28 Aprile, 2024
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Egregio premier, le scriviamo…

Riceviamo e pubblichiamo –

Gentile e stimatissima on. Giorgia Meloni, premier e presidente di FdI,

le scrive rispettosamente il Comitato di quartiere Montebello di Bracciano, un Villaggio a firma dell’archistar Paolo Portoghesi, citato nei libri d’arte, ma oggi nel degrado, sia per gli abusivismi e le inadempienze dell’ex-Lottizzatore, sia per le deplorevoli inerzie di parecchi Amministratori, tra cui il dr. Armando Tondinelli (FdI), persona degna sul piano privato, ma catastrofica (anche per FdI) sul piano pubblico. Temiamo che le sue discutibili tattiche politiche, affinatesi in undici anni di flop, dopo aver nuociuto alla Città, possano, per i motivi che Le diremo, condannare il Villaggio al definitivo tracollo, quando bisognerà usare i soldi delle fidejussioni per le inevase opere d’urbanizzazione, di cui ad una prossima sentenza, che ci auguriamo a noi favorevole.

Premessa. A Bracciano, città militare, il centro-destra ha un 60% di consensi, che però si sfalda alle Comunali. Il Comitato ha numerosi Soci vicini a FdI. Ecco una breve cronistoria.

 

Comunali 2002 – Il compianto dr. Enzo Negri unifica il centro-destra e stravince la sindacatura. Tra i più suffragati il dr. Armando Tondinelli, candidatosi per la prima volta.

1° maggio 2006 – Il dr. Enzo Negri, purtroppo, muore. Lo sostituisce, come f.f., l’arch. Patrizia Riccioni, vice-sindaco, con delega all’urbanistica.

Febbraio 2007 – Il dissenso di 4 assessori (Aristide Appolloni, Ivano Michelangeli, Alberto Bergodi, Alfredo Massi), cui si aggiunge il dr. Adamo Modestino, costringe la Riccioni a dimettersi, 3 soli mesi prima della scadenza. Un incredibile karakiri.

Maggio 2007 – Comunali anticipate. La Riccioni capeggia un centro-destra diviso. Il col. Alfredo Massi la sfida con una sua civica di rottura. Vince un riemerso Giuliano Sala, che governò Bracciano dal 1994 al 2002, profittando delle spaccature nel centro-destra.

Maggio 2012 – Comunali. Tondinelli costruisce una “corazzata” unitaria di centro-destra (Massi candidato sindaco e lui suo vice, più urbanistica). Dovrebbe stravincere. E invece perde.

 

Primo atto d’una guerra totale sulle procedure

 

Triennio 2012-2015, – Lo sconfitto Tondinelli (centro-destra) dichiara guerra totale ai Vincitori (centro-sinistra). Sommerge Procura e Corte dei Conti con uno tsunami di continue accuse sulle procedure (non su ruberie, o pizzi). Un giovane Pm di Civitavecchia si fa convincere. La macchina comunale, terrorizzata, s’immobilizza. Gravi i danni ai Cittadini. Numerosi i nostri problemi inevasi (uso pubblico d’un ristorante abusivo, lotta al degrado ed agli abusivismi, ecc.)

26 novembre 2015 – Il Pm spedisce a una ventina di Incensurati (Politici, Burocrati e Imprenditori) l’informativa di garanzia e il decreto di perquisizione. Una falange di CC, manco si trattasse di Totò Riina, con urlii di sirene e sgommature trincianti, bussa all’alba, con veemenza, alle porte degl’Indagati, svegliando il Vicinato e rovistando nelle stanze, tra i pianti dei Bimbi e l’angoscia delle Mogli. Un’ora dopo i media e i social bombardarono i Malcapitati di fango. A menar la danza il Tondinelli. Sindaco Sala, Giunta e Maggioranza si dimisero, temendo eventuali arresti, “per non inquinar le prove”. Per la Città fu una bomba atomica. I più credettero alle accuse.

5 giugno 2016 – Amministrative. Tondinelli vince,  cavalcando la “questione morale”.

12 settembre 2016 – Concluse le indagini preliminari, il Pm ipotizza l’associazione a delinquere e ben 14 reati. Nel tritacarne, tra gli altri, l’ex sindaco Giuliano Sala, gli ex-assessori Giampiero Nardelli, Remo Eufemi, Maurizio Capparella. il segretario generale Roberto Signore, i capi-area Luigi Di Matteo, Roberto Razzino, Biancamaria Alberi, sulla cui correttezza, incorruttibilità e bravura, chiunque, fin a ieri, avrebbe scommesso… Ma… Ma, nella furia iconoclasta, nessuno s’accorge d’una grave anomalia. Il Pm  non chiede al Gip il consueto rinvio a giudizio. Forse comincia a tormentarlo qualche dubbio. E passa la mano ad altri Pm.

