28 Marzo, 2024
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“E allora Bersani?”: i social di Globalist inondati dai fan di Renzi

I veri o presunti sostenitori di Italia Viva sono diventati super attivi sul web per sostenere le accuse del leader e rintuzzare tutte le critiche: tutti a ripetere la stessa accusa

 

L’accusa, se si può parlare di accusa, è quella di aver preso i soldi dai Riva, ossia dai vecchi padroni dell’Ilva.

Lanciata da Renzi per difendersi dall’indagine Open e dalle critiche per aver preso soldi a destra e a manca per le sue conferenze e le sue attività da business man, compresi i Benetton e Bin Salman, il principe saudita accusato dalla Cia (la Cia, non l’ultimo scemo dei social) di aver ordinato l’assassinio del suo oppositore Khashoggi, poi tagliato a pezzi con una sega elettrica.

Bersani aveva reagito duramente: “Vedo che in rete e in tv la macchina spargiveleni disperatamente in cerca di correità, si occupa anche di me. Alle elezioni del 2006 (quando il mio ruolo di segretario del Pd era ancora nella mente di Giove) ebbi un sostegno davvero largo di molti industriali oltre che di associazioni, di cittadini, di lavoratori. Nessuno che allora risultasse imputato di qualsivoglia reato. Tutto svolto, ovviamente, secondo legge e tutto verificato dalla giurisdizione”.

Capita così che ultimamente i social di Globalist siano inondati da renziani che intervengono su ogni post con il copia/incolla (o quasi) delle accuse del loro Capo Supremo contro l’ex segretario della ditta: i soldi della campagna elettorale del 2006.

Insomma, siamo passati da M5s e destra che dicevano “Parlateci di Bibbiano” ai renziani che dicono “Parlateci di Bersani”.

Altra variante del famoso; “E allora il Pd?” Con il quale grillini e destra si difendevano dalle critiche a: “E allora Bersani?”  che ci sta inondando.

Così siamo sempre più alle prese di questi simpaticoni che, a quanto pare, rastrellano in lungo e in largo il web pensando che accusando il prossimo il loro capo venga prosciolto (ma ci sarà un processo e non sono i social a dover condannare) oppure pensando che tutto questi attacchi frontali al Pd, a Bersani, a D’Alema (e a Conte) possano portare via voti e consensi e non – come è più verosimile – compattare ancora di più chi sostiene il Pd, Bersani e M5s.

Poi, certo, nel giorno della Leopolda dove i renziani hanno dimostrato la loro sindrome d’accerchiamento lanciando accuse a tutto e tutti, i loro fans si sono gasati e così le truppe cammellate anti-Bersani, anti-Letta e anti-Conte sfoggiavano nei loro profili i video di un battagliero Rosato, del Capo Supremo e di Maria Elena Boschi mendre andavano a polemizzare a destra e a manca. Ma soprattutto a manca.

Che dire? Contenti loro, contenti tutti. Un tempo c’era la Bestia, poi sono arrivate le bestioline di tante specie di renziani e non: pappagalli, pavoni, asini, gufi, mantidi, ma anche iene, volpi e cavallucci marini. E ovviamente il coccodrillo.

(Globalist)

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