28 Marzo, 2024
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Violenze dei no-green pass guidati dai fascisti: assaltata la sede della Cgil

I nostalgici di Mussolini di Forza Nuova portano tranquillamente in piazza fumogeni e bombe carta. Cariche e tafferugli con la Polizia che hanno portato ad alcuni fermi

 

Una violenta manifestazione dei no-Green pass con l’aiuto dei soliti squadristi, con la Polizia che non è riuscita a fermare uno scempio negazionista, questa volta più deciso rispetto alle scorse settimane.
Proteste senza senso, cariche alla polizia, scontri e lancio di fumogeni, fino all’assalto ignobile alla sede nazionale della Cgil.
Diecimila manifestanti anti-Green pass sono scesi in strada a Roma, a piazza del Popolo. Tra gli organizzatori del nuovo sit-in di protesta anche Forza Nuova che, via Telegram, ha scritto: “Basta con la dittatura” e ancora “Io apro”.

Ci sono stati tafferugli e tensioni con la polizia: dopo un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, i manifestanti si sono riversati in piazzale Flaminio bloccando il traffico. Alcuni sono stati fermati.

Le tensioni si sono verificate all’altezza di Porta Pinciana, quando un gruppo di persone avrebbe deciso di dar vita a un corteo non autorizzato. I manifestanti sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Alcune centinaia di loro, molti a volto coperto, si sono diretti verso Palazzo Chigi.

A Largo Chigi il cordone delle forze dell’ordine impegnato a contenere i manifestanti, ha esploso diversi lacrimogeni per disperdere la folla ed evitare ulteriori scontri. La polizia ha poi azionato gli idranti dai blindati. I manifestanti in risposta lanciato petardi e bombe carta.

Ci sono state anche cariche della polizia. Alcuni manifestanti si sono scagliati contro gli agenti cercando di sfondare il cordone delle forze dell’ordine.
Due manifestanti sostengono di essere stati “investiti da un blindato delle forze dell’ordine, intervenuto sul posto durante i tafferugli”.

Un gruppo di “No pass” è entrato nella sede della Cgil della Capitale – “Occupata la Cgil”, hanno detto. Lanci di petardi e bombe carta lungo il tragitto. In molti hanno gridato “libertà, libertà”.

(Globalist)

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