28 Aprile, 2024
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Cinema da Camera 6. DUE PARTITE del 2009 di Enzo Monteleone

 

di Marco Feole

 

Il primo film italiano che incontriamo in questa rubrica, è anche il più recente. Lo firma Enzo Monteleone, nel 2009. Portando in scena come adattamento cinematografico la scrittura teatrale di Cristina Comencini.

Il film è ambientato in due epoche diverse, e racconta l’universo femminile attraverso gli occhi delle donne. Quattro per l’esattezza, che nel 1964 si incontrano ogni giovedi pomeriggio per giocare a carte, come pretesto per raccontarsi e confessare a se stesse i loro problemi e paure. Trent’anni dopo, successivamente la morte di una delle quattro, che si suicida per solitudine, le loro rispettive figlie si riuniscono e nonostante un’epoca diversa e la modernità, le paure e le insicurezze anche trenta anni dopo non cambiano.

Scritto da una donna, girato da un uomo, interpretato da 8 donne. Due partite è uno psicodramma in cui l’uomo che è il motore di ogni discorso è presente e lo percepisci pur non vedendolo mai a video. Il ruolo invisibile dell’uomo in questo caso non svilito ma raccontato come figura fondamentale di completamento per una donna. Un racconto attraverso una serie di conversazioni interrotte, dichiarazioni e confessioni legate tra loro da un montaggio che spicca davvero in maniera importante per l’intero lavoro.

La caratterizzazione e la varietà delle protagoniste, ognuna con il proprio modo di essere è qualcosa che si fonde perfettamente nella loro diversità legate tutte da problemi coniugali, in un film che trasforma la comicità in commozione, generando una commedia amara e arrabbiata.

Monteleone è bravo a girare un film estremamente curato anche nelle scenografie e soprattutto nei costumi. I dialoghi incalzanti e le interpretazioni nel complesso tutte di livello danno vita ad una commedia con ottimi rimandi teatrali. Un primo atto più lungo rispetto al secondo, aiuta ad immergersi ancora di più nelle storie delle protagoniste in un modo quasi fastidioso, in quello che definirei un dramma travestito ottimamente da commedia.

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