9 Dicembre, 2025
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Blog Pagina 4590

Cerveteri. Trasporti, al via le agevolazioni per gli under 30

Al via a Cerveteri  le agevolazioni tariffarie sul trasporto pubblico per i giovani fino a 30 anni, promosso dalla Regione Lazio. È possibile presentare domanda fino a lunedì 31 marzo.

“Hanno diritto alle agevolazioni – ha spiegato il sindaco Alessio Pascucci – i giovani studenti e lavoratori di età compresa tra i 10 e i 30 anni con un Reddito ISEE fino a 20.000 euro, e gli studenti di età compresa tra i 20 e i 30 anni con un Reddito ISEE fino a 35.000 euro che abbiano conseguito particolari meriti in ambito scolastico.

“Le agevolazioni – ha proseguito Pascucci – che varieranno dal 50% al 70%, rappresentano un aiuto concreto per le ragazze e i ragazzi che utilizzano i mezzi pubblici per motivi di lavoro, studio, sport e iniziative sociali. L’iniziativa inoltre, prevede agevolazioni di un ulteriore 20% per situazioni di particolare disagio familiare. Per questo raccomando a tutti i nostri ragazzi di compilare con la massima attenzione e cura le richieste”.

L’avviso completo ed il modello della domanda da consegnare al Comune è scaricabile dal sito internet Istituzionale www.comune.cerveteri.rm.it. La documentazione per accedere alle agevolazioni può essere ritirata anche presso l’ufficio del Protocollo sito nel Parco della Legnara e presso l’Ufficio del Servizio Affari Generali, sito al primo piano di Palazzo San Martino in piazza Risorgimento n.20.

Gli uffici osserveranno il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 ed il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 17,30. È possibile ricevere maggiori informazioni chiamando i numeri 06.89.630.1 e 06.99.55.27.23. È possibile contattare anche il numero verde messo a disposizione dalla Regione Lazio 800 001133.

Viterbo. L’8 e 9 febbraio 44 artisti per dire no all’arsenico nell’acqua

L’elevata concentrazione di arsenico nelle acque viterbesi è una minaccia che affligge la città e la provincia da oltre un anno. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, sabato 8 e domenica 9 febbraio è stato organizzato a Viterbo l’evento artistico “Sogni in H2O”, presso iCult Bic Lazio (Valle Faul, ex mattatoio). Il cardine dell’iniziativa è una collettiva di 44 artisti operanti nel territorio, i quali hanno aderito per far conoscere, anche a livello nazionale, il problema dell’arsenico, il conseguente aumento dei rifiuti in plastica e tutte le problematiche e i costi con cui i cittadini devono quotidianamente fare i conti.

Nei due giorni di “Sogni in H2O” – sabato 8 dalle 18.30 all’1.30, domenica 9 dalle 15 alle 19, ingresso gratuito – gli artisti partecipanti si esprimeranno attraverso installazioni, videoarte, quadri, sculture, fotografie, bioinstallazioni. Parteciperanno anche musicisti jazz, fisioterapisti, esperti in massaggi, insegnanti yoga. Ecco il programma dettagliato: sabato 8 febbraio alle ore 18 vernissage con buffet, a seguire (18.30) meditazione sull’acqua e sul fluire delle energie femminili a cura di Palwan Kaur Ivana, yoga emozionale a cura del centro Ramdass, massaggi ayurvedici e shiatsu con Marina Perez, Katia e Ivana Vullo. Alle ore 20 spazio al Kundalini Yoga a cura del centro Ramdass e dalle 21 è il momento della musica: performance vocale di Elena “Nenè” Marinucci, affiancata dall’installazione “Moda vivente” di Nicoletta di Paolo e a seguire jazz con il trio Araceli-Panza-Mianulli. Dalle 23 dj set e video projection a cura di Andrea Noceti e Stefano Fiori.

