19 Maggio, 2024
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L’Asia piange Lucio, Ciro e Mariano: “Covid devastante, è una strage”

Tre dipendenti morti negli ultimi giorni. Due stroncati dal covid, uno per altre cause. L’Asia piange LucioMariano e Ciro, scomparsi drammaticamente dopo una lunga battaglia iniziata almeno un mese fa.

L’azienda comunale che si occupa della raccolta rifiuti a Napoli si stringe intorno alle famiglie dei tre dipendenti esprimendo il proprio cordoglio. Da settimane la società guidata dalla presidente Maria de Marco deve fare i conti con i numeri drammatici di questa seconda ondata di coronavirus.

Ad oggi il bilancio, su poco più di 2mila dipendenti, è di una cinquantina  di positivi e circa 160 in isolamento fiduciario perché entrati in contatto con quest’ultimi o con altri soggetti contagiati.

Rispetto alla prima ondata, dove i positivi erano stati appena cinque e si era verificato un solo decesso, l’Asia, così come numerose compagini che operano in prima linea (sanitari, forze dell’ordine), è in difficoltà.

“Paghiamo, così come altre comunità, gli effetti devastanti di questa seconda ondata” spiega la presidente de Marco. “Purtroppo la curva dei contagi ha colpito il 10% del nostro personale, esposto in prima linea al pari di altre realtà. Il servizio va garantito e dobbiamo prestare massima attenzione ed evitare focolai all’interno della nostra azienda”.

Le tre vittime “sono venute a mancare negli ultimi giorni. Avevano funzioni diverse ma già da un mese erano lontane dal posto di lavoro. Preferiamo però non fornire ulteriori dettagli – spiega la manager – perché vogliamo rispettare la privacy e il dolore delle famiglie che in queste ore hanno perso affetti a loro cari”.

Nei giorni scorsi, probabilmente in concomitanza con uno dei tre decessi, la presidente de Marco aveva commentato il momento delicato con post molto toccante pubblicato sui social: “Questa settimana, questo mese, ma complessivamente questo anno maledetto ci sta piegando in un dolore costante: persone vicine o distanti, intime o pubbliche ci lasciano all’improvviso. Il covid fa strage di affetti e di storie! Quell’acronimo classico r.i.p. è forse il più “social” del cordoglio. Una frase, invece, è diventata per me dolore in sé: che la terra ti sia lieve! Cosa più tenera non si potrebbe augurare per accompagnare chi ci lascia e di sollievo per chi resta…..Eppure io sento sul cuore il peso di quella terra che si fa schiacciante per le troppe volte che lo stiamo augurando! È una strage e come tutte le violenze la morte è solo la punta dell’iceberg. Asia va avanti ostinatamente anche con 168 isolati e “quarantenati”, ma fa male”.

(Il Riformista)

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