di coltelli, bastoni, o tirapugni dβacciaio, allβimprovviso abbia avuto lβimpulso di fare strike, iniziando a colpire allβimpazzata chiunque passeggiasse nei paraggi con lo Β«shottinoΒ» tra le dita o la fidanzata sotto braccio.
Gli effetti dellβennesimo venerdΓ¬ notte di follia nel centro di Roma si vedono il giorno dopo, soprattutto per un motivo:
la presenza, a unβora insolita come quella del pranzo, di numerose pattuglie dalla parti di piazza Trilussa, epicentro del delirio alcolico e dei traffici di droga fino alle prime luci dellβalba.Β Ore 14 di sabato 25 luglio, lungotevere Raffaello Sanzio.Β Γ in questo meraviglioso tratto di lungofiume, sotto i platani frondosi tra ponte Sisto e ponte Garibaldi, direzione Porta Portese, che decine di agenti della polizia scientifica e del commissariato Trastevere sono al lavoro. Lβincarico appena ricevuto dagli uffici di via San Vitale, dove il questore Carmine Esposito segue con attenzione gli sviluppi di movida selvaggia, Γ¨ finalizzato a un duplice obiettivo: prelevare il maggior numero di tracce ematiche da sottoporre allβesame del Dna, in modo da risalire allβidentitΓ dei feriti, e cercare di ricostruire, attraverso la scia di sangue, sia la dinamica delle violenze sia il numero di persone coinvolte.
Γ unβindagine non facile, che giunge al termine di una settimana infuocata, caratterizzata dallaΒ video-intervista al Corriere della costumista che ha rivelato lβesistenza di bande che sputano sui portoni per seminare il panico Covid e da altri fatti gravi, come lβaggressione nellβandrone di casa ai danni di un cinquantenne residente in via Dandolo.Β Ma Γ¨ anche vero che gli indizi non mancano.Β E che testimoni di assembramenti incontrollati, risse, scazzottate o altro non dovrebbe essere difficile rintracciarne. In ogni caso i Β«repertiΒ» di sangue, inequivocabili prove della Β«battagliaΒ», sono numerosi, visibili a occhio nudo.Β
Il primo a essere chiuso con i nastri di plastica bianchi e rossi, sotto gli occhi meravigliati dei pochi turisti a spasso, Γ¨ stato, alle 13.45, ponte Sisto.
I rilievi, specialmente sul lato di piazza Trilussa, sono andati avanti una buona mezzβora, per prelevare le gocce di sangue colate tra i sampietrini e sul parapetto di marmo. Subito dopo, la Scientifica Γ¨ avanzata di una cinquantina di metri, disponendosi con le auto e i kit necessari sul lato sinistro del lungotevere, per effettuare i prelievi sul cofano e la fiancata posteriore destra di una Volkswagen Up ancora abbondantemente macchiata di sangue.
Il pestaggio piΓΉ grave Γ¨ di certo avvenuto qui, a ridosso dellβutilitaria bianca con targa Β«EX…Β», il cui padrone, chi lo sa, Γ¨ ancora ignaro di essere finito nei verbali di polizia.
Ma chi ha perduto tutto quel sangue? E come? La testa sbattuta sulla carrozzeria? Una coltellata? Forse un regolamento di conti, legato a traffici di droga o altro, che solo per caso Γ¨ stato ambientato nella cornice della movida romana?Β O magari un agguato, un tentato omicidio premeditato, progettato altrove e concluso a Trastevere per depistare? Sono tante le domande sospese. Come unβultima, la piΓΉ inquietante: gli esperti della Scientifica nel loro sopralluogo, chinandosi in mezzo alla carreggiata di lungotevere Raffaello Sanzio e scattando numerose fotografie, sembravano seguire un percorso preciso: una scia di sangue lunga almeno duecento metri. Quanti sono stati i feriti, dunque, di questa ennesima assurda notte di delirio metropolitano?
(Corriere della Sera)


