27 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

“Ci ho il popolo che mi aspetta e scusate vado di fretta”

Riceviamo e pubblichiamo – Vorrei ricordare a tutti quelli che si sentono sconfitti, ma soprattutto a chi si sente vincitore e unico rappresentante del popolo, che alle elezioni politiche del 25 settembre del 2022 sono andati a votare il 63,91 % del popolo italiano e che questa parte del popolo ha dato 12.305.014 voti alla coalizione di centro destra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati) e 13.862.095 voti ai partiti di centro sinistra che non si riconoscono nell’attuale governo e formano l’opposizione (PD, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e Italia Viva). Spesso si attribuisce la responsabilità di questa singolare anomalia (la coalizione che ha preso meno voti ha una notevole maggioranza in parlamento e può formare un governo forte) a una pessima legge elettorale ma, al di la della qualità della legge elettorale, dobbiamo ribadire con forza che la causa è stata, ancora una volta, l’incapacità dei partiti di centro sinistra a unirsi. Non essendo stati capaci di interpretare nel migliore dei modi una, siamo d’accordo, pessima legge elettorale, il centro sinistra ha conquistato 131 seggi contro i 114 della coalizione di centro destra nella quota proporzionale (e fin qui tutto sembra normale) ma la cosa grave è che, nella quota maggioritaria (ricordate: non con un secondo voto ma con lo stesso unico voto),  per la totale incapacità dei partiti di centrosinistra di coalizzarsi, abbiamo permesso (ci tengo ancora a ricordare: con lo stesso numero di voti) al centro destra di eleggere 121 deputati e al centro sinistra di eleggerne 25. Un capolavoro strategico!

E ora siamo qui a scandalizzarci tutti i giorni per le manovre di un governo che si sposta ogni giorno più a destra e per un presidente del consiglio che si sente l’unico rappresentante del popolo italiano perché ha vinto le elezioni. “Continuiamo così, facciamoci del male” affermava Nanni Moretti in un celebre film.

Adesso abbiamo ancora il tempo delle elezioni Europee, dove polemizzare tra noi, visto il sistema proporzionale puro, può avere anche un senso… forse, ma, un minuto dopo, a risultati ormai acquisiti, abbiamo tutti l’obbligo, nei prossimi appuntamenti elettorali, di trasformare il consenso che i cittadini vorranno continuare a darci, in una vittoria elettorale, l’unico modo per rimettere al loro posto le lancette della storia che qualcuno sta cercando di far tornare indietro.

Lorenzo Avincola

Ultimi articoli