25 Aprile, 2024
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Concorsopoli, Ladispoli Attiva: “Troppe coincidenze nelle assunzioni. Grando chiarisca”.

Il caso Concorsopoli sta scuotendo alle fondamenta non solo la governance della Regione Lazio, ma anche vari comuni del nostro territorio. Ladispoli Attiva ritiene che il tentativo dell’amministrazione Grando di defilarsi da questa imbarazzante vicenda sia destinato a fallire clamorosamente. Alla luce degli ultimi eventi, il tempismo e la particolarità di almeno due assunzioni a tempo indeterminato presso il comune di Ladispoli non possono essere semplicemente ridotti ad una fortunata casualità, come ha cercato di fare la maggioranza durante l’ultimo consiglio comunale. Alcune strane coincidenze invocano trasparenza.

I FATTI

La storia è tanto intricata dal punto di vista amministrativo quanto semplice nei suoi esiti: vari politici, assessori, collaboratori di consiglieri regionali e dell’ufficio di presidenza della Regione Lazio, segretari locali di partito – molti nomi legati al PD, ma alcuni anche a Lega, Casapound e M5S – sono stati assunti a tempo indeterminato in Regione e in alcuni comuni della provincia di Roma, pescati fra gli idonei non vincitori della graduatoria di merito di un concorso bandito dal piccolo comune di Allumiere. Ciò è stato possibile perché legge (vedi la 350/2003) e giurisprudenza autorizzano tutte le p.a., compresi dunque gli enti locali, ad assumere attingendo dalle graduatorie valide di altre amministrazioni, previo accordo tra le stesse e nel rispetto dei limiti assunzionali vigenti.

La graduatoria finale del concorso di Allumiere, dunque, è diventato l’elemento centrale sul quale si sono soffermate le varie inchieste giornalistiche pubblicate in questi giorni (v. https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/04/17/news/scandalo_concorsopoli_congelati_16_contratti_assunti_partiti-296786413/).

Secondo il bando sarebbero dovuti passare alle fasi successive solo i primi 20 classificati alla prova preselettiva, più tutti coloro con lo stesso voto del ventesimo. Un curioso caso ha voluto che 85 persone abbiano totalizzato lo stesso identico punteggio, trovandosi tutti pari merito al ventesimo posto: l’ultimo che consentiva di passare alla fase successiva e di finire in graduatoria. Così, oltre ai 5 vincitori, sono risultati idonei ben 102 candidati, andando a costituire il bacino da cui sono state poi effettuate circa una ventina di assunzioni “fortunate”.

Per citarne qualcuna: due collaboratori del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini (PD), nonché rispettivamente segretario del PD di Trevignano Romano e assessore PD di San Cesareo; un collaboratore di Giuseppe Cangemi, vicepresidente del consiglio regionale (Lega); un consigliere comunale del PD e presidente della commissione Trasparenza del Campidoglio; un ex consigliere M5S in Città Metropolitana, membro dello staff del vicepresidente del consiglio regionale David Porrello.

La lista delle straordinarie coincidenze potrebbe proseguire e continua ad arricchirsi di ora in ora. Intanto, tutti gli enti che hanno pescato da quella graduatoria l’hanno fatto in un intervallo di tempo molto ristretto: tra il 14 e il 31 dicembre 2020, in pieno periodo natalizio. Riesce davvero difficile, quindi, non pensare ad una cabina di regia.

COINCIDENZE ANCHE NELLE ASSUNZIONI DI LADISPOLI

Almeno un paio di tali incredibili casualità, condite da un eccezionale tempismo, riguardano le assunzioni effettuate dal comune di Ladispoli, che vanta un poco lusinghiero primato cronologico. Infatti, lo scorso 14 dicembre, la giunta comunale a guida Grando, nel corso di una seduta in cui il sindaco era assente, approvava la delibera che ha consentito di attingere alle graduatorie dell’ormai celebre concorso di Allumiere per assumere 2 istruttori tecnico geometra e 3 istruttori amministrativi a tempo indeterminato. La pubblicazione della graduatoria risaliva a soli due giorni prima (12 dicembre), dunque Ladispoli vi ha attinto prima degli altri comuni e della Regione stessa. Per legge non poteva scegliere arbitrariamente chi prendere. Ha così dovuto assumere i primi idonei, scorrendo in ordine di graduatoria. Ed ecco manifestarsi un paio di coincidenze davvero eccezionali:

