2 Maggio, 2024
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Glasgow, persone accoltellate in pieno centro. Tra i sei feriti anche due adolescenti. Morto l’assalitore

GLASGOW – Sei persone, tra le quali un agente di polizia e due adolescenti, sono rimasti gravemente feriti in un attacco armato avvenuto poco prima delle 13 locali all’hotel Park Inn di Glasgow.

L’aggressore è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia.

La polizia scozzese ha dichiarato che il poliziotto ferito, 42 anni, si trova in una “condizione critica ma stabile” in un ospedale con altri cinque uomini di età compresa tra 17, 18, 20, 38 e 53 anni, tutti feriti gravemente. La polizia antiterrorismo di Londra è stata allertata e ha monitorato la situazione ma ha poi dichiarato ufficialmente che “l’incidente a West George Street, nel centro di Glasgow, non è trattato come terrorismo. L’inchiesta continua”.

Tutto è iniziato all’interno dell’albergo per poi proseguire fuori in strada. L’hotel Park Inn, ora chiuso, era temporaneamente utilizzato per ospitare i richiedenti asilo in quarantena da coronavirus.

Un testimone ha descritto scene di orrore al Guardian. Ha descritto due persone a terra all’entrata dell’abergo, entrambe sanguinanti, colpite all’addome. “Uno di loro stava lottando per la sua vita, ansimava per respirare”, ha detto aggiungendo che di aver riconosciuto un uomo scozzese di 30 anni che lavorava alla reception.

Un altro testimone, Craig Milroy, citato da Bbc, ha aggiunto di aver visto dalle finestre del suo ufficio che danno sul luogo dell’assalto, un nero sanguinante per terra di fronte all’albergo. Milroy ha parlato di momenti di terrore e dell’intervento immediato di pattuglie e ambulanze, con la zona isolata.

“Notizie davvero spaventose dal centro di Glasgow – ha twittato quasi immediatamente la first minister del governo locale scozzese, Nicola Sturgeon -.

I miei pensieri sono per tutte le persone colpite. Vengo aggiornata a mano a mano che la situazione diventa più chiara. Per favore – ha aggiunto – state lontani dalla zona, permettete ai servizi di emergenza di fare il loro lavoro e non condividete informazioni non confermate”. Di episodio “allarmante” ha parlato poi anche la ministra dell’Interno britannica, Priti Patel.

(La Repubblica)

 

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