3 Maggio, 2024
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Scuola, i presidi alla ministra Azzolina: servono 2,5 milioni di banchi singoli

I presidi hanno risposto al ministero dell’Istruzione: ci servono due milioni e mezzo di banchi monoposto. Per l’esattezza, 2.540.236.

Hanno dato l’indicazione, in nome delle loro scuole, 8.088 dirigenti scolastici. Trecento istituti sono rimasti fuori dalla rilevazione: in queste ore il ministero sta cercando di rintracciarli per capire se non sono interessati al Bando Arcuri, quello che ha fatto partire una gara “fino a 3 milioni di pezzi”, oppure hanno già nelle loro classi i banchetti a un posto diventati obbligatori per la ripartenza delle scuole a settembre secondo i dettami del Comitato tecnico scientifico.

E’ interessante notare come la scelta delle scuole italiane sia stata conservativa. Nonostante la forte sponsorizzazione al banco-sedia (con rotelle) da parte dell’ex sottosegretario Salvatore Giuliano – li ha provati per otto anni nell’Istituto Majorana di Brindisi che dirige – e il caloroso abbraccio della ministra Lucia Azzolina, che ha mostrato la foto dell’oggetto a Palazzo Chigi, a fianco del premier Giuseppe Conte (“sono la soluzione”), le richieste del banco innovativo hanno riguardato soltanto 440.245 alunni e sono state il 17 per cento del totale. I banchi tradizionali richiesti sono stati 2.009.991. Le sedie tradizionali, invece, 1.374.425.

Ora c’è un punto di riferimento – la richiesta dei presidi di due milioni e mezzo di banchi – all’interno di una vicenda a tratti grottesca che ha visto la ministra Azzolina e il commissario Arcuri costruire un bando prima che gli uffici del ministero avessero avviato la rilevazione scuola per scuola e, quindi, su numeri con controllati. La ministra, in una nota, aveva esplicitamente indicato al “gentile commissario” il bisogno di 3 milioni di banchi monoposto, di cui 1,5 milioni “riferito a sedute innovative coerenti con l’adozione di metodologie didattiche avanzate”. Per i banchi-sedia, si vede, la richiesta è stata decisamente inferiore alle attese ministeriali. Ora Domenico Arcuri, che si è già misurato in Protezione civile sull’acquisto pubblico delle mascherine e delle attrezzature cliniche per le terapie intensive, può gestire un bando su dati finalmente certi.

Il commissario Arcuri: “Aperti alle industrie europee”

I produttori hanno già definito il bando sui banchi di scuola una missione impossibile, perché si pretende “in 23 giorni la produzione di cinque anni”. Il commissario replica che non c’è alternativa per far partire le scuole il 14 settembre: “Non possiamo riservare la gara alla produzione nazionale, ci rivolgiamo anche a produttori europei”. Il 30 luglio si saprà quale aziende parteciperanno.

Oggi il sottosegretario Giuseppe De Cristofaro renderà pubblici questi dati in un question time alla Camera

attivato su richiesta del deputato Alessandro Fusacchia, di +Europa. Le indicazioni di dettaglio arrivate dai dirigenti scolastici, che potrebbero variare di qualche unità nel corso di questa settimana, saranno inviate in giornata agli uffici scolastici regionali per avere una validazione definitiva. Dice il sottosegretario De Cristofaro: “Questi banchi innovativi che tante polemiche hanno suscitato sono già utilizzati in diverse scuole del Paese e il problema degli spostamenti della seggiola garantito dalle rotelle, cosa che metterebbe in crisi il distanziamento, può essere superato bloccando le rotelle. E, comunque, i nuovi banchi fanno parte di un pacchetto di proposte che comprende il potenziamento dell’organico e interventi di edilizia leggera”.

(La Repubblica)

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