3 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Arezzo, tragico scontro sull’A1, quattro le vittime: i nonni e due nipotini

Uno schianto terribile, il rumore di una frenata. Quattro persone sono morte e sei sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A1 tra Arezzo e Monte San Savino, in direzione Sud nel primo pomeriggio.

Tra le vittime ci sono una bambina di dieci mesi e un bimbo di dieci anni, mentre sette sono i feriti e tra questi due bambini di 8 mesi e di 13 anni, trasportati in elicottero all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sull’auto viaggiava una famiglia romena composta da mamma e babbo, i loro 4 figli e i nonni paterni. Questi ultimi sono deceduti. Quando sono arrivati i primi soccorritori hanno visto un uomo che vagava tra le lamiere della Volkswagen e si metteva le mani sul viso e gridava dei nomi. E’ il babbo dei bambini, l’uomo che era al volante della vettura sulla quale viaggiavano in otto.

In base a una ricostruzione sembra che proprio la Volkswagen Sharan abbia tamponato per cause che sono oggetto di indagine, un camion: nell’urto è andata a sbattere contro un’altra vettura. I sette feriti sono gli occupanti, seduti sui sedili posteriori della Sharan (due sono bambini, una ha dieci mesi) e della vettura che è stata a sua volta coinvolta nello scontro.

L’autostrada è rimasta chiusa in entrambi i sensi di marcia per consentire i soccorsi e questo è creato fino a 10 chilometri di cosa.

Sul posto sono intervenuti polizia stradale, sanitari del 118 e vigili del fuoco. Poi dalle 17,30 è stata riaperta . “Appena ricevuto il via libera alla rimozione dei mezzi, – fanno sapere da Autostrade per l’Italia – gli addetti della direzione di tronco di Autostrade per l’Italia hanno provveduto alle operazione necessarie per liberare le corsie interessate nell’incidente. Le attività si sono chiuse in anticipo sui tempi previsti, consentendo di riaprire regolarmente alla circolazione le corsie senza la necessità di attivare lo scambio di carreggiata preventivamente organizzato per far defluire i veicoli in accodamento”.

(La Repubblica)

Ultimi articoli