29 Marzo, 2024
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Il 24 maggio al Sandro Pertini si parla di mafia

La mafia uccide, il silenzio pure. Non si fermano gli incontri sulla legalità nelle scuole partner del progetto l’Atelier Koinè, selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del fondo a contrasto della povertà educativa minorile.

Il 24 maggio l’IC Sandro Pertini di Fonte Nuova sarà la location per un evento straordinario in cui interverranno tantissimi protagonisti della lotta alla criminalità organizzata. L’appuntamento sarà trasmesso in streaming grazie alla partecipazione di ‘Tg Peano’ la tv online gestita dai ragazzi del Liceo Scientifico “G.Peano” di Monterotondo.

“Come ogni anno – spiega Caterina Simei, presidente della coop la Lanterna di Diogene, ente capofila del progetto L’Atelier Koinè – avviamo un ciclo di incontri per far incontrare e conoscere da vicino ai ragazzi dei simboli della lotta alla mafia. Siamo sicuri che le testimonianze dirette, la possibilità di parlare e scambiare opinioni con persone che hanno fatto la storia della legalità del nostro Paese possano dare loro tantissimi spunti per intraprendere un percorso di crescita che li porti a dare un contributo sociale importante al nostro Paese”.

L’evento sarà introdotto da Simone Saccucci, educatore e storyteller. Dopo i saluti del prof. Mauro Camponeschi, dell’istituto Pertini, sarà la volta di Capitano Ultimo, l’uomo che arrestò il boss mafioso Totò Riina e che da anni rappresenta una delle icone della lotta alla criminalità.

Subito dopo porteranno la loro testimonianza Maricetta Territo, portavoce dei collaboratori di giustizia e presidente di Laboratorio Donna. E Valeria Grasso, testimone di giustizia e imprenditrice di Palermo.

Nel mezzo un quadro coreografico dei Vitamina B Dance and Theater Company e letture teatrali delle poesie di Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, a cura del gruppo di Teatro Sociale APS ‘Teatro dell’applauso’.

“Siamo davvero felici di questo appuntamento – sottolinea Caterina Simei – che continua nel solco che abbiamo intrapreso grazie al progetto l’Atelier Koinè”.

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