Domenica 9 febbraio la mostra collettiva riapre alle 15 e per tutto il pomeriggio gli spazi dell’ex mattatoio ospiteranno una serie di incontri, dimostrazioni e performance: si parte alle 15.15 con l’Hatha Yoga e il rilassamento guidato con Antonella Carpegna, quindi di nuovo i massaggi e a seguire la danza Kathak di Rossella Fanelli. Alle 16.30 intermezzo musicale e alle 17 Hatha Yoga con Alessio Vernati e meditazione sulla creatività con Palwan Kaur Ivana. Dalle 17.45 al termine massaggi e movimenti yoga su musica e danza Bollywood, riflessologia plantare, shiatsu, onkar, massaggio ayurvedico, Sat Guru Charam e altro ancora con Marina Perez, Paola Natangeli, Hari Karam, Katia Vullo, Siri Didar, Silvia Lamberti.

“Sogni in H2O” è un evento a cura di Elisabetta Bernardinetti e Daniela Wicke, in collaborazione con l’associazione Eureca e con l’assistenza di Veronica Pacifico.

Terza vittoria consecutiva per i ragazzi dell’under 17 della pallanuoto Anguillara

Vittoria in rimonta per la compagine under 17 maschile di Mister Manuel Bombelli che, come al solito, soffre molto i primi minuti di gioco, poi una volta prese le misure agli avversari e segnato il primo gol, diventa di colpo la squadra cinica e concreta che tutti hanno sempre ammirato.

La formazione lacustre ha faticato un po’ prima di entrare in partita e di questo approfitta subito la Juventus per portarsi in doppio vantaggio. L’avvio shock non demoralizza più di tanto la squadra ospite che proprio da questo momento inizia a macinare gioco e a creare azioni pericolose che mettono in continua apprensione la retroguardia locale. Dopo diverse occasioni create ma non finalizzate al meglio, ecco finalmente arrivare la rete di Marchetti che con un bel tiro dal limite accorcia le distanze. Subito dopo, da una controfuga ben orchestrata parte l’azione che porta al pareggio di Simeoni.
Ancora Simeoni prima della fine del tempo si divora il gol del possibile vantaggio con un tiro velenoso da distanza ravvicinata che colpisce portiere e traversa prima di terminare sul fondo.
Risultato parziale: Juventus – Anguillara  2-2.

Il secondo quarto inizia con la squadra anguillarese alla ricerca del gol del vantaggio che puntualmente arriva da un’azione di rimessa, palla che passa rapidamente tra le mani di Fortebraccio, Marchetti e Simeoni, che con un bel guizzo elude il portiere avversario e spedisce la palla dritta dritta in fondo alla rete. I successivi tiri di Marchetti, Grassi e Vasselli terminati di poco alti sulla traversa testimoniano la chiara supremazia della squadra lacustre. Un gol segnato irregolarmente dalla squadra della Juventus è giustamente annullato dal direttore di gara.
A metà tempo Mister Bombelli decide per un cambio e manda in vasca Simone Ledda che fa il suo esordio assoluto in categoria. Le reti di De Bartolomeo e Ciammetti realizzate con due bei tiri dalla distanza chiudono il secondo periodo.
Risultato parziale: Juventus – Anguillara 2-5.

All’inizio del terzo periodo la partita improvvisamente si infiamma e fioccano azioni pericolose e gol per entrambe le squadre. Prima Perrone, poi Marchetti su rigore, avvicinano sempre di più la squadra di Mister Bombelli alla vittoria, ora sono 5 le reti di vantaggio per la formazione lacustre.
La compagine di Bravetta punta nell’orgoglio ora risponde presente e inizia ad attaccare a testa bassa, accorcia le distanze con uno splendido pallonetto che sorprende Mibelli fuori dai pali, e va ancora vicino alla rete con tiri da media e lunga distanza. Non passa neanche un minuto che Vasselli prima si mangia un gol solo soletto davanti alla porta e poi va a realizzare l’ottava rete anguillarese, rimettendo la giusta distanza tra le due contendenti.
Un time out chiesto dall’allenatore della Juventus a due minuti dalla fine del tempo rianima un po’ la squadra di casa che nella bolgia finale riesce a realizzare due gol che la rimettono momentaneamente in partita. Una traversa di Perrone chiude il terzo periodo.
Risultato parziale: Juventus – Anguillara 5-8.

