5 Maggio, 2024
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Gorizia, morto bambino di 12 anni dopo essere caduto in un pozzo: era in gita con il centro estivo

Inghiottito da un pozzo profondo 30 metri che non gli ha dato scampo. Stefano Borghese, dodicenne,

è morto così questa mattina nel centralissimo Parco Coronini Cromberg di Gorizia, messo a disposizione dall’omonima Fondazione, dove frequentava il centro estivo organizzato dai salesiani. Inutile ogni tentativo di soccorso: il ragazzino è morto sul colpo anche perché nel pozzo non c’era acqua che, forse, avrebbe potuto attutire l’impatto.

Recenti controlli sulla copertura

La tragedia ha avuto come testimoni il gruppo i ragazzini che assieme a Stefano stavano partecipando a una gara di caccia al tesoro, competizione di orienteering. Per attenersi alle normative sul Covid, i salesiani avevano deciso quest’anno di fare effettuare diverse attività all’aperto. Ogni gruppo è composto da sette componenti. Una delle mete preferite era proprio il Parco che si presta a diverse attività ludiche. Stando alle prime indiscrezioni, pare che la vittima sia riuscita in qualche modo a fare leva sulla grata che si sarebbe capovolta o più semplicemente che possa avere ceduto sotto il suo peso. Pare infatti che Stefano fosse salito sul pozzo. Dettagli non certo secondari su cui stanno lavorando gli inquirenti che fino a questo momento si sono riservati di fornire i particolari della disgrazia.

Sequestrata l’area

L’esatta dinamica arriverà sicuramente dalle testimonianze degli amici di Stefano – comprensibilmente sotto choc – che sono stati immediatamente allontanati e accompagnati nelle rispettive abitazioni. Per tutti loro il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, si è già attivato per offrire un supporto psicologico. «Siamo sconvolti – è il suo commento – e per adesso non si può fare altro che pensare ai suoi genitori e al fratellino più piccolo che formano una famiglia molto conosciuta in città». L’area è stata transennata e posta sotto sequestro dalla Procura della repubblica di Gorizia che ha immediatamente avviato le indagini. Come detto, nonostante i soccorsi siano stati tempestivi per Stefano nulla si è potuto fare. Il decesso sarebbe avvenuto immediatamente anche perché il ragazzino non ha mai risposto ai richiami dei soccorritori che hanno invocato il suo nome anche mentre un pompiere si stava calando nel pozzo con la speranza di trovarlo ancora in vita.

(Corriere della Sera)

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