Blackout di sei ore causato da un guasto dell’operatore di telefonia Orange. Ancora da accertare il numero esatto delle vittime

 È bufera in Francia per il mancato funzionamento di tutti i numeri di emergenza, andati in tilt ieri sera per almeno sei ore, a causa di un guasto dell’operatore di telefonia Orange, causando un numero di vittime ancora da accertare. Su tutto il territorio nazionale sono risultati inaccessibili il 15, usato per chiamare il Samu (Servizio di Assistenza Medica Urgente, il pronto interventi mobile), il 18 dei vigili del fuoco, il 17 per la polizia e il 112, il numero di emergenza utilizzato in tutta l’Unione Europea.

Al momento l’accesso a questi servizi rimane “instabile” in una decina di regioni, dove riuscire a mettersi in comunicazione con quei numeri di emergenza è ancora “aleatorio”, come riferito dal ministro della Salute, Olivier Veran. A deplorare l’accaduto, definito “una disfunzione grave, inedita e inaccettabile”, sono state le più alte cariche dello Stato che hanno chiesto all’operatore di “trovare una soluzione quanto prima per porre fine al guasto ovunque” e hanno convocato il suo Ceo, Ste’phane Richard. Intanto già da ieri sera, per ovviare al problema è stato istituito un numero a dieci numeri per chi avesse necessità di chiamare il Samu, in servizio fino a domani.

In visita nella regione del Lot, in un clima pre-elettorale per le municipali del 13 giugno, il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che “stiamo facendo un bilancio della situazione, ma è ancora presto. Siamo molto preoccupati”. A causa del caos dei numeri di emergenza, il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, che era con il premier Jean Castex in missione in Tunisia, è rientrato precipitosamente a Parigi.

Mentre il governo sta accertando le conseguenze umane di un tale guasto, per stabilire con certezza il numero di vittime dirette, la procura della città bretone di Vannes ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause della morte di un 63enne. L’uomo è deceduto al pronto soccorso dell’ospedale locale a seguito di un arresto cardiovascolare, nonostante alcuni tentativi di rianimazione.

L’Agenzia sanitaria regionale ha già aperto un’indagine amministrativa. Il paziente è stato trasportato in macchina dalla sua compagna dopo non essere riusciti a contattare i servizi di soccorso. “Soffriva di disturbi cardiovascolari e non è riuscito a mettersi in contatto in tempo con i servizi di soccorso competenti” ha detto in conferenza stampa il ministro Darmanin.

“Dobbiamo fare controlli in ogni regione per censire tutte le situazioni umane drammatiche conseguenti al guasto prima di procedere ad una comunicazione nazionale esaustiva” ha sottolineato Ve’ran, secondo cui potrebbe aver provocato la morte di “3 o 4 persone”, ma “è ancora prematuro per giungere a delle conclusioni”.

Altri due decessi si sarebbero verificati sull’isola della Reunion, dipartimento francese nell’Oceano Indiano. Nella regione Ile de France, al momento, è stato registrato un calo delle accettazioni al Samu del 5-10%, ma pare senza conseguenze gravi sulla salute umana. A Lione le telefonate sono invece diminuite del 50-70%.

(AGI)

 

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