1. Una delle cinque persone assunte a tempo indeterminato dal comune di Ladispoli è la Sig.ra A.F., già dipendente dell’ente in virtù di un incarico fiduciario ex art. 90 TUEL conferito dal sindaco Grando (e come tale in scadenza alla fine del suo mandato), mandataria della sua campagna elettorale nel 2017, nonché ex dipendente della società Meddi Costruzioni srl, amministrata dal padre dello stesso primo cittadino.

2. Un altro dei cinque assunti a tempo indeterminato è il Sig. A.T., anch’egli già dipendente del comune di Ladispoli alle dirette dipendenze del sindaco come articolo 90.

Entrambi hanno presentato le dimissioni dal proprio incarico a termine da art.90, rispettivamente il 21 e il 18 dicembre 2020, per essere assunti a tempo indeterminato con determinazione dirigenziale n°26 dell’11 gennaio 2021. Inoltre, tutti e tre i commissari d’esame del concorso di Allumiere hanno lavorato in passato o lavorano attualmente per il comune di Ladispoli (https://www.terzobinario.it/concorsopoli-a-ladispoli-cambiano-i-musicisti-ma-la-musica-resta-la-stessa).

 

REAZIONI E CONSEGUENZE

Malgrado le procedure siano state condotte «in punta di diritto amministrativo», come scrive sul Fatto Quotidiano Vincenzo Bisbiglia, dai giornali risulta l’apertura di due distinte indagini delle Procure di Civitavecchia e di Roma. Nei giorni scorsi gli accertamenti affidati all’arma dei Carabinieri hanno permesso di acquisire tutti i faldoni relativi al concorso bandito dal Comune di Allumiere. Il presidente della commissione esaminatrice Andrea Mori è stato a lungo interrogato.

Nel frattempo, sul piano politico le dimissioni del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, l’istituzione di una Commissione sulla Trasparenza e la revoca del contratto in regione al sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, voluta fortemente dal nuovo presidente eletto Vincenzi, sono state seguite qualche giorno fa dalla decisione dell’ufficio di presidenza di congelare le 16 assunzioni in regione, sospendendo cautelativamente gli effetti della deliberazione del 18 dicembre 2020 con cui lo stesso ufficio aveva approvato l’utilizzo delle graduatorie.

GRANDO INDIFFERENTE

La sospensiva intacca solamente le assunzioni in Regione e non sfiora minimamente quelle fatte nei vari comuni che hanno attinto da quelle graduatorie. Quindi, nemmeno quelle di Ladispoli.

Non spetta a nessuno, fuorché alla magistratura, nella quale riponiamo la massima fiducia, valutare ed eventualmente giudicare la legittimità degli atti sfociati in tale sofisticata trama di coincidenze, ma sul piano politico non possiamo che restare inorriditi dal malcostume dilagante che questa vicenda sta rivelando. Crediamo che la stessa indignazione debba provarla chi è a capo della nostra comunità.

In virtù di queste considerazioni giudichiamo quantomeno superficiale l’indifferenza manifestata finora dal sindaco Grando, dai consiglieri di maggioranza e da una parte dell’opposizione.

Il primo cittadino è il garante di una intera comunità, pertanto ha il dovere e l’obbligo di dare delle risposte a tutta la cittadinanza, possibilmente risposte che non offendano l’intelligenza collettiva.

Ladispoli Attiva ritiene sia urgente mettere in campo tutte le iniziative idonee a fare chiarezza su quanto accaduto. Un esame attento e scrupoloso dell’intero iter amministrativo seguito costituisce un atto dovuto, non solo a tutela dell’immagine della nostra città, ma anche per il necessario rispetto che le istituzioni devono dimostrare nei confronti di tutti quei cittadini, giovani o meno, che il lavoro faticano a trovarlo.

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