Signori e Signore, bambini e ragazzi preparatevi a vivere un ultimo periodo avvincente, emozionante, intenso, frenetico e chi più ne ha più ne metta.
Pronti via, palla alla squadra della Juventus che con un gran tiro del suo giocatore n° 5 fa tremare il palo alla sinistra del portiere Mibelli, sul capovolgimento di fronte Ciammetti, con un altro tiro da distanza ravvicinata realizza la nona rete per la compagine anguillarese e firma la sua splendida doppietta.
Trenta secondi dopo è De Bartolomeo a portare il punteggio in doppia cifra, 10-5 Anguillara.
La squadra di Mister Bombelli non si ferma più, ora è scatenata. Prima Marchetti che con un gran tiro dalla distanza scalda le mani del portiere della Juventus, a seguire la rete di Bernardini A. (doppietta personale) consente alla formazione lacustre di prendere definitivamente il largo.
E vi pare che Marchetti non mette lo zampino anche in questa goleada? Vediamo come… preciso rilancio di Mibelli palla a Maurizio che in ripartenza supera un avversario, si ferma un attimo, osserva il piazzamento della difesa e con un astuto gioco di mani lascia partire un tiro che si va ad insaccare all’angolino basso della porta avversaria. Signori che gol!!!
Dopo la rete, ecco subentrare, nella compagine anguillarese, quell’attimo di rilassamento che consente alla formazione della Juventus di andare in gol per due volte consecutive.
Il finale per la squadra di Mister Bombelli è un crescendo rossiniano, vanno in rete nell’ordine: Bernardini A., De Bartolomeo, Marchetti alla sua quarta rete personale e dulcis in fundo Luca Grassi che in controfuga su passaggio di De Bartolomeo firma il suo primo gol in categoria.
L’arbitro dice che può bastare così, e manda tutti sotto la doccia.
Risultato finale: Juventus – Anguillara 6-16  (2-2) (0-3) (3-3) (1-8).

L’Anguillara con la vittoria si avvicina sempre di più alla qualificazione, ha faticato soltanto nel primo periodo quando ha subito un po’ troppo la pressione avversaria e ha preso due gol evitabilissimi. Tutta la squadra ha sfoderato una prestazione sopra le righe, a cominciare dai veterani fino agli ultimi arrivati. L’esordio in categoria di diversi elementi della squadra Under 15 come Ledda, Vasselli, Grassi, Fortebraccio e Di Biase per citarne alcuni, testimonia la bontà del vivaio anguillarese che, grazie al grande lavoro di tutto lo staff, ad iniziare dall’allenatore Manuel Bombelli e dal suo vice Angelo Ragno sta portando alla Società i risultati sperati. La squadra della Juventus, dopo un avvio sprint è calata alla distanza ma ha lottato e dato il massimo fino al triplice fischio finale.

Per la formazione dell’Anguillara sono scesi in vasca: Mibelli, Di Biase, De Bartolomeo, Marchetti, Bernardini A., Fortebraccio, Vasselli, Perrone, Ciammetti (V.K.), Colonna O.(k), Simeoni, Grassi, Ledda.
Reti: Marchetti (4), De Bartolomeo (3), Simeoni (2),Cianmmetti (2), Bernardini A.(2), Grassi, Vasselli, Perrone.
Colonna O. a causa di un’ingiusta espulsione (definitiva) ha dovuto lasciare la vasca nel primo quarto, mentre Di Biase è stato costretto a uscire per infortunio nell’ultimo periodo.