            3 luglio 2018, clamoroso coup de théâtre – Un nuovo tandem di Pm (dr.ssa Allegra Migliorini e dr.ssa Federica Materazzo) chiede l’archiviazione d’ogni accusa, demolendo l’impianto accusatorio. Niente reati, niente associazione a delinquere. Qualche CC trascrisse male le intercettazioni, lasciando inevitabili strascichi di ombre,  intensificate poi  da una deplorevole circostanza: un Sottuff di Bracciano, appena in quiescenza, sarà assunto da Tondinelli (con retribuzione) nella sua Giunta, insieme a chi svolse le indagini-flop per il Pm… Inammissibile!

            13 dicembre 2018 – Il Gip, dr. Francesco Filocamo, conferma l’archiviazione. Si delegittima così la sindacatura Tondinelli, con la sua “questione morale”. Ma chi risarcirà le Famiglie dal fango e dalle spese per difendersi? Nessuno ha  chiesto scusa. Neanche Tondinelli.

           

            On. Meloni, oseremmo suggerirle, rispettosamente e sommessamente, di chiedere lei scusa, per via del suo Iscritto. Sarebbe un gesto straordinario da Grande Statista…

           

            Scialba sindacatura 2016-2021 di Tondinelli – In 5 anni egli riesce nell’eroica impresa di litigare con tutti, nemici e amici. Litiga coi suoi due vice-sindaci, Gianfranco Rinaldi e Luca Testini, oltre che col suo presidente del consiglio comunale Enzo Picone. Litiga, destituendoli o costringendoli ad andarsene, coi suoi assessori di fiducia: Elena Felluca, Remigio Marini, Alessandro Bonura e Sergio Osimo, Giovanni Bentivoglio, Fabrizio Marcantoni. Che dire dei suoi quiproquò con la Burocrazia? Vorticoso il fuggi-fuggi di 4 valorose segretarie comunali: Manuela De Alfieri, Jole Tommasini, Susanna Calandra, Sara Salimbene. Sorvoliamo sull’ecatombe di 12 eccellenti capi-area: Vanessa Signore e Luigi Di Matteo (urbanistica),  Stefano Ravenda e Giuliano Morelli (manutenzione), Chiara Del Bene (polizia urbana), Annalisa Viola e Grazia Toppi (legale), Biancamaria Alberi (commercio), Giuseppina Zito (sociale), Marinella Silla, Sonia De Santis e Romina Sorgente (patrimonio).

A Montebello non risolve alcun problema. Lascia basiti i suoi Elettori del Comitato; ed anzi caccia dal Comune i loro Delegati, quasi fossero malfattori. Ad Ella ogni commento.

Comunali 2021 – Avendo seminato vento, Tondinelli raccoglie tempeste politiche. Benché l’appoggino i tre partiti del centro-destra (FdI, Lega e FI), più una civica, il cui bacino è al 60%, egli raggranella sì e no il 27% dei voti. Lo surclassa uno “sconosciuto”, il dr. Marco Crocicchi (centro-sinistra). Dopo un così terribile patatrac, chiunque si rifugerebbe in convento. Ma non lui.

 

Secondo atto della guerra totale sulle procedure

 

Biennio 2021-2023 – Il nostro Comitato intuisce che Tondinelli voglia replicare la fallita tecnica del 2012-15, già fonte di sconquassi. E il 9-8-2022 gli indirizza una lettera, pubblicata su Terzo Binario e L’Agone. Inequivocabile l’oggetto: “Montebello a Tondinelli: Non bloccare di nuovo il Comune, come nel 2012-2015, con caterve di discutibili accuse, che la Procura nel 2018 archiviò. Le guerre distruttive apportano ingenti e ingiusti danni a Famiglie e Città.

Fummo, ahimè, facili profeti. Il Comune è di nuovo in tilt. Ora si guerreggia sulle procedure per l’uso di 4 milioni di euro europei (che rischiamo di perdere), per la rinascenza del Lungolago. Noi non abbiamo le carte, né siamo Giudici. Epperò, come nel 2012-15, scuotiamo il capo. Le opposizioni hanno certamente il diritto-dovere di critica. Ma per migliorare la Città, o per distruggerla? Ci sorprende che gli attuali Amministratori sian alla gogna perché vogliono sanare il Lungolago. Li criticheremmo, piuttosto, perché non trovano il denaro per sanare anche, che so?, il Borgo Antico o quant’altro. Ci sorprende inoltre che le critiche si fondino sulle sole procedure. Le nostre leggi farraginose hanno orge di cavilli, paradiso degli Azzeccagarbugli. E’ stupefacente che a scodellarli, con masochismo, sia proprio chi avrebbe maggior interesse a tacerli, per il bene della Città. Sembra il “Sacrificio di Origene”, che si tagliò gli “attributi”, per far dispetto alla Moglie. Né ci convince il pollice verso della Sovrintendenza, che tacque, quando i Privati deturpavano l’ambiente. Ed oggi si straccia le vesti non per le brutture, ma per le procedure per sanarle, che non parrebbero peraltro di sua competenza. Gli Organismi pubblici, tipo Sovrintendenze e Prefetture, infiltrate dagli Sherpa politici, perdono spesso la terzietà. Sulla Prefettura di Roma, guidata allora dal ministro Piantedosi, il Comitato ha esperienze negative. Diede pareri illegittimi sulle procedure, aiutando così le inerzie dell’allora sindaco Tondinelli; e suscitando le ire della Regione. Poco dopo le sentenze definitive di Tar e Consiglio di Stato daranno ragione a noi. Induce infine alla prudenza che le accuse sian troppo “latrate” sui social, dando per certe le ipotesi incerte. E ciò senza quella compostezza e quel rigore, obbligatori per gli Uomini delle Istituzioni.

