
Ancora una fumata nera al secondo scrutinio per il Quirinale, dove prevalgono nuovamente le schede bianche.
Hanno ottenuto voti: Maddalena 39; Mattarella 39; Tondo 18; Cassinelli 17; Rosato 14; Bossi 12; Cartabia 8; Giorgetti 8; Manconi 8; Berlusconi 7; Moles 7; Bersani 6; Gratteri 6; Generoso Serafino 5; Pianasso 5; Bandecchi 4; Cappato 4; Chiocci 4; Di Piazza 4; Draghi 4; Ruggeri Enrico 4; Sangregorio 4; Angela Alberto 3; Baldini Maria Teresa 3; Belloni 3; Casellati 3; Lauro Giorgio 3; Magnozzi 3; Prosperetti 3; Rutelli 3; Volpi Raffaele 3; Abbate Fulvio 2; Amato 2; Armaroli Nicola 2; Barbero 2; Casini 2; Cattarinich Michele 2; Chine’ 2; Giletti 2; Ianni Ulisse 2; Iwobi 2; Mattei Ugo 2; Mirabelli Cesare 2; Razzi 2; Sabelli Fioretti 2; Sciscione 2; Tremonti 2.
Si rafforza l’ipotesi che il centrodestra tenga nascosta la carta sui punta veramente, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che potrebbe essere messa in campo alla quarta votazione; ma PD, 5 Stelle e LEU non la voteranno in quanto considerata divisiva
Ma su questa candidatura non è certa la tenuta dei gruppi del Movimento 5 stelle. Molti le sono ostili per la sua posizione sul tema dei vitalizi e dei voli di Stato, ma nella Lega c’è il convincimento che possa ‘attrarre’ consensi anche da parte di un gruppo di pentastellati ed ex.
Su Draghi, l PD continua a puntarci, anche se questa candidatura per ora non riceve consensi, e anche Conte continua a sostenere che Draghi deve restare al governo.
Il PD continua a puntare ad una sorta di “conclave”, dove tutti entrano per rimanerci fino alla eventuale condivisione di un nome.
In caso di fallimento, la nomina di un nuovo Presidente della Repubblica con una maggioranza risicata manderebbe in frantumi l’attuale maggioranza e con essa il governo.
Gi.Gi