Sergio Grassi

Caccia, Lipu chiede a Zingaretti di ritirare delibera di proroga

“E’ l’ennesimo e indebito regalo alla lobby del mondo venatorio e un atto che va contro la tutela della biodiversità e la serenità delle persone”. Parole dure che arrivano dalla Lipu-BirdLife Italia in merito alla delibera del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di prolungare fino al 10 febbraio il periodo di caccia di ben quattro specie (cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e colombaccio), visto che ha affermato:

Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia, ha sottolineato: “La Regione Lazio è già stata in settembre sconfessata dal Tar, che ha dovuto riformare il calendario venatorio regionale prevedendo la chiusura anticipata della caccia tra fine dicembre e inizio gennaio per molte specie, come aveva chiesto l’Istituto per la Protezione dell’Ambiente, l’Ispra. Ci saremmo aspettati dalla Regione un politica tesa a soddisfare in via prioritaria le esigenze generali, quindi di tutti i cittadini, di tutela e conservazione della fauna ed invece ci troviamo di fronte, come successo negli anni passati, a un’ulteriore concessione al mondo venatorio’.

Motivo per cui, il presidente Lipu-BirdLife Italia ha chiesto al presidente Lazio Nicola Zingaretti di ritirare immediatamente e annullare la delibera, in modo da sottrarre la Regione da quello che ha definitio “ricatto dei cacciatori, dedicando più attenzione alla natura e alla sicurezza delle persone”.

Roma. Maltempo: Municipi XIII, XIV e XV chiedono stato calamità naturale

”Questa mattina (sabato 1 febbraio, n.d.r.) abbiamo proseguito i sopralluoghi nelle zone più colpite dal maltempo, visitando le zone di Casal del Marmo, Quartaccio, Boccea, Tragliata, Giustiniana e Prima Porta, riscontrando il permanere di una situazione di grave emergenza che si è determinata per l’esondazione di numerosi fossi, per diversi smottamenti, frane e per la caduta di alberature”. A dichiararlo i presidenti Valentino Mancinelli del Municipio XIII, Valerio Barletta del Municipio XIV, e Daniele Torquati del Municipio XV, in una nota in cui si sottolinea che ”in considerazione della drammatica situazione determinatasi su tutta Roma Nord, chiediamo al sindaco Marino che sia riconosciuto ai nostri territori lo stato di calamità naturale, nonchè di convocare un tavolo finalizzato a coordinare fin da subito gli interventi necessari al ripristino dei luoghi colpiti dall’emergenza con il coinvolgimento diretto dei Municipi”.

Chiusura Cupinoro. Cerveteri conferirà i rifiuti ad Aprilia

Anche il Comune di Cerveteri ha indicato il nuovo sito dove saranno conferiti i rifiuti della città a seguito dell’improvvisa chiusura della discarica di Cupinoro, nel territorio di Bracciano.

“In questi giorni i nostri Uffici comunali hanno fatto un vero miracolo – ha dichiarato Alessio Pascucci, sindaco del Comune di Cerveteri – individuando in tempi record una soluzione, anche se momentanea, al problema della chiusura di Cupinoro, e predisponendo tutto il necessario per avviare già da oggi il conferimento. Porteremo i nostri rifiuti presso l’impianto Rida di Aprilia, che è risultato rispetto a quelli esaminati il più economico. Ma sappiamo già che questa non sarà la soluzione definitiva giacché l’impianto di Aprilia non è sufficientemente capiente da poter accogliere per un lungo periodo i rifiuti provenienti dal nostro e da altri Comuni di questo ambito territoriale. Inoltre, anche se la scelta fatta ci sembra al momento la migliore, impone comunque un aggravio di costo dovuto soprattutto ai costi del trasporto, costi che in ogni caso peseranno sulle tasche di tutti in un momento già di per sé difficile”.

