28 Aprile, 2024
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Stopthewarnow, la mostra “Sete di pace” nella chiesa Regina Pacis ad Anguillara

Come ci ricorda Papa Francesco stiamo assistendo e vivendo la terza guerra mondiale a pezzetti. La stiamo vivendo perché i profughi da paesi lontani e vicini bussano alle nostre porte. In particolare la guerra in Ucraina ci ha coinvolto con oltre 170mila profughi entrati in Italia, aiuti umanitari e … invio di armi.

Papa Francesco continua a lanciare appelli per avviare negoziati di pace. Preghiamo affinchè l’impegno del cardinale Zupi con pazienza riesca a riannodare i fili del dialogo e perché tutte le persone e i politici di buona volontà riescano a superare l’attuale stallo che continua a macerare migliaia di vite umane con grandi disastri anche per l’ambiente.

Cosa possiamo fare? Pregare con fede nella grazia di Dio e dare solidarietà, accogliere i rifugiati, e per chi ha la volontà e possibilità esserci nel conflitto, portare aiuti, ma soprattutto non lasciare soli i nostri fratelli, metterci mente, cuore e corpi. La guerra crea infatti grandi solitudini, povertà e macerie.

Per questo subito dopo lo scoppio della guerra è nata l’iniziativa Stopthewarnow, che raccoglie oltre 150 organizzazioni italiane, in particolare cattoliche come Papa Giovanni XXIII, Pax Christi, la Federazione delle organizzazioni di ispirazione cristiana per il volontariato internazionale.

Queste rete ha organizzato diverse missioni per la pace in Ucraina, portando aiuti materiali, trasportando in Italia persone e bambini vulnerabili, incontrando anziani soli, famiglie che sono rimaste, obiettori di coscienza e associazioni ucraine che si muovono per la pace, per la difesa nonviolenta.

Missioni che hanno visto i volontari convivere con le persone nei rifugi sotto il rumore delle bombe. Missioni che non vogliono dare ricette ma innanzitutto ascoltare le vittime della guerra, condividere con loro il pane e la sofferenza, tentare percorsi di dialogo per creare le condizioni per una pace giusta e duratura, non fondata sull’odio reciproco.

Vi invitiamo quindi a guardare la mostra allestita nella nostra chiesa che si chiama Sete di Pace. Alla vostra sinistra potete vedere foto che illustrano le sofferenze, i profughi, le solitudini e le distruzioni della guerra. Alle destra invece le foto di condivisione e dialogo, le consegne degli aiuti, gli incontri con le persone, i momenti di convivialità nonostante i bombardamenti, per dare speranza e nutrire il desiderio di umanità.

E vi invitiamo, per chi può e lo desidera, a partecipare alle iniziative di Stopthewarnow, trovate le informazioni sui roll-up (#StopTheWarNow | una rete per la Pace e la solidarietà). Stiamo raccogliendo soldi per comprare potabilizzatori dell’acqua e generatori di elettricità, essenziali per sopravvivere nelle città e nelle campagne martoriate dalla guerra. A Bracciano sono già riusciti a raccogliere oltre 4 mila euro.

Potremmo anche pensare ad un furgone di aiuti e di persone che da Anguillara vogliono partire per una missione in Ucraina nelle carovane della pace organizzate da Stopthewarnow. Per dare concretezza alla solidarietà e alla fratellanza a cui ci chiama giorno per giorno Cristo.

Pensiamoci e diamoci una mano, costruiamo pace e giustizia.

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