19 Maggio, 2024
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Durante le primarie… in un circolo del Partito democratico

Riceviamo e pubblichiamo – Ieri sera, esattamente alle 20, all’interno del circolo PD di Bracciano, dopo 12 ore di faticosa ma piacevole presenza, in un ambiente neanche molto riscaldato, ho capito di aver vinto. In uno dei 5500 luoghi organizzati in tutta Italia per far votare, insieme a circa ventimila volontari, più di un milione e duecentomila cittadini a cui sta a cuore il futuro del centro sinistra, un gruppo di iscritti ha permesso a 400 residenti a Bracciano di contribuire alla scelta del nuovo segretario del PD che, dopo qualche ora, è risultato essere la nuova segretaria (perché per noi, se è donna… è segretaria).

Ho vinto prima del risultato perché  alle 20 ho capito, per l’ennesima volta, la bellezza di appartenere  a una storia collettiva,  troppo spesso raccontata male, non solo dai commentatori avversari ma anche dai professionisti di “sinistra”. Per questi signori, temevo che, qualunque fosse stato il risultato, il PD avrebbe perso perché una vittoria di Bonaccini sarebbe stata una sconfitta per un PD che non ha più il coraggio di cambiare mentre se avesse vinto la Schlein sarebbe stata una sconfitta del PD, voluta dal popolo delle primarie.
Anche per questo motivo, in tutti e due i casi, mi sento vincitore, anche prima delle 20,00, quando una signora anziana, accompagnata dal figlio,  camminando con un deambulatore,  è venuta a votare e dopo aver fatto il suo dovere mi ha chiesto se avesse votato bene e quando le ho risposto che non potevo dire nulla, sorridendo ha affermato: “ma io ho votato Stefano”.
Ecco io credo di aver vinto queste primarie anche insieme a questa anziana signora perché sono sicuro che, anche dopo le ore 20 staremo ancora nello stesso partito, appartenenti alla stessa antica storia collettiva, in questo complicato presente, per spiegare il futuro.
Lorenzo Avincola

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