9 Maggio, 2024
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Una rete di assistenza psicologica per sostenere i pazienti oncologici

L’importanza del supporto. Anche per i familiari di chi soffre

Nei giorni scorsi il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga ha siglato una delibera con la quale si va ad ampliare la rete di sostegno e cura dedicata ai pazienti oncologici e ai loro familiari. L’atto dà avvio al progetto “Sostegno al benessere in oncologia”, con il quale si istituisce una rete di assistenza psicologica per erogare cure non farmacologiche alle donne a rischio di sviluppo o con tumore alla mammella e ai familiari minorenni di pazienti seguiti per cure palliative nel distretto 2 (Ladispoli, Cerveteri).

Il progetto, ispirato alle linee guida sull’assistenza psicosociale ai malati oncologici dell’associazione italiana di oncologia medica (2019), è stato realizzato in tandem dalla Uosd oncologia, diretta dal dottor Mario D’Andrea, e la Uoc tutela salute della donna, diretta dalla dottoressa Elena Gelmini.

«La delibera – ha spiegato la dottoressa Gelmini – riconosce l’importanza degli interventi non farmacologici per ridurre il distress psicologico legato alla malattia oncologica e prevede la presenza di psicologi nel percorso diagnostico-terapeutico del tumore al seno. Vista l’importanza dell’intervento e della ricaduta positiva che i percorsi psicoterapeutici hanno nel sostenere familiari e pazienti, abbiamo scelto di collaborare mettendo in campo i nostri specialisti presenti nei consultori familiari al fine di poter accogliere queste donne e i loro parenti in un ambiente confortevole e accogliente, al di fuori delle mura degli ospedali che sono fin troppo abituati a frequentare».

«Con questo progetto – ha commentato il dottor D’Andrea – si vuole intervenire per migliorare l’assistenza psicologica ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, promuovendo il benessere e garantendo un supporto integrato tra i diversi servizi presenti sul territorio. Nel distretto 2 si va inoltre a integrare con un progetto pilota di presa in carico globale tra ospedale e territorio che vede coinvolti anche i “Mmg” e gli infermieri di comunità».

Nello specifico, l’iniziativa è rivolta a particolari categorie di soggetti fragili: minori di 18 anni che hanno un familiare affetto da neoplasia; donne con familiarità ai tumori che aderiscono alle campagne di screening per il tumore alla mammella; donne che stanno approntando il periodo della diagnosi e delle terapie antitumorali e infine a quelle considerate “guarite”, ma che si sottopongono periodicamente allo stress dell’attesa dell’esito degli esami di follow up.

Il servizio, gratuito per l’utenza, sarà attivo a partire da settembre e sarà presente in gran parte dei consultori del territorio. A coordinare il progetto “Sostegno al benessere in oncologia” è stata individuata la dottoressa Michela Terrasi.

«Affrontare una diagnosi come quella del tumore al seno per una donna – ha spiegato la dottoressa Terrasi – è spesso un evento traumatico perché la colpisce nella sua femminilità. Il sostegno psicologico in un momento così particolare è fondamentale e si rivela essenziale sotto molteplici punti di vista».

Soddisfatta dell’avvio del progetto si è detta il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga, che ha affermato: «Per assistere e supportare al meglio i pazienti oncologici non bastano le terapie farmacologiche». E ancora: «È stato questo lo spirito che ha animato il progetto, reso possibile grazie alla forte sinergia che si è instaurata tra i servizi di oncologia e quelli dei consultori. Le nostre donne troveranno un’assistenza a 360 gradi che le segue fin dall’approccio con lo screening, proprio per non farle sentire sole ma supportate e ascoltate dall’inizio. Il servizio, comunque, è rivolto anche ai minori che convivono con un familiare che sta conducendo la sua battaglia ed è molto importante anche per chi vive di riflesso queste situazioni poter contare su un professionista che possa ascoltarli e aiutarli. Ringrazio quindi le due unità operative per la sensibilità dimostrata con questo progetto e per la capacità di lavorare in sinergia e collegamento tra di loro».

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