28 Marzo, 2024
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Lettera in risposta al Sindaco per il Commissario ad acta per Montebello

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del comitato “Villaggio Montebello”

 

Dr. Armando Tondinelli, sindaco di Bracciano

e p. c.:   Luca Testini, vice-sindaco e assessore all’Urbanistica Bracciano

Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica Regione Lazio

Devid Porrello, vice presidente Assemblea regionale Lazio

Marco Cacciatore, presidente Commissione Urbanistica Regione Lazio

Marco Tellaroli, consigliere comunale Bracciano

Donato Mauro, consigliere comunale Bracciano

LORO SEDI

Bracciano, 16-7-2018

Oggetto: Montebello, il Commissario ad acta è una necessità ineludibile

Signor sindaco Tondinelli, ferma restando la stima personale per lei, il nostro Comitato non può che disapprovare la sua nota (Terzo Binario, 13 luglio), contro l’equa e sacrosanta delibera regionale 10688 del 2-7-2018, che prevede un Commissario ad acta a Montebello, per risolverne gli angosciosi problemi. Sì, la nomina d’un Commissario è una misura grave e inedita. Ma doverosa. In sostanza, la Pisana biasima le inerzie dei Vertici comunali, che in 30 anni (compreso l’ultimo biennio di sua gestione) han combinato disastri, con danni erariali. La notizia-bomba, come noto, l’ufficializzò mercoledì 11 l’assessore regionale all’urbanistica Max Valeriani (Pd), rispondendo in Aula ad un’interrogazione del vice presidente dell’Assemblea Devid Porrello (5S) e del presidente della Commissione urbanistica Marco Cacciatore (5S), su input del consigliere comunale Marco Tellaroli (5S), con l’appoggio del centrista Donato Mauro. L’iniziativa, dunque, è di Pd, 5S e Centristi, tre forze agli antipodi, ma d’accordo nel ritenere validi i pubblici bisogni di 150 Famiglie, sommerse dal degrado  “rispetto agli interessi privati dell’ex-Lottizzatore (e succedanei)”.

A nostro avviso signor Sindaco, era nel suo interesse politico accettare senza riserve il commissariamento, sia per un insopprimibile senso di giustizia, sia per scaricarne la colpa sui “discutibili Predecessori e Burocrati”, contro cui ha sempre lottato; e che invece oggi copre con un “pietoso vello, assumendo sulle sue spalle le loro pregresse responsabilità. Incredibile!…”

Ma entriamo nel merito. Ella afferma, in sostanza, che il Comune dovrebbe sottomettersi al destino cinico e baro, calpestando di nuovo i diritti degli Abitanti e premiando di nuovo (ai danni dell’erario) chi lo stesso Comune definisce “inadempiente e abusivo”. Il motivo? Vi sono i di lui ricorsi legali, chissà se temerari o no, che ci “ammanettano”. Summum jus, summa injuria.

No, signor Sindaco, dobbiamo cortesemente dissentire da lei. Non è così. I ricorsi hanno infatti due indirizzi. A) – Al Consiglio di Stato contro il passaggio al Comune delle aree pubbliche. Ma si sorvola su numerose circostanze ostative: l’istanza di sospensiva fu rigettata per rinuncia dell’Avversario; l’appellata sentenza del Tar-Lazio è costitutiva; L’Agenzia delle Entrate trasferì al Comune aree ed edifici. Ergo, il Comune è obbligato (ripeto: obbligato) a intervenire. E la sua inerzia rende obbligatorio il commissariamento. B)  –  Al Tar contro il ripristino dei luoghi. Ma anche qui si sorvola sulle circostanze ostative. Il Tar riiutò le sospensive; l’Ufficio tecnico accertò gli abusi; il Capo-area firmò le ordinanze di ripristino; i Vigili verbalizzarono le inottemperanze;  per entrare in possesso d’un edificio abusivo basta sostituirne i lucchetti, una spesa ridicola; in Procura giacciono denunce di sversamento in loco di rifiuti speciali, mentre i suoi uffici (legale, urbanistica, patrimonio, polizia urbana) si palleggiano le responsabilità; la Guardia di Finanza di Civita Castellana preme per l’intervento. Ergo, il Dpr 380 è pienamente operativo, obbliga (ripetiamo: obbliga) il Comune all’azione, e, in caso d’inerzia, costringe la Regione a sostituirsi ad esso.

