29 Maggio, 2024
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Palermo, “black out challenge” fatale su TikTok per bimba di 10 anni.

I medici: “Morte cerebrale”. Il social network: “Vicini alla famiglia”

I genitori danno il consenso alla donazione degli organi. La bambina si è legata una cintura alla gola per la prova sul social tra i più seguiti dagli adolescenti. Il cellulare sequestrato dalla polizia.

Lo zio: “Chiamavamo il 118 ma rispondeva una registrazione, poi la corsa in auto in ospedale”

L’ultimo messaggio di TikTok lo stava riprendendo col suo cellulare. In bagno, davanti allo specchio. La prova prevedeva di stringere attorno al collo una cintura. E lei, 10 anni, ha preso quella di un accappatoio. Adesso quella bambina è in morte cerebrale, come dichiara la direzione strategica dell’Arnas Civico. La bambina è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Di Cristina” ieri sera, in condizioni disperate. I genitori hanno dato il consenso alla donazione degli organi. Già da stamattina i medici avevano spiegato che la bambina era “in coma irreversibile”. In ospedale una piccola folla di parenti e amici disperati e in lacrime.

Le Procure aprono un fascicolo

Sotto sequestro, da parte della polizia, il cellulare dove si vedono le ultime immagini. Quella cintura alla gola l’ha stretta per partecipare su TikTok, uno dei social più seguiti dagli adolescenti, al “Black out challenge”, una prova di soffocamento estremo. La procura dei minori ha aperto un fascicolo per “istigazione al suicidio” contro ignoti per poter procedere con le indagini. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Massimo Russo e dalla sostituta Paoletta Caltabellotta. Un altro fascicolo, con la stessa ipotesi di reato, è stato aperto anche dalla procura ordinaria diretta dal procuratore capo Francesco Lo Voi. A coordinare l’inchiesta è la procuratrice aggiunta Laura Vaccaro. Le procure vogliono verificare se e come la bambina possa avere avuto la possibilità di partecipare alla “sfida” (resistere il più possibile senza respirare) sul social, se abbia registrato un video o ne abbia visionato e abbia tentato di emulare qualcun altro.

La “hanging challenge”

La bambina è stata portata d’urgenza ieri in ospedale. A trovarla priva di sensi in bagno sono stati i genitori.  Il cuore della bambina si è fermato per un’asfissia prolungata, prima di ricominciare a battere grazie alle manovre rianimatorie eseguite dal personale sanitario. Secondo una prima ricostruzione la piccola avrebbe raccolto la sfida che sulla app viene chiamata “hanging challenge” e che prevede una prova di resistenza. La sfida, per quanto si faccia fatica a comprenderla, consiste nello stringersi una cintura attorno al collo e resistere il più possibile. La piccola avrebbe seguito i vari passaggi prima di restare asfissiata, trovandosi poi senza forze e crollando per terra.

Quando i genitori della bambina si sono accorti della situazione hanno liberato la figlia dalla cintura e l’hanno portata al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico. Il quadro clinico della piccola è apparso subito gravissimo. I medici hanno eseguito un elettroencefalogramma e altri esami ma i primi risultati non sarebbero stati incoraggianti. La direzione sanitaria è in contatto con le forze dell’ordine e con la magistratura che dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente e chiarire i contorni della vicenda.

La disperazione della mamma

“Siamo corsi tutti in strada, sentivamo delle urla terribili. La mamma gridava che la sua bambina era morta”. È il racconto di uno dei vicini della famiglia. Nella stessa palazzina della famiglia, abita anche uno zio della bambina. “Chiamavano disperatamente il 118 ma attaccavano la segreteria, il tempo era troppo poco. Abbiamo deciso di portare noi, con i genitori, mia nipote in ospedale”, racconta a Repubblica il parente della famiglia palermitana.

L’ospedale Di Cristina ha diffuso un comunicato, a firma del direttore sanitario Salvatore Requirez. “La bambina di 10 anni, sulla cui identità vige il massimo riserbo,  è arrivata al pronto soccorso alle 21.04 di ieri, con mezzi propri, in arresto cardiorespiratorio di non precisabile durata temporale in quanto l’inizio è ricostruibile, con anamnesi indiretta, solo approssimativamente attraverso il racconto dei genitori che l’hanno accompagnata. Immediatamente accolta in codice rosso ha usufruito delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e il cuore ha ripreso il battito. Ha quindi subito eseguito una Tac encefalo che ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata”.

Il social network: “Vicini a famiglia bimba”

“Siamo davanti ad un evento tragico e rivolgiamo le nostre più sincere condoglianze e pensieri di vicinanza alla famiglia e agli amici di questa bambina. La sicurezza della community TikTok è la nostra priorità assoluta, siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini”: così un portavoce di TikTok sul caso a Palermo di una bambina che ha partecipato a una prova estrema sulla piattaforma e per cui è stata dichiarata la morte celebrale.

Il sindaco di Palermo ha annunciato per domani le banidere a mezz’asta in tutte le scuole della città

(La Repubblica)

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