È iniziato pochi giorni fa il restauro del sarcofago della coppia di sposi che si trova a Villa Giulia, ritrovato molti anni fa a Cerveteri nella zona chiamata “Banditaccia”. Era infatti il 9 aprile del 1881 quando sono stati rivenuti alcuni reperti archeologici a Cerveteri, tra cui il sarcofago in questione dove é raffigurata la coppia di sposi. La raffigurazione rappresenta due coniugi dove lei è sul punto di versare del profumo nella mano del marito, che a sua volta l’abbraccia affettuosamente.
Un’opera realizzata in terracotta intorno al 520-510 a.C., di una coppia aristocratica che sembra riflettere la libertà e persino la parità di cui, secondo gli autori antichi, godevano le donne etrusche dell’epoca. Infatti, la raffigurazione offre un raro scorcio di intimità del passato.
Un’urna di enormi dimensioni caratterizzata da una parte inferiore a forma di letto (la kline), in cui venivano deposte le ceneri dei defunti, e da una parte superiore, con funzione di coperchio, modellata in modo da rappresentare una coppia di coniugi semidistesi a banchetto.
Il sarcofago venne acquistato per 4mila lire da Felice Bernabei, archeologo e politico che nel 1889 fondò il museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma.
A distanza di oltre un secolo dal primo restauro che consentì di ricomporre da centinaia di frammenti la famosa coppia marito-moglie, e a più di mezzo secolo dall’ultimo intervento manutentivo, oggi l’opera è al centro di una nuova stagione di studi che prevede non solo il restauro, ma anche la realizzazione di un piano conservativo, di manutenzione dell’opera e di valorizzazione, grazie alla convenzione fra il museo e l’istituto centrale per il restauro.
La cosa interessante è che questo processo di valorizzazione dell’opera potrà essere vissuta anche dal pubblico in quanto il cantiere sarà visitabile ogni martedì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00.
Claudia Reale


