25 Aprile, 2024
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Ladispoli. Lettera del Preside Riccardo Agresti a una concittadina

Abbiamo ricevuto, con richiesta di pubblicazione, la risposta che il Preside dell’istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli Riccardo Agresti dà a una concittadina, in merito allo stato del servizio mensa della scuola. Restiamo disponibili a pubblicare eventuali repliche:

Carissima Marta,

1.Dopo 8 anni di inizio delle lezioni alla “Melone” a tempo pieno con il servizio mensa funzionante fin dal primo giorno, quest’anno inspiegabilmente è iniziato dieci giorni dopo. Dico “inspiegabilmente” perché mi sono giunte motivazioni quantomeno “strane”: una dipendente comunale mi parlava di necessità di risolvere un problema legato alla stampa dei bollettini (sic! Proprio come se la cucina non potesse scaldare le vivande senza i bollettini stampati) mentre l’assessore mi parlava di presenza di un grosso deficit nel bilancio dei pagamenti della refezione scolastica (sic! Come se partire dieci giorni dopo potesse risanare il “buco”).

2. A seguito di un quesito posto dai componenti della nostra commissione mensa, ci veniva risposto che i genitori devono comunque pagare il pasto, ma la scuola “deve” comunicare le assenze e “deve” distribuire i bollettini ai genitori. Le assenze, fino allo scorso anno erano gestite dalle insegnanti e dai collaboratori scolastici, senza alcuna retribuzione, ma solo per collaborare con una Amministrazione che è sempre andata incontro alle esigenze ed alla problematiche dei bambini. Essendo venuta ora meno questa collaborazione da parte di alcuni componenti il Comune, docenti e personale hanno giustamente chiesto una retribuzione per il pur minimo impegno per la rilevazione delle assenze e per la distribuzione dei bollettini (cosa impossibile perché la Scuola non ha fondi a sufficienza) ed alcuni genitori hanno segnalato la volontà di denunciarmi per violazione della privacy (in effetto non è consentito alla scuola trasmettere dati non necessari al buon funzionamento della Scuola stessa e non esiste alcuna convenzione fra Scuola e Comune per la gestione del servizio mensa che è e rimane totalmente sotto la responsabilità del Comune).

3. Avvisati del problema, la risposta del Comune è stato un intervento a gamba tesa nel “polifunzionale” dove una dipendente comunale ha fatto una sorta di interrogatorio dei docenti presenti permettendosi di alzare la voce contro uno di loro davanti a bambini di 3-5 anni e mi ha minacciato di denuncia per danno all’erario per la mia posizione assunta. In realtà non ho ben compreso quale danno faccia all’erario visto che i soldi per il servizio mensa il Comune li prende.

4. Mi sono allora permesso di ricordare al Sindaco che sebbene la proprietà degli stabili sia comunale, la gestione è comunque statale e nessuno può permettersi di entrare entro i cancelli della scuola senza autorizzazione della direzione scolastica. Pertanto, visto che ero stato minacciato di denunce da parte dei suoi dipendenti, gli ricordavo che a rischio denuncia per violazione della proprietà privata era tutto il personale comunale che si fosse azzardato ad entrare a Scuola senza avvisarmi o comunque senza averne il permesso.

5. Attualmente mi risulta che, sebbene non gradito a tutti, ci sia sufficiente cibo per tutti in quanto, al contrario delle minaccia fatta dalla dipendente comunale di non far cucinare per nessuno, ora viene apparecchiato anche per gli assenti: me lo puoi confermare?

6. L’assurdo è accaduto ieri quando mi hanno scritto alcune mamme chiedendomi se fra i compiti delle rappresentanti di classe ci sia il doversi recare presso gli uffici comunali, prelevare i bollettini di tutti i bambini e contattare tutti i genitori della classe per consegnarglieli! Ho allora chiesto loro se lo stipendio di questi dipendenti comunali sia sempre lo stesso o una parte lo ripartiscano con i genitori rappresentanti di classe per il lavoro che competerebbe loro per contratto. Ovviamente conosco la risposta e la mia risposta alle mamme è stata conseguente.

Questa premessa era necessaria per concludere la mia replica alla tua domanda. Da 8 anni di mia permanenza alla Melone (qualcuno mi ha già detto sarà l’ultimo perché ha amici potenti per farmi spostare altrove) nonostante fossi stato anche definito “terrorista” da un assessore (salvo poi avere potuto osservare dopo 8 anni che avevo perfettamente ragione tanto che il Parlamento ha votato una norma ad hoc proprio per liberare la Scuola dal problema vigilanza all’uscita) non ci sono mai stati problemi fra Scuola (che ricordo rappresentare lo Stato) ed il Comune. Ora, non capisco come mai, nonostante la buona volontà (che riconosco totalmente) all’eccellente Sindaco Grando, sembra che in Comune ci siano schegge impazzite che stanno deteriorando gli ottimi rapporti sempre avuti fra le due Amministrazioni. Ne traggo le dovute conseguenze: fermo restando che se il Comune farà un passo avanti verso la collaborazione noi non ci tireremo indietro e lo aiuteremo in tutto, allo stato attuale ciascuno faccia il lavoro che gli compete e per il quale viene pagato e la distribuzione dei bollettini resta un compito della struttura amministrativa comunale.

Riccardo Agresti

 

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