Chiudendo la sua nota, signor Sindaco, ella manifesta un cruccio: il costo del commissariamento per un Comune in default. Beh, il suo cruccio è infondato. In via preliminare la Giurisprudenza è unanime: nessuna difficoltà economica può bloccare le decisioni regionali (la spesa si sarebbe evitata, in presenza dei dovuti controlli). V’è di più. Lei afferma che la sua oculata gestione del bilancio ha dimezzato in due soli anni i nostri debiti: oggi vi sono dunque margini per “anticipare” i fondi, che poi saran rifusi dai Responsabili dell’inerzia, su iniziativa della Corte dei Conti. Il Contribuente braccianese, dunque, non rimetterà un centesimo delle sue tasse. In compenso si sarà ristabilita la legalità sul territorio ed il Comune entrerà in possesso di nuove, cospicue risorse.

Ecco infine, signor Sindaco, un breve excursus, peraltro non esaustivo, sulle principali e colpevoli inerzie del Comune negli ultimi cinque anni, che rendono indispensabile il commissariamento.

15-11-2013 –  L’Asl invia al Comune una denuncia, che prefigura a Montebello selvagge catastrofi ambientali, con riflessi negativi su incolumità e salute: a) – immense le jungle d’erbacce con sorci e serpi, che il Comune non bonifica; b) – dannose a cuore e polmoni le polveri sottili su vie sterrate, che il Comune non asfalta; c) – pencolante e fuori-norma la pubblica illuminazione, che il Comune non migliora; d) – una miriade gli spuntoni ferrosi, che il Comune non recide. Eccetera.

6-10-2014 – L’Asl rinnova l’allarmata denuncia: la calamità cresce. Che fa il Comune? Appallottola i due esplosivi sopralluoghi, li giudica quisquilie. All’Asl non risponde. Di noi si dimentica. Amen.

23-2-2017 – il nostro legale Enrico Zampetti invia una diffida extragiudiziale al Comune, invitandolo ad eseguire, ope legis, la propria ordinanza 113 del 18-5-2015, che accertò l’inottemperanza al ripristino dei luoghi del “ristorante”, costruito: a) –su verde pubblico e su strada; b) – fuori dagli indici edificabili; c) – in enorme surplus sulla licenza. Trascorrono i fatidici 30 giorni senza risposta. E noi siamo costretti a presentar querele alla Procura, tramite gli Studi Legali Riuniti di Roma, per omissione d’atti d’ufficio.

26-4-2017 – Seconda diffida extragiudiziale, per restituire al Comune le particelle pubbliche inglobate abusivamente in un giardino privato, insieme ad un tombino pubblico. Trascorrono i fatidici 30 giorni senza risposta. E noi siamo di nuovo costretti a presentar querele alla Procura.

28-6-2017 –  Terza diffida extragiudiziale, per eseguire l’ordinanza 46 del 18-12-2009, riguardante l’inottemperanza al ripristino dei luoghi di ben undici opere abusive, acclarate dal Tar-Lazio. Eppure ad un Geometra s’è persino pagata la parcella per i relativi lavori professionali. Anche qui trascorrono i fatidici 30 giorni e noi siamo di nuovo costretti a presentar querela alla Procura.

9-10-2017 – I citati consiglieri comunali Tellaroli e Mauro, insieme ad Alessandro Persiano (5S) presentano un’interrogazione al Comune, chiedendo lumi su quanto sopra. Bene, anzi male. Son trascorsi 10 mesi e il silenzio è assordante.

Non l’annoieremo, signor Sindaco,  con altre sciocchezzuole: 1) – urbanizzazioni nel guado e/o non a norma, con strade mai iniziate, o mai asfaltate;  2) – parco per Bimbi trasformato in discarica di mondezze; 3) – case private che inglobano i pubblici camminamenti; 4) – botteghe e studios venduti per mini-alloggi; 5) – abusivi e orridi muri di cemento che reggono lunghi scheletri di sopraelevate abusive, sotto cui marciscono garages in grezzo; 6) – continue “regalie tattiche” all’ex-Lottizzatore: ad esempio, licenze senza urbanizzazioni e/o a Convenzione out, abbonando la Bucalossi; 7) – Pini mai curati, che ostruiscono le strade e rischiano d’ammazzare i Passanti…

Ringraziando per l’attenzione, ci auguriamo che il Comune cambi linea e stia coi Cittadini che chiedono legalità, collaborando lealmente col Commissario in ogni sua richiesta.

Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello

(Dr. Amedeo Lanucara)

Gen. Feliciano Mancini, vice-presidente

Amm. Luigi D’Elia, past president

Dr. Alberto Perra, past president

Sign. Massimo Toffolo, past president

Sign. Enrico Ricciatti, segretario

Sign. Giorgio Pastori, tesoriere

Sign. Donato Despota, componente del Direttivo

Sign.ra Grancesca Giansanti, componente del Direttivo

Sign.ra Giancarla Bonalumi, componente del Direttivo

Sign. Claudio Caprioli, componente del Direttivo

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