19 Aprile, 2024
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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE. BOOM DI CASI NEL LAZIO. CALIFANO-TIDEI: “REGIONE INTERVENGA SU FABBISOGNO”

Implementare le strutture residenziali per l’erogazione dei servizi e delle cure per i disturbi del comportamento alimentare.

 

È quanto prevede una mozione presentata oggi dalle consigliere regionali Michela Califano (Pd) e Marietta Tidei (Iv).

“I disturbi alimentari – spiegano Califano e Tidei – rappresentano un importante problema di salute pubblica con un’incidenza che aumenta ogni anno. Oggi in Italia sono circa 3 milioni i giovani che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, di cui il 95,9% sono donne e il 4,1% uomini”.

“I disturbi dell’alimentazione sono la seconda causa di morte nella popolazione femminile in adolescenza dopo gli incidenti stradali. Mentre l’anoressia nervosa è la malattia psichiatrica a tasso di mortalità più elevato. Sebbene la fascia d’età maggiormente colpita sia quella tra i 15 e i 25 anni sono sempre più frequenti diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia, 8-12 anni”.

“Nel primo semestre del 2020 sono stati rilevati 230.458 nuovi casi: nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 163.547. Mentre nel 2021, anche a causa della situazione emergenziale legata al Covid-19, i casi di disturbi alimentari sono aumentati ancora, in media del 30% con un ulteriore abbassamento della fascia di età (13-16 anni) e un incremento delle diagnosi soprattutto di anoressia nervosa”.

“Attualmente nel Lazio sono presenti 17 presìdi ospedalieri, universitari e di ricerca Ircss. Ma nonostante gli impegni assunti in questi anni non si riesce a coprire il fabbisogno e così molti utenti sono costretti a recarsi fuori Regione, con notevole aggravio di costi sia per i privati che per la sanità pubblica. Problematica che il perdurare della situazione emergenziale legata al virus Covid-19 ha notevolmente aggravato”.

“La mozione chiede al Presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato che venga data in tempi brevissimi una risposta all’improcrastinabile fabbisogno regionale in termini di servizi dedicati alla cura dei disturbi alimentari con specifico riferimento alle strutture residenziali”.

Michela Califano e Marietta Tidei

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