15 Maggio, 2024
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Aumentano contagi e morti ma i Bolsonaro d’Italia rompono ancora le scatole

Tra una sceneggiata e l’altra, muoiono giornalmente decine di persone.

Una strage giornaliera, che non si è mai fermata da marzo, verso cui non c’è il minimo rispetto

 

Ci si è messo anche Michele Emiliano a difendere i matrimoni, come il virus avesse  una sorta di rispetto per chi sta festeggiando un’unione d’amore. Il limite di 30 persone imposto dal Governo per il Presidente della Puglia è ‘troppo poco’ perché va bene tutto ma ai matrimoni si mangia, si beve e si fa casino, anche per dimenticarci un po’ della pandemia. Il problema è che la pandemia di noi non si scorda affatto.

Emiliano avrà avuto un uscita infelice, ma non è certo il solo. Solo oggi Vittorio Sgarbi, che sembra aver fatto missione della propria vita raggiungere ogni giorno nuovi abissi di bassezza, ha emesso un turpiloquio irripetibile di offese contro Giuseppe Conte e l’ordinanza del massimo di sei persone in casa (numero, peraltro, più alto di quanto stanno facendo in altri paesi europei).

E ancora: Daniela Santanché definisce ‘una sciocchezza’ la chiusura dei locali, per il solito adagio – smontato da Massimo Galli – che ‘ne uccide più la crisi economica che il virus’. E sicuramente non è finita qui. Se Salvini cita 1984, Meloni tira in ballo la Stasi, Enrico Montesano scende in piazza senza mascherina e i negazionisti urlano alla dittatura sanitaria, il virus non si ferma e – beato lui – delle sceneggiate e delle rimostranze dei vari Bolsonaro italiani se ne frega. Beato lui, poveri noi: perché tra una sceneggiata e l’altra, muoiono giornalmente decine di persone. Una strage giornaliera, che non si è mai fermata da marzo, verso cui bisognerebbe avere un minimo di rispetto in più.

(Globalist)

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