25 Aprile, 2024
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Uscito il libro “Mafia Capitale sulla schiavitù del lavoro”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Sara Lolli e Cesare Caiazza, autori del libro “Mafia Capitale sulla schiavitù del lavoro”.

“E’ appena uscito il libro, del quale siamo autori, “Mafia capitale sulla schiavitù del lavoro”, pubblicato da EDIESSE, con le prefazioni del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso e della Staffetta Partigiana, Tina Costa. Il libro sarà presentato nell’ambito di due prime iniziative (descritte nelle locandine che inviamo nei successivi allegati) di confronto pubblico su “lavoro e legalità” – aperte alla partecipazione e al contributo di lavoratori, pensionati e cittadini e nelle quali interverranno rappresentanti delle Istituzioni, politici e dirigenti sindacali – che si terranno a Roma (il 12/10) e a Civitavecchia (il 20/10). Il libro, come racconta schematicamente la scheda contenuta nella copertina che inviamo in un ulteriore allegato, partendo dal racconto delle nostre storie descrive ed analizza la precondizione che è alla base di fenomeni come Mafia capitale: lo sfruttamento pesante dei lavoratori che operano nel sociale (caratterizzato da salari effimeri e pochi diritti) e gli enormi utili per le cooperative che, nel divenire imprese e smarrendo lo spirito originario “mutualistico, solidale e senza scopo di lucro”, divengono appetibili anche per interessi criminali e mafiosi. Descrive come le recenti modifiche legislative, imposte dal Governo, in tema di riforme del lavoro e del terzo settore, finiscono per ingigantire questa inaccettabile condizione. Prova ad avanzare delle proposte (anche in termini di possibile “reinternalizzazione e ripubblicizzazione” di tutti i servizi “socio- sanitari e assistenziali”) finalizzate a riaffermare la legalità attraverso il pieno riconoscimento della dignità e dei diritti del lavoro, direttamente proporzionali con i diritti e la dignità di ogni persona che ha bisogno di cure ed assistenza. Infine, ma non per ultimo, nel libro abbiamo evidenziato come l’attuale inaccettabile condizione segnata dalla menomazione di diritti fondamentali, è in stridente contrasto con i principi della nostra straordinaria Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione contro il nazi-fascismo e fondata sul lavoro. Una Costituzione che – come scrive nella prefazione la Staffetta Partigiana, Tina Costa – ha il solo difetto di “non essere applicata” e non ha certo bisogno di essere modificata con riforme pasticciate, confuse e sbagliate.”

 

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