29 Marzo, 2024
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Il super green pass dal 6 dicembre, dal primo dicembre terza dose per tutti: cosa dice il nuovo decreto Covid

Stretta per i no vax: restano fuori da bar, ristoranti, discoteche, spettacoli e eventi sportivi. Introdotto il green pass per alberghi e mezzi di trasporto pubblico locale. Le nuove limitazioni in vigore fino al 15 gennaio, ma le misure potranno essere poi prorogate.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che rafforza le misure anti Covid con il Super Green pass. Il provvedimento è stato varato all’unanimità. Secondo quando si apprende è stata decisa una nuova stretta vietando di fatto l’accesso alle attività ludiche e ricreative ai non vaccinati a partire dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio. Per la recrudescenza dei contagi da Covid-19 in concomitanza con le festività di Natale l’indirizzo del Governo è infatti stato quello di restringere gli ambiti per i quali sono ritenuti validi i green pass connessi a test rapidi e tamponi molecolari. Il ministro della Salute Speranza ha inoltre annunciato che dal primo dicembre sarà possibile per tutti accedere alla terza dose di vaccino (dopo 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario).

In breve le principali novità che dovranno essere confermate: qui la conferenza stampa del premier Draghi.

  • Le nuove regole in vigore dal 6 dicembre;
  • Viene introdotto il green pass “rafforzato” che si ottiene solo con vaccinazione o guarigione
  • La validità del “Super green pass” scende da 12 a 9 mesi;
  • Dal 1 dicembre tutti potranno prenotare la terza dose di vaccino anti covid;
  • Fino al gennaio vengono introdotte nuove regole transitorie per le zone colorate;
  • Esteso l’obbligo vaccinale dal 15 dicembre, non solo ai sanitari (terza dose) ma anche a chi lavora nel comparto sanità, sicurezza, difesa e istruzione;
  • Non cambiano la durata di validità del green pass con i tamponi (48 ore rapidi, 72 molecolari);
  • L’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”;
  • Viene introdotto il green pass anche per accedere agli alberghi;
  • Viene introdotto il green pass anche per treni regionali e per i mezzi di trasporto pubblico locale, ma restano validi i tamponi;
  • Le limitazioni della zona arancione sono valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”;
  • In zona arancione in pratica non vi saranno più chiusure delle attività ma accessi consentiti solo con il Super Green pass almeno fino alla fine delle festività di Natale;
  • Come si legge nella bozza del decreto legge il super green pass è previsto anche negli spogliatoi di palestre, piscine e altre realtà dove si pratica attività sportiva. Un’eccezione è prevista per gli accompagnatori di disabili.
  • In zona rossa resta invece il lockdown per tutti (ma su questo è possibile una modifica del testo);
  • Le mascherine restano non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatorie all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sè e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti.

Le nuove regole per il Natale

Il super green pass – dunque valido solo per vaccinati e guariti – sarà adottato in tutta Italia restringendo anche in zona bianca le possibilità di accedere alle attività ricreative ai no vax. Questo l’orientamento della maggioranza di Governo deciso al termine della Cabina di Regia con le forze politiche e confermato durante l’incontro con le Regioni.

Tuttavia il provvedimento dovrebbe essere a tempo: ovvero il super green pass dovrebbe valere in zona bianca solo per il periodo delle feste natalizie e dunque circa un mese a partire dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio come emerso nella riunione tra Governo e i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni. Tuttavia le nuove norme potranno essere prorogate: dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica e sarà oggetto di discussione in Consiglio dei ministri. In zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività.

Pertanto se tutte le novità discusse stamane a palazzo Chigi troveranno spazio nel nuovo decreto si profila una forte stretta per i non vaccinati: in pratica dal 6 dicembre il tampone sarà valido solo per andare al lavoro, per i servizi essenziali (supermercati, farmacie e uffici pubblici) o per gli spostamenti su aerei, treni regionali e a lunga percorrenza. Introdotto il green pass anche per entrare in hotel e per accedere agli spogliatoi delle palestre e altre attività sportive. Per tutte le altre attività sociali occorrerà il Super Green pass anche in zona bianca: quindi per assistere a spettacoli, eventi sportivi, ma anche per entrare in bar e pranzare in ristoranti al chiuso, attendere a feste e cerimonie pubbliche così come per entrare in discoteca occorrerà essere vaccinati.

Oggi pomeriggio il testo del nuovo decreto è stato approvato dal consiglio dei ministri. Da quanto si apprende la Lega si sarebbe opposta alle novità e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti avrebbe manifestato la sua riserva politica non partecipando alla riunione a palazzo Chigi. Salvo poi partecpare al Consiglio dei Ministri.

