19 Maggio, 2024
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Campania, crescono i positivi e il rapporto contagiati-tamponi: “Regione a rischio alto”

Sono 2.924 i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Campania.

Il totale dei contagiati è stato calcolato su 22.301 tamponi processari. La Regione, a livello nazionale, è quarta a livello nazionale per nuovi contagi. Ed è quarta anche per numero di tamponi. I morti riportati nel bollettino sono 63; 37 i deceduti nelle ultime 48 ore e 26 deceduti in precedenza ma registrati ieri.

La percentuale positivi-tamponi, che negli ultimi giorni si era abbassata, da ieri ha ripreso a risalire. Secondo quanto reso noto dall’Unità di Crisi della Regione Campania la percentuale positivi-tamponi è pari al 13,1%; ieri era pari al 12,6%. Tra i nuovi positivi 274 sono sintomatici, 2.650 sono asintomatici. I guariti sono 2.263. Per quello che riguarda i posti letto, il bollettino riporta che sono 656 i posti disponibili in terapia intensiva, 184 quelli occupati. E 3.160 quelli disponibili in degenza e 2.188 in forma privata. Gli attualmente positivi sono 103.982, 101.610 in isolamento domiciliare.

LA REGIONE

La Campania è nella Zona Rossa, secondo le fasce di rischio istituite dall’ultimo dpcm del governo. L’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che nel periodo dal 4 al 17 novembre, l’Rt, l’indice di contagio calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,08 (la scorsa settimana era a 1,18). Nello specifico: l’Rt in Campania è pari a 1. Si conferma quindi la necessità di mantenere “la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Rimane essenziale evitare gli eventi aggregativi che, se effettuati, porteranno ad un rapido nuovo aumento nel numero di nuovi casi”. La Campania resta dunque tra le nove Regioni a rischio alto, con Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Bolzano, Puglia, Sardegna e Toscana.

PLASMA IPERIMMUNE

È Carlo Molino, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia generale e chirurgia del pancreas, il primo donatore di plasma iperimmune all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il direttore da pochi giorni è uscito da una forma fortemente sintomatica del contagio. “Il dibattito sull’utilità del plasma Covid è aperto – spiega Molino – questo plasma servirà proprio a quei ricercatori che dovranno comprendere se e in che modo il plasma iperimmune potrà essere un’arma efficace contro il Covid”.

(Il Riformista)

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