2 Maggio, 2024
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WWF, un nuovo podcast per informarsi e diventare sentinelle della natura anche in vacanza

Riceviamo e pubblichiamo – Pesce spada sotto taglia, datteri di mare, bianchetto, squali e razze protetti, ricci di mare, oloturie: anche nel piatto degli italiani ogni anno finiscono specie ‘bersaglio’ dei bracconieri del mare o frutto di attività impattanti che non rispettano le regole della pesca. E così i consumatori rischiano di diventare complici inconsapevoli di crimini di natura a danno delle risorse marine.

Per conoscere questo fenomeno e le corrette norme di comportamento il WWF, nell’ambito del progetto SWiPE contro i crimini di natura, ha prodotto un nuovo PODCAST con le voci degli esperti e avvalersi del formato dell’Instant Podcast. Ideato da Podcastory insieme alla compartecipata Audioboost, l’Instant Podcast è in grado di veicolare contenuti audio nativi a una vasta audience diversificata, in un preciso momento e senza necessità di realizzare produzioni seriali. I contenuti vengono divulgati attraverso la programmazione di un’attività di audioseeding, che consente di raggiungere un numero vasto di ascoltatori individuando un network editoriale specifico e tematico.

 

Per evitare di compiere anche involontariamente azioni di impatto sull’habitat marino, il WWF suggerisce alcune regole semplici, migliorando il nostro stile di vita e diventando consumatori responsabili: prima di acquistare e consumare pesce informarsi sulle taglie minime legali, le taglie di riproduzione e sulle specie protette ed evitare di consumare specie ittiche allo stadio giovanile o specie vietate. Se al banco del pesce o in un ristorante troviamo in vendita piccoli di pesci spada (sotto i 100 cm di lunghezza), datteri di mare, neonata o bianchetto, giovanili sotto-taglia di naselli, triglie, sogliole, specie di squali protette con provenienza mediterranea e prodotti ittici privi di etichetta, non acquistarli e quando possibile allertare le autorità affinché possano effettuare controlli. Non acquistare pesce da venditori abusivi che oltre a non dare garanzie sulla tracciabilità e sulla salubrità dei prodotti esercitano attività commerciali violando le regole della concorrenza a danno di pescatori e commercianti onesti. In un’area marina protetta informarsi sulle regole vigenti nelle diverse zone presso gli info-point o sul sito web, e se si è testimone di attività illecite (come attività di pesca in zona A di protezione integrale) allertare la guardia costiera (numero 1530) e l’area marina protetta stessa.

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