Ci spiace che “latrino” anche i tre civici di “Un passo avanti” (Alberto Bergodi, Enrica Bonaccioli, Roberta Riccioni), che nel ‘21 noi appoggiammo, con altri, per la loro compostezza e autonomia. Oggi, invece, i tre veleggerebbero verso altri lidi: Riccioni verso FI, sulla scia del cognato Giorgio Simeoni, consigliere regionale; Bergodi e Bonaccioli verso FdI, che vive un boom di nuove tessere, analogo al Pci di Berlinguer nel 1977 (gli Italiani, si sa, “si precipitano a soccorrere chi vince”). Ma quale il ruolo di Bergodi-Bonaccioli in FdI? Secondo i “tam-tam”, i due, copiando le forzature procedurali di Tondinelli, s’appoggerebbero a Roberta Angelilli (vice-presidente e assessora della Regione Lazio), per creare una nuova unità del centro-destra, fin ai centristi oggi con Crocicchi; ed emarginando il solo Tondinelli, che invece s’appoggia al sen. Marco Silvestroni (segretario della Presidenza del Senato, cioè di Ignazio La Russa). Il disegno dei due rischia però di arenarsi nello spoils system. Tondinelli, a sua volta, prova a rafforzarsi con la nomina della fida prof.ssa Roberta Alimenti a commissaria del circolo FdI di S. Marinella.

Come che sia, in nome di discutibili procedure, su cui tra qualche anno si pronuncerà la Magistratura, oggi Bracciano rischia di perdere 4 milioni di fondi europei. E si blocca di nuovo l’attività amministrativa, perché intimidita. Con gravi danni per i Cittadini.

Vedi Montebello. Son ferme da mesi tre nostre pratiche, che sol adesso riemergono a fatica. 1) – la delibera consiliare per l’uso pubblico (Centro Culturale) del ristorante abusivo, già comunale dal 2014 (rischia di degradarsi, con gravi danni erariali); 2) – la bonifica delle aree private, mai pulite in 40 anni, trasformatesi in pericolose jungle, regno di vipere e cinghiali; 3) – impedire che la zona del ristorante diventi una discarica abusiva di rifiuti anche speciali, un grave eco-reato.

 

Terzo (prevedibile) atto della guerra totale sulle procedure

 

S’accennava prima alle fidejussioni, per completare le opere d’urbanizzazione inevase (2 milioni di euro il loro valore, secondo la Ctu). A breve va a sentenza una causa (che ci auguriamo a noi favorevole) sull’accesso a tali fidejussioni, per far risorgere il Villaggio.

Bisogna, tra l’altro, d’intesa col Comitato ed entro i Diritti di Cittadinanza: 1) – completare e illuminare via delle Ginestre; 2) – costruire, illuminare e dotare di parcheggi una nuova strada, che sbuchi con una rotonda presso Gros; 3) – sostituire l’illuminazione (non a norma) in via delle Rose; 4) – bonificare 3 ettari di area pubblica, facendovi un parco giochi per Bimbi, con lecci, panchine, campo-bocce per Anziani; 5) – una grande cisterna che immagazzini le acque piovane, per l’uso irriguo degli Abitanti.

Se Tondinelli, d’intesa o no con Bergodi, s’accanisse, more solito, sulle procedure, oltre ai soldi del Lungolago, rischieremmo di perdere anche le fidejussioni, uccidendo il Villaggio.

Qualora ciò accadesse, i nostri Legali perseguiranno inflessibilmente e senza tregua i Responsabili, in sede civile, penale, contabile.

Questa lettera s’invia p. c. a Procura e Corte dei Conti, per eventuali incombenze del caso.

Rispettosi saluti, signora Premier, e vivissimi auguri di buon lavoro, per il bene dell’Italia.

Bracciano, 1-11-2023.

Dr. Amedeo Lanucara

(Presidente Comitato Montebello)

Gen. Feliciano Mancini, vice-presidente

Amm. Luigi D’Elia, past-president

Dr. Alberto Perra, past president

Sign. Enrico Ricciatti, segretario

Sign. Giorgio Pastori, elemosiniere

Dr.ssa Maria Pimpinella, componente Direttivo

Sign.ra Francesca Giansanti, componente Direttivo

Sign.ra Giancarla Bonalumi, componente Direttivo

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