Un palcoscenico, quello del Parco della Legnara a Cerveteri, due attori straordinari: Francesca Reggiani e Pino Quartullo.
Giovedì 27 luglio alle ore 21:30, grande appuntamento con il teatro nel programma dell’Estate Caerite: in scena “La vera storia di Penelope e Ulisse”, uno spettacolo tratto dal romanzo “Itaca per sempre” di Luigi Malerba, con la regia dello stesso Pino Quartullo e con la partecipazione di Roberto Fazioli, Ilda Ippoliti e Giorgio Melone. Lo spettacolo prevede il pagamento di un piccolo biglietto di ingresso pari a € 15,00. Tagliandi acquistabili presso il Punto di Informazione Turistica di Piazza Aldo Moro e la sera stessa dello spettacolo. Per informazioni, contattare i numeri 0699552637 e 3534107535. Prenotazioni possibili anche al numero 3394579095
“È per noi un grande onore poter annoverare all’interno del cartellone dell’Estate Caerite due nomi di così grande rilevanza nel mondo teatrale italiano come Francesca Reggiani e Pino Quartullo – ha detto Federica Battafarano, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri – lo spettacolo prevede il pagamento di un piccolo biglietto di ingresso, una cifra davvero esigua se paragonata alla qualità e alla carriera dei due artisti protagonisti. Sarà una serata di qualità e di spessore”.
Quello che porteranno in scena la Reggiani e Quartullo è un testo spesso divertente, una partita a due fra un uomo ed una donna che sovvertono gli stereotipi del mito e confermano che anche le coppie più celebri, quali appunto Penelope e Ulisse, non si sottraggono alle ripicche ed alle rivendicazioni di una moglie rispetto a suo marito. E viceversa.
Un ribaltamento di prospettiva ed una narrazione meno eroica e più umana rispetto all’epica vicenda dell’uomo più intelligente e astuto della mitologia e della donna assurta a simbolo di paziente attesa e di fedeltà incondizionata. Francesca Reggiani interpreta una Penelope in forma smagliante, tagliente, ironica, innamorata eppure pronta a rivalersi sul marito, che in quanto tale, non sfugge ai vizi, ai difetti, alle mancanze che gli sono connaturati.
Pino Quartullo, perfettamente calato nelle vesti di Ulisse, da ardimentoso, ingegnoso eroe di guerra, si ritrova con le spalle al muro a dover fronteggiare nuovi stati d’animo, commuovendosi troppo spesso, e dilaniato dalla gelosia, deve imparare a ridisegnare il suo ruolo all’interno del suo legame coniugale.