27 Aprile, 2024
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Idee a largo raggio per la capitale e il suo hinterland

Parla il consigliere di Città metropolitana Rocco Ferraro

Ci limitiamo a chiedere tre azioni e atti concreti che vorrebbe fossero realizzati per la Città metropolitana. La vostra progettualità rischia di scontrarsi con le poche “risorse economiche”, oggi il quadro è cambiato con il Pnrr, come pensate di concretizzare le vostre idee progettuali?

«Il vero tema è che noi dobbiamo investire come città metropolitana nel supporto da dare ai Comuni. Qual è poi la funzione dell’ente, l’ente, appunto, quello di dare supporto economico e amministrativo ai Comuni della Città metropolitana; e gli importanti investimenti che dovranno essere fatti dovranno essere sicuramente quelli dove già per i quali stiamo dando tantissimo. Sono la scuole e soprattutto gli istituti superiori. Abbiamo trovato una situazione disastrosa. Investendo con l’efficientamento energetico, siamo in grado di sfruttare e utilizzare tutti i fondi messi a disposizione e con il collega Parrucci, delegato all’edilizia scolastica, stiamo investendo tantissimo e contiamo entro la fine della legislatura di coprire larga parte delle criticità. Larghissima parte delle criticità riscontrate, altri interventi importanti sono dal punto di vista della grande viabilità. Abbiamo trovato strade che sono un colabrodo, con la delegata Chioccia stiamo facendo un lavoro eccezionale, ma ancora oggi si lavora con le risorse stanziate e con interventi di somma urgenza. Ma dobbiamo cominciare a lavorare sul l’ordinario. Sicuramente il terzo punto è la parte ambientale. Dopo la parte ambientale stiamo lavorando anche attraverso un protocollo d’intesa con Federconsumatori da inserire all’interno delle città, all’interno appunto dei Comuni che fanno parte della dell’area metropolitana delle comunità energetiche targate Città metropolitana. E poi serve investire tantissimo sulla sicurezza stradale, e anche dal punto di vista degli sversi dei rifiuti. Quindi investiremo nuove risorse per dotare i Comuni, che poi dovranno utilizzarle sulla grande viabilità. Insieme a noi, quindi, di concerto per quanto riguarda le fototrappole contro lo sversamento dei rifiuti, per rendere le nostre strade più sicure, ma anche più pulite e decorose».

A che tipo di attività economiche pensate per creare posti di lavoro in questo contesto territoriale? Intendo Roma Nord, il comprensorio Sabatino, la bassa Tuscia e il litorale romano. Come pensate di valorizzare il ricco patrimonio artistico, storico-culturale e ambientale del territorio e migliorare il decoro urbano e la pulizia della città di Roma e della provincia? Pensa che avere un territorio “bello da vedere e da vivere” sia un requisito essenziale per lo sviluppo di un turismo moderno nel solco della sostenibilità?

«Per quanto riguarda gli investimenti, è chiaro che serve creare nuovi posti di lavoro in questo contesto territoriale. Molto dipenderà dal percorso che il governo centrale sta facendo in Parlamento per la riforma, appunto, delle province. C’è una tendenza che ritengo assolutamente corretta a ridare dignità all’ente. A dargli risorse adeguate e competenze adeguate. Oggi abbiamo praticamente una Ferrari che però, a causa di una norma che ha depotenziato l’ente provincia, di fatto è una Ferrari che viaggia con il motore di una Panda, e nonostante quello si stanno facendo sforzi enormi. Se, come sembra, il percorso per riqualificare e ridare dignità all’ente andrà avanti, si tornerà all’elezione diretta della città metropolitana con adeguate competenze, ma anche con adeguate risorse economiche. Sicuramente gli investimenti da parte nostra potranno chiaramente aumentare all’interno di questa logica, ed è chiaro che ovviamente l’immenso patrimonio turistico, archeologico, ambientale e naturalistico del nostro territorio potrà essere adeguatamente reso fruibile e valorizzato, che è un po’ la risorsa chiaramente che si ha nel nostro territorio. Il bello da vedere e da vivere è un concetto cruciale. Sono anche referente delle aree protette della Città metropolitana, e quello che stiamo facendo è esattamente questo, abbiamo un patrimonio naturalistico meraviglioso che non può essere soltanto tutelato e protetto come è giusto che sia, ma anche valorizzato e reso assolutamente fruibile».

Il campionato europeo (e mondiale) di vela delle classi 470 che si è svolto sul lago di Bracciano, Quali sono le sue valutazioni, sia sotto il punto di vista sportivo che turistico?

«Il campionato europeo è stato un’importante momento per il lago di Bracciano, luogo dove stiamo investendo tantissimo per rilanciare quelle realtà che già la natura meravigliosa ci ha dato. È un gioiello stupendo che va valorizzato. Questo tipo di manifestazioni, che mettono al centro quel territorio dal punto di vista sportivo, sono anche cruciali non solo per la visibilità che viene data e non solo per la manifestazione sportiva, ma anche per tutto l’indotto che viene generato. Quindi le vediamo non solo di buon occhio, ma siamo pronti a raccogliere qualsiasi proposta, qualsiasi manifestazione, qualsiasi iniziativa che ricada in quel territorio per renderlo, appunto, vivo e importante. Abbiamo dato importanti contributi anche per quanto riguarda Trevignano, per il festival ambientale. E, insomma, ci sono attenzioni per festival in generale e per iniziative che creino un connubio tra natura e arte; quindi sono tutte iniziative, e tra queste la più recente, il campionato europeo 470, che generano ricchezza dal punto di vista culturale, anche dal punto di vista turistico e dal punto di vista economico».

Parliamo dell’aspetto sociale.

«Sul lago di Bracciano quello che si sta facendo ulteriormente c’è un importante progetto che intendo portare: quello, dal punto di vista sociale, di creare un connubio stretto con Roma capitale per lavorare affinché nella prossima stagione ci sia una “intersecazione” tra Città metropolitana di Roma capitale nell’ambito sociale, soprattutto per quanto riguarda le case di riposo e i centri anziani nei quali potremmo fare un lavoro eccezionale per creare un turismo sociale per persone che comunque, soprattutto nei mesi estivi, spesso e volentieri rimangono nelle strutture, e quindi magari non hanno possibilità di fare vacanze. Possiamo lavorare per impegnare e permettere gratuitamente a persone che oggi sono nelle case di riposo, in strutture Rsa, di fare gite, di avere giorni comunque di relax e di riposo e godere del paesaggio che la provincia regala. A Roma stanno tutto l’anno e quindi è anche giusto regalare loro momenti di spensieratezza. Un bel progetto su cui ci metteremo al lavoro da subito per essere pronti per la prossima stagione, insieme all’assessorato politiche sociali del Comune di Roma».

Giovanni Furgiuele
Presidente L’agone

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