28 Marzo, 2024
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Clima, accordo a Glasgow. Il presidente di Cop26 in lacrime: “Testo annacquato”

I circa 200 Paesi riuniti in Scozia hanno adottato il testo finale per accelerare la lotta ai cambiamenti climatici, testo che contiene un compromesso nel passaggio che riguarda la fine del carbone

I circa 200 Paesi riuniti alla Cop26 hanno adottato il “Patto di Glasgow” per accelerare la lotta ai cambiamenti climatici e delineare le basi per il suo finanziamento futuro, ma il testo è stato annacquato con un compromesso nel passaggio che riguarda la fine del carbone, perché l’India è riuscita a ottenere un cambiamento all’ultimo minuto.

Il presidente della Cop26, Alok Sharma, al momento dell’annuncio si è fatto prendere da un momento di emozione scusandosi perché il negoziato a Glasgow si è concluso con il passaggio annacquato nella bozza sui combustibili fossili e il carbone. Un’emozione, la sua, che ha provocato un applauso fragoroso e alcune standing ovation.

Mi scuso per il modo in cui questo processo si è svolto“, ha dichiarato Sharma, dicendosi “profondamente dispiaciuto”. “È anche importante però proteggere questo pacchetto”, ha aggiunto, con la voce spezzata.

L’approvazione finale del testo, dopo due settimane di duri negoziati, è stata suggellata con un colpo di martello dal presidente britannico dei negoziati.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito il testo approvato un compromesso che ha fatto passi importanti, ma “la volontà politica collettiva non è stata sufficiente per superare alcune profonde contraddizioni”. “Il nostro fragile pianeta è appeso a un filo – ha avvertito – stiamo ancora bussando alla porta della catastrofe climatica”.

Il delegato di Antigua e Barbuda, parlando a nome di molti Paesi in via di sviluppo, ha chiesto che venga messa verbale la loro “delusione” per la mancata creazione di un meccanismo formale per la consegna di fondi alle nazione colpite dagli impatti climatico: ha aggiunto che il gruppo aveva considerato di chiedere modifiche al testo, ma non lo ha fatto pur di raggiungere un accordo.

“Se sei il manager di una centrale di carbone, questa Cop ti ha assicurato un brutto risultato. È nell’interesse di tutti i Paesi, compresi quelli che bruciano ancora carbone, passare all’energia rinnovabile pulita e i Paesi più ricchi devono fare di più per sostenere il cambiamento. Da ciò dipende il nostro futuro”.

Greenpeace

“Hanno cambiato una parola ma non possono cambiare il segnale che esce da questa Cop, che l’era del carbone sta finendo”: così l’associazione ambientalista Greenpeace ha commentato l’adozione nella città scozzese del patto di Glasgow, il cui tetso nel passaggio dedicato alle centrali a carbone è stato cambiato all’ultimo minuto grazie a un intervento di India e Cina (il testo è passato con il termine “riduzione graduale” piuttosto che “eliminazione graduale”).

Greta Thunberg, l’attivista svedese ‘madrina’ dei ‘Fridays for Future’, ha ripetuto le sue critiche sulle conclusioni del vertice che già nei giorni scorsi aveva definito “un fallimento”.
“La Cop26 è finita. Ecco una breve sintesi: Bla, bla, bla. Ma il lavoro vero continua fuori da queste sale. E non ci arrenderemo mai, mai”, ha scritto su Twitter.

(Agi)

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