20 Aprile, 2024
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Torna il 25 novembre il “Good friday”, verso il commercio etico, solidale e di prossimità

Torna per il quarto anno, il Good Friday, una giornata di acquisti e spesa informati, e sostenibili. Organizzata da NeXt Economia insieme con ADOC e Altromercato questa iniziativa riunisce aziende, botteghe del commercio equo e solidale, realtà locali e cooperative che da sempre portano avanti strategie di produzione responsabile e che il 25 novembre lanciano una giornata di sensibilizzazione verso i circuiti virtuosi locali e online.

L’obiettivo è far crescere la consapevolezza che un acquisto responsabile, promuove il lavoro equo, inclusivo e solidale: nella giornata dedicata all’acquisto al massimo ribasso il Good Friday riporta l’attenzione su quelle aziende che scelgono di investire sulle persone e sulle comunità.

Le stime (Osservatorio Placido Rizziotto e L’Altro Diritto, dati 2022) contano oltre 180 mila lavoratori sfruttati, in un fenomeno che coinvolge tutto il paese: 405 aree e 608 Comuni in cui lo sfruttamento è sistematico e quelle nel Mezzogiorno non sono nemmeno la metà.

Il fenomeno del caporalato è complesso e difficile da identificare perché si interseca con altri aspetti della vita irregolare di tante persone che vivono in Italia: dalla situazione abitativa alle condizioni di estrema povertà, passando per i meccanismi di riconoscimento sociale che incidono anche sugli aspetti del lavoro.

Combattere la mafia del caporalato ci permette di uscire dalla logica del lavoro come elemosina – dichiara Luca Raffaele, Direttore Generale di NeXt Economia – ed è per questo che abbiamo bisogno di conoscere, premiare e replicare le eccellenze presenti nei nostri territori per dire che il lavoro non è concessione ma sviluppo e benessere delle persone.  Il quarto anno del Good Friday evidenzia come l’impegno delle imprese sulla sostenibilità integrale continua a crescere con un aumento significativo delle aziende che hanno compilato il NeXt Index ESGⓇ (l’indice sintetico che misura la sostenibilità nelle aree ambiente, sociale e governance – ndr). C’è ancora tanto da fare per sviluppare il consumo responsabile, soprattutto digitale: scegliere prodotti solidali e inclusivi è percepito come una donazione (indagine sui clienti Gioosto.com, 2022). Possiamo avere un grande ruolo come consumatori, ma dobbiamo imparare a esercitarlo in modo costante e condiviso.”

Da sempre come Adoc ci battiamo per promuovere la legalità e la sicurezza nei rapporti di lavoro dei settori agricolo, dell’edilizia e del manifatturiero – afferma Anna Rea, presidente dell’ADOC – al fine di prevenire lo sfruttamento dei lavoratori, soprattutto immigrati e offrire un’importante supporto alle persone impiegate in lavori stagionali, sottopagati e sfruttati attraverso servizi informativi ed assistenziali che portino alla denuncia del ‘caporale’, ma anche servizi di intermediazione lavorativa, attraverso la collaborazione con aziende cheintendono aderire al progetto, che favoriscano il regolare inserimento nel mondo del lavoro”. “CaporALT – continua Anna Rea – è un progetto che portiamo avanti unitamente a NeXt Economia che prevede delle attività di affiancamento e assistenza dei lavoratori da realizzare attraverso sportelli informativi, una rete agricola di qualità, la formazione e l’attenzione alla sicurezza nei trasporti. Abbiamo, inoltre attivato campagne di sensibilizzazione anche nei confronti dei consumatori, perché siamo convinti che la lotta allo sfruttamento può coincidere con l’educazione all’acquisto di prodotti di qualità rappresentando al contempo una risposta efficace e concreta allo spreco alimentare Questa iniziativa – conclude il presidente dell’Adoc – vuole essere anche uno sprone per la valorizzazione dei prodotti di prossimità, del made in Italy, del nostro mercato che, attualmente in crisi, potrebbe avere un rilancio”.

Altromercato, con la rete delle nostre Botteghe – dichiara Giliana Sinibaldi Retail&Hub Manager di Altromercato – ci siamo attivati con entusiasmo per sostenere il Good Friday promosso da NeXt Economia, perché sentiamo l’iniziativa davvero molto vicina e coerente con la nostra mission. Il nostro intento è quello di arrivare ancora una volta a più persone possibili, per parlare di acquisti sostenibili e di scelte etiche, fatte nel rispetto dei diritti dei  lavoratori e dell’ambiente. Raccontare e mostrare che questo è ciò che che facciamo, concretamente, ogni giorno è il motivo che ci ha fatto nascere, oltre 30 anni fa. Le Botteghe Altromercato rappresentano spazi di dialogo reale e costante per i consumatori, per un mercato più sostenibile e solidale e non esiste luogo migliore per informare i consumatori sul potere del Voto col Portafoglio per spingere il mercato nella direzione giusta. Per chiedere e chiederci ancora una volta “Consumi o Scegli?””.

Il Good Friday si propone come un’occasione per gettare un altro ponte tra il mondo della produzione e quello del consumo, dove la formazione non è utile solo per lavoratori e imprenditori ma anche per i cittadini chiamati a scelte di acquisto sempre più responsabili.

Coinvolte in questa giornata anche alcune scuole italiane, per informare i giovani studenti su cos’è il Voto col Portafoglio e sulle modalità di produzione responsabile.

In tutta Italia sono più di 20 i punti tra botteghe, sedi territoriali Adoc, aziende e scuole aderenti al Good Friday che nella giornata del 25 novembre propongono attività di informazione e consumo responsabile. E per chi non potesse partecipare agli eventi locali, la possibilità di scoprire aziende e prodotti caporalato free su Gioosto.com l’e-commerce etico multimarca.

Questi gli appuntamenti del 25 novembre, durante i quali degustare, acquistare, informarsi e condividere insieme il Voto col Portafoglio oltre agli istituti superiori Filangieri di Frattamaggiore Napoli, Ariosto di Ferrara, Deledda di Trieste, De Amicis di Rovigo e Rosa Luxemburg di Bologna che realizzeranno momenti di formazione per i propri studenti.

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