5 Maggio, 2024
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Dpcm, nuovo scontro tra governo e Regioni

Slittano a venerdì il decreto e le misure restrittive per tutte le zone

 

Posticipata di un giorno anche l’entrata in vigore del nuovo decreto firmato la notte scorsa da Conte, compreso quindi anche il coprifuoco nazionale. Alle 20.20 la conferenza stampa del premier che annuncia quali territori saranno inseriti nelle varie fasce di rischio

 

Il Dpcm con le nuove misure restrittive che riguardano tutta Italia sembra essere pronto, ma non per entrare in vigore. Slitta di un giorno infatti la partenza del nuovo decreto, compreso il coprifuoco nazionale, e scatteranno da venerdì (e non il 5 novembre) anche le misure più restrittive in tutte le zone in vigore, come si apprende da fonti del ministero della Salute. E la conferma arriva anche da Palazzo Chigi: “Tutte le nuove norme previste dall’ultimo Dpcm – quelle riservate  alle aree gialle, arancioni e rosse – saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività”. Alle 20.20 è prevista la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta da Chigi “per illustrare le misure del nuovo dpcm”, si legge sul profilo Twitter del premier. E sarà proprio Conte ad annunciare e indicare quali regioni saranno inserite nelle varie fasce di rischio.

Così lo scontro tra governo e Regioni continua. Nella notte scorsa il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto che resterà in vigore  fino al prossimo 3 dicembre con le regole nazionali ancora più stringenti per contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus in Italia. Per tutta la giornata governatori, sindaci e cittadini hanno atteso le ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha il compito di collocare le regioni nelle varie fasce. Poco prima dell’annuncio ufficiale del rinvio dell’entrata in vigore del Dpcm e delle misure più restrittive che riguardano le regioni, il governatore della Liguria Toti aveva anticipato: “Ho appena parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza, domani ci confronteremo sul posizionamento della regione Liguria rispetto alle fasce di rischio del decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Pertanto, le misure aggiuntive di contenimento al Covid nel nostro territorio, entreranno in vigore nella giornata di venerdì”.

 

Infastidio dal ritardo anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. La sua Lombardia rischia di diventare sarà ‘zona rossa’ con un lockdown che per certi aspetti ricorda quello della scorsa primavera. “Caro Governo, sono le 6 di sera, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle 6 di domani mattina potrà riaprire. Quando glielo facciamo sapere?”, ha scritto Sala su Twitter. In attesa e contrariato anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: “Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal governo e non sappiamo in quale ‘fascia’ la Lombardia si collochi: sto insistendo perchè, prima che si stabilisca ciò, i dati devono essere aggiornati”. E lo scontro tra presidenti di Regione egoverno si sposta anche sui criteri con cui i territori vengono collocati nelle tre fasce di rischio. “Il Governo sta decidendo in quale fascia inserire la Regione Lombardia, ma purtroppo lo sta decidendo utilizzando dati vecchi di oltre dieci giorni. Dieci giorni durante i quali i nostri cittadini hanno fatto tanti sacrifici per rispettare il contenuto dell’ordinanza di Regione Lombardia. Oggi i dati ci sono, quelli attuali. È sulla base di questi che dovrà essere presa ogni decisione”, ha attaccato ancora Fontana.

(La Repubblica)

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