28 Marzo, 2024
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Chi sono i fascisti della manifestazione no-vax e dell’assalto alla sede della Cgil

I capi di Forza Nuova, ultras della Roma, ultras della tifoseria nazista del Verona, vecchi arnesi dell’eversione nera. Tutti stra-noti alle forze dell’ordine e tutti lasciati liberi di fare

 

Fascisti, adoratori di Mussolini, violenti, pregiudicati, nazisti con le svastiche tatuate, razzisti e nemici della scienza.

Una galassia nera e pericolosa che, grazie all’inerzia di magistratura, forze di polizia ma soprattutto di una politica che spesso e volentieri minimizza e si volta dall’altra parta sta via via guadagnando terreno strumentalizzando ogni forma di protesta contro il Covid.
Napoli, Milano. Roma. Ovunque.
E nello sciagurato sabato romano c’erano tutti a partire da Roberto Fiore, il fascista-imprenditore capo del movimento e Giuliano Castellino, il tifoso della Roma e capo locale di Forza Nuova che sta in giro liberamente nonostante abbia una lista di denunce da record.

Loro sono tra coloro che hanno guidato ll’assalto alla sede della Cgil.

Una foto mostra Castellino, pluri-daspato e sottoposto a sorveglianza speciale, che staziona davanti l’ingresso della Cgil assaltato dalla folla assieme a Roberto Fiore, fondatore del movimento neofascista.

Proprio la posizione di Castellino è al vaglio degli investigatori della Digos: al momento per gli scontro di sabato sono quattro le persone arrestate. Castellino invece è stato fermato e portato in questura.

Castellino, 44 anni, è diventato di fatto uno dei leader della protesta contro il green pass: era infatti in piazza già il 14 e 28 agosto scorsi, nonostante fosse destinatario da gennaio di un provvedimento di sorveglianza speciale proprio per alcune azioni violente durante le manifestazioni contro il lockdown. Castellino è anche un pluri-daspato per eventi sportivi visto che da tifoso della Roma si è reso responsabile di comportamenti inqualificabili.

Non solo in piazza o nell’assalto fascista alla Cgil c’erano anche Luca Castellini,  leader della curva dei tifosi del Verona, notoriamente filo-nazista.

Con loro anche Giuseppe Meloni, noto come “Pinuccio la Rana”, ex capo dei Boys della curva sud romanista ed ex consigliere di municipalità del Movimento Sociale Italiano. E poi Andrea Insabato, ex Terza Posizione, già vicino a Forza Nuova e Militia Christi, condannato in primo grado a 12 anni per l’attentato alla redazione de Il Manifesto del dicembre 2000.

Infine il magistrato Angelo Giorgianni, autore del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid 19”, una sorta di manifesto di negazionisti e complottisti nostrani.

Tutta gente conosciuta, tutta gente che in questo anno ha creato il caos, tutta gente lasciata libera d fare i porci comodi.

Ora basta.

(Globalist)

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