23 Aprile, 2024
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Montebello, l’On. Marco Miccoli scrive al Ministro Franceschini

Pubblichiamo la lettera scritta dall’On. Marco Miccoli al Ministro per i Beni Culturali Franceschini in merito alla situazione della località “Montebello” a Bracciano.

 

Al Ministro dei Beni, Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini

Caro Ministro,
vorrei segnalarLe una situazione molto particolare che riguarda la località “Montebello”, nel
comprensorio di Bracciano (Roma), affinché, nell’ambito delle competenze del suo Dicastero e
grazie alla sua capacità e sensibilità, si possa valutare il caso come meritevole d’intervento.
Del quartiere Montebello, ideato dal famoso architetto Paolo Portoghesi, è esposto un plastico nel
Musée National d’Art Moderne di Parigi, sezione architettura. Nella narrativa si afferma che “nel
complesso edilizio emerge il ricordo della tradizione laziale dei borghi antichi, che si adagiano in
modo naturale sulle scarpate di tufo, seguendone il particolare andamento orografico” e ciò per
ricostituire “un rapporto tra architettura e natura non di contrapposizione, ma di equilibrio e
armonia”.
L’architetto cita la zona anche nel libro d’arte delle sue opere principali, ove afferma che
l’originalità del progetto: “riguarda il rapporto tra aree verdi e volumi edilizi, stabilito da un
sistema ad anelli concentrici” e ciò per vincere la battaglia “contro la perdita di identità generata
nelle città moderne da architetture anonime, frutto di logiche economiche”, ove non si ritrova
“l’autonomia e soprattutto l’identità del nucleo familiare”.
Se oggi un turista visitasse Montebello rimarrebbe perplesso dallo stato di totale degrado in cui
versa: sette ettari di parco verde attrezzato (che dovevano ricordare le realizzazioni di Andrea Le
Notre a Parigi) sono diventati, secondo un rapporto Asl, un ricettacolo di sterpaglie infiammabili, di
serpi, di ratti e di depositi abusivi di materiale edile, dove gli abitanti sopportano un ambiente
pericoloso e nocivo per la salute. Ciò malgrado fosse stato ideato un progetto di valorizzazione per
dare un decisivo impulso turistico a tutti i Comuni del quadrante nord di Roma.
Come sappiamo l’Italia è ricca di beni artistici, culturali, architettonici e paesaggistici, mentre le
risorse a disposizione per tanta bellezza sono limitate, considerato anche il periodo di crisi del
nostro Paese e di gran parte dell’Europa.
Su questo territorio insistono diverse particolarità, trovandosi vicinissimo ad una grande area di
protezione come quella del Parco di Bracciano che, forse, meriterebbe ai suoi confini alcune zone
“cuscinetto” con vincoli decrescenti in base alla distanza.

In breve si tratta di un sito su cui convergono: diverse competenze, bellezze, un ambiente particolare, “testimonianze aventi valore di civiltà”. Un insieme di fattori e coincidenze multidisciplinari dalle quali si delinea una sorta di “materia trasversale” , come definisce la Corte Costituzionale in casi simili. Un compito che si pone oltre la “valorizzazione”, di competenza regionale, che potrebbe essere supportato attivando le competenze dello Stato, tramite la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea, al fine dell’avvio di programmi, studi, ricerche ed iniziative scientifiche in tema di inventariazione e catalogazione di quei beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici che tale località sembra ben meritare.

La ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.

Marco Miccoli

Deputato Partito Democratico
Membro della Commissione lavoro pubblico e privato

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