26 Aprile, 2024
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Lago di Bracciano: la Goletta dei Laghi consegna i risultati delle analisi e delle acque sporche dei fossi sabatini

Terzo appuntamento della tappa laziale di Goletta dei Laghi, campagna nazionale in collaborazione con COOU, Consorzio Obbligatorio Olii Esausti e Novamont.

Ieri mattina l’equipaggio del Cigno Azzurro ha tenuto un incontro con stampa, cittadini e istituzioni a Bracciano, dove ha reso pubblici i risultati dei monitoraggi scientifici effettuati nei giorni scorsi sui laghi di Bracciano e Albano. È stata l’occasione, quella di oggi, per informare la cittadinanza sul perché e sulle modalità dei monitoraggi svolti dai tecnici della Goletta dei Laghi, che da ormai 10 anni si occupano di indagare le criticità che affliggono gli invasi di tutta Italia, da nord a sud.

Inoltre, Legambiente ha “consegnato” i risultati ai comuni del lago Sabatino con campioni simbolici delle acque di ognuno dei fossi risultati inquinati, ponendo un accento forte sulle condizioni critiche che persistono da anni su corsi d’acqua e torrenti che sfociano nel lago laziale.

In base alle analisi effettuate, infatti, i 4 prelievi eseguiti in corrispondenza dei fossi monitorati sul lago di Bracciano sono risultati oltre i limiti consentiti dalla normativa vigente in Italia, per presenza di microrganismi di origine fecale. I parametri indagati dal laboratorio mobile della Goletta dei Laghi sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli, secondo le procedure indicate dal Dlgs 30 maggio 2008 n° 116), la cui presenza è connessa con la presenza di scarichi civili non depurati. Il giudizio inquinato o fortemente inquinato viene dato sulla base dei valori riscontrati rispetto a quelli di riferimento stabiliti dalla normativa.

Il monitoraggio – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente –  ha l’obiettivo di denunciare le pressioni inquinanti che gravano sui laghi italiani. Al centro dell’attenzione ci sono gli scarichi non depurati e i punti maggiormente critici, individuati anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. Siamo convinti che bisogna partire da queste situazioni per un’azione di tutela dei bacini lacuali, con politiche che coinvolgano tutti i Comuni, non solo quelli costieri, visto che l’inquinamento spesso arriva attraverso fossi e torrenti anche dai territori più interni”.

Il giudizio di Goletta dei Laghi è “fortemente inquinato” per uno dei due punti indagati ad Anguillara, in località Pizzo Prato, presso l’incile del fiume Arrone. Rientra nei limiti consentiti, il punto corrispondente alla spiaggia in località Marmotta, una buona novità rispetto al 2014.

Giudizio “inquinato” per il punto di Trevignano Romano che corrisponde con la foce del canale all’incrocio tra via della Rena e via San Pietro: qui la foce è proprio sulla spiaggia, con numerosi bagnanti che ci hanno segnalato acqua sporca e schiuma fuoriuscire dal canale.

A Bracciano infine, due punti su due “fortemente inquinati”: il Fosso della Lobbra e il Rio delle Mole. Merita un discorso approfondito il primo caso, perché ormai da tempo la foce del Fosso della Lobbra è al centro di problematiche sullo stato di degrado, sporcizia e abbandono in cui versa: materassi, calcinacci, sacchi dell’immondizia e addirittura amianto vengono abbandonati a due passi dal fosso. Nel secondo punto, la foce del fosso di Grotta Renara, la situazione è meno grave ma i valori di batteri fecali sono comunque altissimi. I cittadini segnalano l’abbandono di sfalci da potatura e anche di rifiuti organici.

Non è accettabile che nel 2015 una situazione del genere si protragga ulteriormente – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – quando ci sono numerose normative che impongono il rispetto della qualità delle acque interne. Già un anno fa la situazione era altamente critica e chiedemmo un cambio di rotta deciso durante un incontro pubblico nell’ambito della Goletta dei Laghi insieme ad amministratori, associazioni ed ente parco. Con la consegna dei risultati delle analisi di oggi, ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni per valutare le azioni da intraprendere per la salubrità del lago; si lavori per migliorare le condizioni dei punti da noi monitorati, per il bene dell’ecosistema lacustre e di quello del Parco Regionale Bracciano Martignano che lo include, oltre che per rispetto delle migliaia di persone che ogni estate affollano queste spiagge in cerca di una valida alternativa al mare“.  A tal proposito, lodevole la richiesta di collaborazione che arriva dal vice sindaco di Trevignano, di monitorare congiuntamente al Cigno Verde lo stato dei fossi già analizzati.

 

Discorso del tutto diverso per il lago di Albano. A Castelgandolfo, infatti, i tecnici della Goletta dei Laghi hanno riscontrato parametri sotto i limiti critici: l’acqua dei punti indagati manifesta valori microbiologici eccellenti in 3 località su 3 (via Spiaggia del Lago 28, via Spiaggia del Lago/via Pian del Lago, via dei Pescatori presso ex Emissario Romano).

 

Per visualizzare i dati nel dettaglio consultare la mappa interattiva online , sezione “Analisi” del sito www.legambiente.it/golettadeilaghi

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