29 Marzo, 2024
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Incendio a Roma: il ‘Ponte di ferro’ sul Tevere devastato dalle fiamme, nessun ferito

Un rogo è scoppiato in tarda serata nel quartiere Ostiense: il fuoco ha interessato tubature di gas e cavi elettrici su entrambi i lati della struttura di fine Ottocento.

Le fiamme sarebbero partito da alcune baracche lungo il fiume. Interi quartieri senza corrente elettrica. La sindaca Raggi: “Si stringe il cuore”

 

Roma – Paura e fiamme all’Ex Gazometro di  Roma. Alle 23.30 è divampato un grosso incendio all’altezza del Ponte dell’Industria, conosciuto in città con il nome di ‘Ponte di Ferro’. L’opera costruita nel 1862 collega i quartieri Marconi e Ostiense, nella zona sud-est della Capitale. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, che sono riusciuti a contenere le fiamme dopo un’ora d’intervento.

Le possibili cause

Sotto il ponte, lungo la spalla sul lato di viale Marconi i vigili del fuoco hanno trovato almeno quattro accampamenti di persone, sedie, tavolo e anche diverse bombole a gas usate per cucinare. Si cercano le persone che abitavano gli accampamenti e che sono fuggite quando hanno visto le fiamme.  Secondo alcune testimonianze al vaglio, le fiamme che hanno colpito il Ponte di ferro a Roma sarebbero partite dalle baracche che si trovano sotto la struttura, accampamenti dove vivono diverse persone. Il fatto è comunque da accertare ed i vigili del fuoco sono presenti anche con il Nucleo sommozzatori per verificare quanto accaduto.storia”

Le indagini

I primi arrivare sul posto sono stati i carabineri di Porta Portese e della compagnia di Trastevere che indagano sulle cause del rogo. Insieme alla polizia hanno evacuato tre palazzi vicini al ponte, che e’ danneggiato ma integro e calpestabile a piedi dai soccorritori. I vigili del fuoco dovranno appurare con delle verifiche statiche la solidità della struttura prima di riaprirla ai cittadini.

Raggi: “Stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così”

Virginia Raggi ha compiuto un sopralluogo. “Al momento quello che possiamo dire è che stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così. Già domattina è stato convocato il comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce. E poi bisogna vedere la stabilità strutturale. Dopo cercheremo di lavorare sulla riapertura della viabilità. Per ora l’importante è che non risultano persone ferite. Ci sono accertamenti in corso” ha detto la sindaca di Roma.  Il Ponte dell’Industria è stato costruito tra il 1862 ed il 1863 ed è lungo 131 metri.

La denuncia dei residenti

I residenti dei palazzi che si affacciano sul ponte sono scesi in strada per sicurezza, prima avevano filmato il crollo dell’infrastruttura dalle finestre. “Ero in casa – racconta Massimo Spizzichini, un libero professionista 63enne – e’ andata via la corrente, poi ho visto le fiamme alte, il ponte crollare parzialmente. Lì sotto abitava almeno un clochard. Non sappiamo cosa sia successo, ma questo episodio e’ figlio di una città abbandonata per troppi anni”.

I ritardi

“Io ero sul posto – dice il presidente del muncipio VIII Amedeo Ciaccheri – e ho visto i vigili del fuoco fortemente contrariati, senza poter intervenire a causa dell’assenza di risposte da parte del Comune di Roma e delle società di servizi che non hanno staccato subito ne’ la corrente ne’ il gas, ritardando le operazioni di spegnimento”

Quartieri al buio e rischio di traffico in tilt

Alcuni quartieri a ridosso di Ostiense sono senza luce in seguito all’incendio che ha coinvolto il Ponte di ferro a Roma. Da domani si rischia il caos traffico dato che il ponte collega due zone nevralgiche della Capitale, quella di Marconi e Ostiense. Il Campidoglio ha attivato il Centro Operativo Comunale, con la protezione civile della Capitale già al lavoro per attivare servizi sostitutivi nella zona. Alcune abitazioni, inoltre, sono senza utente, gas compreso.

La visita di Gualtieri

Anche il candidato sindaco per il centrosinistra, Roberto Gualtieri, ha fatto un sopralluogo a Ostiense. L’ex ministro ha verificato di persona quanto accaduto ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti in zona.

(La Repubblica)

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