5 Maggio, 2024
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Una cogestione griffata Luca Paciolo

Il 14 febbraio all’Istituto Luca Paciolo è iniziato il primo dei tre giorni di cogestione scolastica e, nella fitta agenda è stata inserita anche la presentazione del mio ultimo romanzo giallo dal titolo Pietre.

É stata una presentazione sui generis, stimolante e molto interessante. Sono state due ore fitte in cui si sono toccati molti temi, primo fra tutti quello del bullismo prendendo spunto dal mio romanzo. Abbiamo affrontato questo problema con la delicatezza che richiede, sia dal lato del “carnefice” sia da quello della “vittima” con una visione a 360 gradi.

Ci siamo chiesti che cosa spinga un ragazzo a bullizzare il proprio compagno e perché a volte le sue violenze sono così dure da provocare conseguenze irreparabili? Il bullo è egli stesso una vittima? Se è così, dove devono essere ricercate allora le motivazioni che l’ hanno reso tale? Qual è il modo più giusto per arginare questo fenomeno? Come si può aiutare la vittima di bullismo? Che provvedimenti andrebbero presi contro il bullo?

A questo proposito abbiamo analizzato il terribile episodio accaduto in Francia durante lo scorso Natale: Lucas, un ragazzino di tredici anni, bullizzato a scuola per aver manifestato la propria omosessualità, ha deciso di impiccarsi per non rientrare dopo le vacanze. Quest’ennesimo avvenimento ha indotto l’Assemblea nazionale francese a votare la proposta di legge per considerare il bullismo un reato punibile fino a tre anni di carcere. Quel provvedimento è davvero la migliore soluzione? Noi ci siamo chiesti se, invece, non riveli l’ennesima sconfitta di un sistema debole.
Vespina Fortuna Ledda

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