La conferenza stampa del premier Draghi

Clicca qui per vedere la diretta della conferenza stampa di Mario Draghi

Cosa cambia con il nuovo decreto Covid

Con il super green pass in particolare l’ingresso a cinema, teatri, palestre ma anche bar e ristoranti sarebbe vincolato alla immunizzazione dal Covid-19. Mentre i tamponi resterebbero validi solo per accedere al lavoro e alle attività giudicate essenziali. Anche per accedere a treni e aerei sarà consentito presentare il solo tampone negativo in alternativa al certificato vaccinale. Il super green pass verrà invece richiesto dalle strutture alberghiere, una fattispecie che prima non era richiesta: ai turisti che soggiornano verrà dunque chiesto di mostrare il passaporto vaccinale.

Le nuove regole per rallentare il contagio da Covid e le limitazioni per i non vaccinati dovrebbero entrare in vigore il 6 dicembre e non da lunedì 29 novembre come inizialmente prospettato: la scelta per dare il tempo di adeguarsi alle nuove misure. Tuttavia la data potrebbe però ancora cambiare: l’orientamento dovrà essere confermato poi dal Consiglio dei ministri, dopo confronto con le Regioni.

Mascherine per tutti anche all’aperto in zona gialla

Non dovrebbero cambiare le regole per le mascherine: in zona bianca resteranno obbligatorie solo al chiuso. L’obbligo di mascherina all’aperto scatterà invece in zona gialla – come ora – e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal Covid.

Che cosa succede in zona bianca, gialla, arancione

Da quanto si apprende non scatteranno più le chiusure delle attività nelle regioni in zona gialla o arancione. I non vaccinati o guariti dal Covid saranno invece limitati nell’accesso a bar, ristorante o in palestra e avranno limitazioni anche negli spostamenti quando si trovano in una regione ad alta circolazione virale e con una ridotta disponibilità di posti letto in ospedale.

Per i trasporti viene esteso l’obbligo di green pass anche per accedere ai treni e bus regionali e interregionali. Difficile invece applicarlo al trasporto urbano per i difficili controlli su tram, bus e metro. Per treni a lunga percorrenza e aerei resta ovviamente in vigore il green pass tradizionale, ottenibile anche coi tamponi.

Quando scatta il “cambio colore”

Vale la pena ricordare a questo punto che una regione passa da zona bianca a a zona gialla quando l’incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti (e oggi solo tre regioni hanno incidenza sotto soglia, Basilicata, Puglia e Sardegna) e l’occupazione delle terapie intensive supera il 10% e quella delle aree mediche il 15%. Al momento – se i dati saranno confermati nel prossimo monitoraggio- a ricadere in zona gialla sarebbe la regione Friuli Venezia Giulia (14% di intensive occupate e 18% in reparto), ancora salva la provincia autonoma di Bolzano con ricoveri oltre soglia (16%) ma intensive sotto il limite (8%).

L’ulteriore livello di allerta, ovvero la zona arancione, scatta invece con un’incidenza di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti e al contempo la soglia delle terapie intensive oltrepassa il 20% con i reparti ordinari al 30%. Ed è l’eventuale passaggio in zona arancione proprio in concomitanza con il periodo pre-natalizio che non fa dormire sonni tranquilli ai governatori.

Per entrare in zona rossa invece all’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti devono abbinarsi un tasso di occupazione dei posti letto superiore al 40% in area medica e al 30% in terapia intensiva.

Il lockdown in zona rossa?

Dalla cabina di regia non sono arrivate indicazioni di cambiamenti per le regole in zona rossa: quindi le limitazioni agli spostamenti e le chiusure con il nuovo decreto, scatterebbero per tutti, anche se vaccinati.

Tuttavia si sarebbe consumata una forte divisione forte tra le forze di maggioranza: Lega e Fi sarebbero per mantenere tutto aperto, compresi bar e ristoranti, anche nelle aree più critiche, facendo scattare di fatto il lockdown solo per i no vax. Al contrario, le altre forze di maggioranza sarebbero favorevoli alla previsione di chiusure generalizzate in caso di situazioni più critiche, ovvero rosse per incidenza del virus e per via dei sistemi ospedalieri in affanno. Il nodo verrà sciolto in Consiglio dei Ministri.

La validità del green pass

Il limite di validità del green pass viene inoltre ridotto a 9 mesi dall’ultima dose di vaccino: una spinta in più verso l’adozione delle terza dose che sarà possibile dopo 5 mesi dalla precedente somministrazione.

Per chi diventa obbligatorio il vaccino

Quanto all’obbligo vaccinale, dal 15 dicembre dovrebbe scattare anche il provvedimento che richiede l’immunizzazione dal covid-19 per gli insegnanti e le forze dell’ordine, così come sarà confermato l’obbligo di sottoporsi alla terza dose per il personale sanitario e delle rsa.

Per la vaccinazione dei bambini dai 5 ai 12 anni – il via libera dell’Ema e dell’Aifa è atteso a ore – il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli hanno rimarcato l’esigenza di sensibilizzare le famiglie italiane sul tema ma nel nuovo decreto non sarà inserito l’obbligo di green pass per i più piccoli. Per gli under 12 né l’obbligo di vaccino né di green pass, ma solo un invito a ‘scudarli’ dal coronavirus.

(RomaToday)

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