“Ci auguriamo che continuino a non emergere problemi di nessun tipo – ha proseguito Pascucci – e chiediamo sin da ora ai nostri concittadini di essere comprensivi se nei prossimi giorni il servizio di raccolta potesse svolgersi con un’efficienza ridotta. Si tratterà di affrontare i primi giorni di rodaggio, tanto per chi effettua il servizio di raccolta a Cerveteri che per chi gestisce l’impianto di conferimento, che dovrà prepararsi ad accogliere per un periodo una quantità di rifiuti più grande del normale. Ringrazio sentitamente i gestori dell’impianto Rida e la Città di Aprilia che, nonostante si trovi al di fuori del nostro ambito territoriale, ha accettato di accogliere i nuovi conferimenti”.

Lazio. Avenali: “Legge regionale sull’acqua dovrà garantire bene comune”

“La nuova legge sul servizio idrico è quanto mai necessaria nella nostra Regione, e dovrà rispettare l’esito del referendum del 2011 garantendo che su una risorsa vitale come l’acqua non ci sia alcuna speculazione economica. Con l’approvazione delle linee guida,  l’Assessore Refrigeri ha dato ulteriore impulso al percorso avviato, ed ho apprezzato la sua volontà di incontrare i comitati riuniti sotto la Regione per un presidio permanente per l’acqua pubblica, per presentare loro il documento, e la sua disponibilità a ricevere integrazioni da parte dei comitati”.
Lo ha dichiarato in una nota stampa Cristiana Avenali, consigliere regionale del gruppo Per il Lazio e membro della Commissione Ambiente.

Cristiana Avenali
Cristiana Avenali

“Il Consiglio Regionale, da parte sua – ha proseguito la Avenali – ha approvato durante l’ultima sessione di bilancio un Ordine del Giorno che impegna la Regione a non obbligare, i Comuni che non hanno ancora provveduto, a cedere la gestione del servizio idrico agli ATO competenti fino all’approvazione della nuova legge, ed all’istituzione di un ‘Fondo regionale per la ripubblicizzazione’, con lo scopo di favorire la gestione del servizio idrico integrato tramite soggetti di diritto pubblico”.

“Ora bisogna mettere insieme tutti gli atti che ci sono – ha concluso il consigliere – prendendo come testo base la proposta di legge di iniziativa popolare presentata il 25 marzo scorso al Consiglio Regionale, tenendo fermi i principi che contiene, a cominciare dal rispetto della volontà popolare che si è espressa con l’esito referendario sia dal punto di vista della gestione che della tariffa, garantendo la partecipazione sia in questa fase che nelle fasi di applicazione della legge, dei cittadini e dei comuni,  garantendo la tutela della qualità della risorsa acqua, e anche i tempi di approvazione brevi della legge definitiva. La Regione Lazio deve cogliere assolutamente questa opportunità di innovazione, ed operare una vera  rivoluzione nella gestione di questo fondamentale bene comune”.

Bracciano. Cupinoro chiude, i rifiuti andranno a Viterbo per 130 € a tonnellata

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La delegazione di Salviamo Bracciano presente questa mattina in Comune

Cupinoro 31 gennaio. Cancelli temporaneamente chiusi: dove finiranno i rifiuti? Quali piani per il comprensorio e le sue 25 differenti realtà comunali? Giunto il parere negativo, per vincolo paesaggistico, da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC) e bloccato di conseguenza da parte della Regione Lazio il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ampliamento dell’invaso in corrispondenza della cava Vaira 1, la discarica di Cupinoro chiude, per esaurimento delle volumetrie disponibili al conferimento dell’indifferenziata.

Tutto accade in pochi giorni. Mentre prosegue l’iter dei ricorsi al TAR presentati da cittadini e comitati contro l’ampliamento di Cupinoro e circola la notizia che sarà nominato un nuovo commissario straordinario nazionale per i rifiuti, appare chiaro che la chiusura della discarica costituisce soltanto una fase. In attesa di ricorsi e nuove autorizzazioni dalla Regione. Negli ultimi mesi, nel calderone, tra le discussioni sui piani industriali e sull’ampliamento dell’invaso di Cupinoro in vista dell’inevitabile esaurimento, non erano state ventilate pubblicamente date di chiusura.

