2 Maggio, 2024
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Partite Iva, pagelle fiscali sospese. Slittano accertamenti e cartelle

(Il Sole 24 Ore) – La manovra di primavera da 155 miliardi di euro entra nel vivo. Nelle prossime ore il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, i tecnici del Mef e quelli di Palazzo Chigi proveranno a tirare le fila di quello che a tutti i costi sarà il decreto “Aprile”. Con un’opzione, dividere le misure e varare subito in settimana il Dl con i sussidi e gli aiuti per famiglie, imprese e lavoratori e nella prima decade di maggio licenziare un nuovo decreto con le semplificazioni e le misure cosiddette ordinamentali.

L’obiettivo ora però è quello di rispettare la scadenza di fine mese, garantire come promesso l’erogazione della Cig, della Naspi alle Colf, del reddito di emergenza e degli indennizzi da 800 euro alle partite Iva.

Spazio a qualche proposta dell’opposizione
Nella messa a punto definitiva del nuovo decreto si studia già da subito come inserire qualche misura sostenuta in queste ultime settimane dalle opposizioni, così da ripristinare un corretto dibattito parlamentare nel corso della conversione in legge. Tra queste spicca la sospensione degli indici di affidabilità economica. La norma è pronta ed è, di fatto, la modifica presentata alla Camera sul Cura Italia da Fratelli d’Italia, Una misura che potrebbe andare oltre la sola sterilizzazione degli Isa nelle strategie di controllo del Fisco. La norma, se confermata, prevede anche un ampliamento del meccanismo premiale degli Isa: chi raggiungerà un voto più che sufficiente si vedrà attenuare la stretta sulle ritenute negli appalti e quella sulle compensazioni disposte dal Dl fiscale di fine anno.

Per le imprese appaltatrici o subappaltatrici, infatti, il rispetto della regolarità fiscale dei tre anni precedenti potrà essere assolto con il voto “alto” rilasciato dagli Indici di affidabilità. Mentre i crediti di imposte dirette e Irap fino a 20mila euro potranno essere utilizzati subito in compensazione senza dover attendere la loro indicazione in dichiarazione.

Stop agli atti di accertamento
Per le partite Iva, inoltre, nessun incubo da accertamento o cartella esattoriale a partire dal 1° giugno 2020. Con una norma , forse inserita anche come correttivo al decreto imprese in conversione alla Camera, la sospensione dell’invio degli atti di accertamento (8,5 milioni) fino a dicembre così come quella delle cartelle esattoriali (17 milioni da recapitare entro la fine dell’anno) si allunga dal 31 maggio al 30 settembre prossimo.

Per recepire ordini del giorno o modifiche avanzate in Parlamento dalle diverse forze politiche, il decreto Aprile punta a garantire maggiore liquidità alle imprese anche con la compensazione dei crediti d’imposta. Oltre all’aumento da 700mila a un milione di euro del tetto alle compensazioni orizzontali, si prevede la sospensione della compensazione tra credito d’imposta e debito iscritto a ruolo per sbloccare il pagamento dei rimborsi con procedure automatizzate, nonché la sospensione delle verifiche della riscossione per rimborsi superiori a 5.000 euro.

Sospensioni e rinvii
In aggiunta c’è anche uno sblocca-debiti della Pa che prevede la liquidazione di 12 miliardi di crediti commerciali vantati dalle imprese che lavorano con i Comuni. Per i debitori dello Stato in arrivo anche la sospensione dei pignoramenti di conti correnti e stipendi e sul fronte controlli la rimessione in termini per mancati versamenti degli avvisi bonari.

In vista anche una serie di rinvii come quello della plastic tax e della sugar tax,nonché quello per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. Rinvio quest’ultimo che farà slittare da luglio a ottobre o gennaio 2021 (è ancora da definire) anche la lotteria degli scontrini. Interventi mirati di sospensioni anche per l’accisa sui prodotti energetici e sull’acconto per il pagamento dell’accisa su gas naturale ed energia elettrica.

Aiuti e sostegni per le Pmi
Sul fronte indennizzi alle Pmi, oltre alla sterilizzazione di oneri di sistema per 600 milioni dalle bollette elettriche, con la riunione di domani si deciderà tra l’erogazione di somme a fondo perduto fino a 5.000 euro per le imprese fino a 10 dipendenti o una sospensione delle tasse dovute. Sempre per le Pmi potrebbero arrivare aiuti fino a 1,7 miliardi per gli affitti commerciali dovuti anche durante il periodo di chiusura.

Misure compensative per circa un miliardo di euro anche per il settore aereo e per il trasporto pubblico locale e quello ferroviario. Per le imprese edili, invece, il Durc in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 sarà valido fino al 15 giugno prossimo. Per rilanciare gli investimenti potrebbero arrivare anche i 27 commissari delle opere strategiche. Alle 25 opere già ipotizzate si aggiungerebbero la realizzazione della Napoli-Bari e la ricostruzione del ponte di Aulla nello spezzino crollato a metà marzo. Sul tavolo di Gualtieri anche la possibilità di far salire dal 20 al 30% ³l’anticipo che può essere inserito nella gara dalla stazione appaltante.

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