Il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, ha dichiarato che l’indifferenziata di Bracciano verrà conferita a Viterbo, con un costo pari a 130€/tonnellata (circa 3mila le tonnellate previste all’anno) e a 450€ più IVA a viaggio. “Il comune di Bracciano godeva di un ristoro viario di 400mila €, derivante dal conferimento a Cupinoro, cifra che con la chiusura svanisce. Dove troveremo i soldi? I costi graveranno sulla cittadina, con un probabile aumento della Tarsu, forse il 30-35%”, ha affermato Sala. Ma i costi del conferimento sono solo un lato della medaglia. Altre due le emergenze. I 25 dipendenti della Bracciano Ambiente (addetti alla pesatura nelle attività di conferimento nel sito) che rischiano il posto. E le modalità e i costi della gestione del post chiusura. Costi e rischi che non erano stati pianificati nel piano industriale pluriennale firmato dalla BA approvato lo scorso anno – nel quale Cupinoro è indicato come polo per il trattamento meccanico biologico dell’indifferenziata – tralasciando la possibilità di un mancato rinnovo definitivo dell’AIA suddetta.

“Mettere a posto Cupinoro costerà 10-12 milioni di €. Dove li troviamo?”. L’ostacolo non è rappresentato solo dai numeri. Da quanto fa sapere il sindaco Sala, nell’AIA (per ora) non approvata e per la quale la questione sarà ora portata in Consiglio dei Ministri, è compresa tanto l’autorizzazione all’ampliamento dell’area richiesta, quanto i lavori di gestione della discarica, nei quali rientrano le operazioni di chiusura. Né Sala sembra intenzionato a chiedere un eventuale scorporamento delle autorizzazioni. “Non vedo perché dovrebbero darci l’autorizzazione a muoverci in un territorio soggetto a vincolo paesaggistico per la gestione del post chiusura e non per i lavori di ampliamento. Dobbiamo solo scavare e mettere un capannone, qual è il danno ambientale?”.

Oggi l’associazione Salviamo Bracciano in agitazione ha chiesto con una delegazione un incontro con Sala, che ha accettato di parlare solo con i giornalisti. Il comitato ha in ogni caso avanzato la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto per chiarire ai cittadini cause e conseguenze di quella che ai non addetti ai lavori è sembrata una decisione improvvisa seppur obbligata. “Il sindaco ha detto che ci chiederà i danni economici per quello che è successo. Danni per che cosa? Quando la gestione della discarica, nei tempi e nei modi, è sempre stata approssimativa e poco trasparente, nessun piano emergenziale è stato mai contemplato, con la sicurezza della conferma delle autorizzazioni. E’ il momento della democrazia e di avere un confronto reale con tutta la cittadinanza. Che sappia quanto costerà la chiusura, certo, ma anche come avverrà e quale futuro si prospetta per il comprensorio. Abbiamo chiesto, anche se abbiamo fatto chiamare il presidente del consiglio comunale Maurizio Capparella, che non è arrivato, un consiglio straordinario”.

Sarah Panatta

Roma allagata, Legambiente: “Basta aspettare, agire in fretta su rischi idrogeologici nel Lazio”

“Le immagini ormai tristemente familiari delle strade allagate nella Capitale – si legge in una nota diffusa da Legambiente – sono tornate in primo piano dopo una ennesima ‘bomba d’acqua’ caduta su Roma; siamo troppo abituati a preoccuparci in questi casi perché ormai la pioggia fa paura e non si può più aspettare un minuto ad affrontare con interventi decisi i rischi idrogeologici. I comuni rendano operativi i piani di bacino approvati, una grande utile opera pubblica da realizzare per evitare drammi e sciagure che aumentano con i cambiamenti climatici e le stagioni dove si inaspriscono aridità e piovosità, fermando invece opere dannose come nuove colate di cemento. Sul fronte poi della prevenzione, gestione e informazione nell’emergenza il disastro è lampante, non è possibile che i piani di allertamento preventivo studiati spariscono sott’acqua, che si dissolva qualsiasi protocollo e che su mezzi pubblici in tilt, dove si rischia di rimanere per ore, salti ogni tipo di informazione”.

“Le motivazioni di quanto accade sono chiare: un incessante consumo di suolo che ha impermeabilizzato il terreno – prosegue la nota dell’associazione ambientalista – lo stato in cui versano i sistemi idrici di raccordo delle acque, la condizione dei fiumi e dei fossi stretti dal cemento e senza zone di espansione naturale, in una città come Roma dove ci sono 552,66 ettari considerati R4 (rischio idrogeologico molto elevato) dal PAI – Piano di Assetto Idrogeologico, in una regione dove sono il 98,4% i comuni con aree a rischio frane e alluvioni”.

“Considerando poi il piano degli investimenti – conclude la nota – siamo di fronte ad una sproporzionata mancanza di fondi per sostenere le spese previste dallo stesso PAI, ne sono stati reperiti solo il 4% del totale e cioè 60 milioni su 1,7 miliardi di Euro per la messa in sicurezza di aree a rischio frana e alluvioni, a fronte di una contemporanea crescita delle spese straordinarie per i danni che invece si moltiplicano per gravità e per frequenza”.

Ambiente. Provincia Viterbo dice no al conferimento dei rifiuti di Cupinoro a Monterazzano

“La Provincia di Viterbo ha espresso la propria contrarietà al conferimento presso gli impianti viterbesi dei rifiuti della discarica di Cupinoro, chiusa dal primo febbraio.
Il nostro territorio non può essere utilizzato come pattumiera ogni volta che ai propri confini si verificano situazione d’emergenza”.

Il vicepresidente con delega all’Ambiente Paolo Equitani è reduce da un incontro presso la Regione Lazio con l’assessore regionale all’Ambiente Michele Civita, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Riccardo Valentini.

Paolo Equitani
Paolo Equitani

Dal primo febbraio la discarica di Cupinoro, situata nel territorio del Comune di Bracciano, non sarà più operativa e si renderà quindi necessario allocare altrove i rifiuti dei venticinque comuni che conferivano nel sito in questione. Non è ancora chiaro quali e quanti dei venticinque Comuni dovranno trasferire i propri rifiuti negli impianti viterbesi, sarà deciso nelle prossime ore.

“All’assessore Civita – spiega Equitani – abbiamo comunicato che siamo contrari al conferimento dei rifiuti di Cupinoro nel nostro territorio, in particolare nella discarica di Monterazzano, e che dovrà trattarsi di una soluzione temporanea, limitata ad un ristrettissimo arco di tempo. Il tempo minimo indispensabile per trovare altre soluzioni.
L’autosufficienza di Viterbo non può essere presa a pretesto per scaricare sulla nostra provincia le difficoltà degli altri territori. Già ci facciamo carico con fatica dei rifiuti di Rieti sopperendo all’assenza di impianti nella provincia confinante, ci siamo dovuti anche sobbarcare parte dei rifiuti di Roma e provincia per venire incontro ai problemi della Capitale, adesso anche il disagio causato dalla chiusura della discarica di Cupinoro viene riversato sul nostro territorio.
Siamo quindi disponibili a venire incontro ai Comuni interessati soltanto per i primi giorni, evitando che la chiusura del sito possa creare difficoltà ai cittadini dell’hinterland braccianese, ma abbiamo invitato la Regione a ricercare da subito altre e diverse soluzioni.
Non possiamo permetterci di ridurre le potenzialità della discarica di Monterazzano già sufficientemente compromesse dal conferimento di tutti i rifiuti reatini. Appesantire ulteriormente la discarica – conclude Equitani – con rifiuti di altre zone è una prospettiva che non possiamo assolutamente permetterci e che contrasteremo con ogni mezzo”.