28 Marzo, 2024
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Parla Ornella Boccato, candidata al Comune di Bracciano nella lista “Una Costituente per Bracciano” – Marco Crocicchi Sindaco

Abbiamo rivolto alcune domande a Ornella Boccato, alla sua prima esperienza politica come candidata al Comune di Bracciano, ma con una estesa esperienza professionale e nell’associazionismo

 

 

Si può presentare, in due battute, per far conoscere agli elettori la sua formazione, i suoi interessi e le attività in cui è impegnata?

Sono nata e cresciuta nel Veneto in una famiglia di artigiani, papà barbiere e mamma sarta, ed io ho potuto studiare perché mi mantenevo con il cosiddetto “presalario” assicurato dall’Università a chi superava gli esami nei tempi previsti. Mi sono laureata in Scienze Politiche all’Università di Padova agli inizi degli anni ’70 ed ho vissuto una stagione ricca di esperienze, ma soprattutto di impegno e di speranze.

Mi sono trasferita a Roma dopo la laurea e ho continuato a studiare scegliendo il lavoro di Segretario Comunale per 35 anni, lavoro che mi ha permesso di continuare ad ampliare il mio orizzonte di conoscenze ed arricchire la mia visione del mondo.

Contemporaneamente sono stata e sono una Capo Scout; a vent’anni ero nell’ASCI, una delle prime esperienze di integrazione di giovani donne in un’associazione maschile e negli ultimi dodici anni sono stata socia e presidente nel CNGEI fondando a Bracciano una sezione di scout laici chiusa definitivamente l’anno scorso per carenza di capi giovani. Credo che l’educazione non formale che in questi anni abbiamo cercato di vivere con i nostri ragazzi è stata un’esperienza ricca per loro, ma anche per me.

Non aggiungerei altro perché, se qualcuno è incuriosito, può leggere sul sito di Marco Crocicchi Sindaco – Bracciano 2021, lista “Una Costituente per Bracciano” il mio profilo ed il mio curriculum.

Può parlarci della sua attività politica ? Come si è avvicinata a questo impegno elettorale?

A seguito del mio pensionamento mi sono chiesta dove avrei potuto trovare uno spazio per contribuire alla crescita della mia comunità. Per prima cosa mi sono iscritta all’ANPI di Bracciano e poi a Sinistra Italiana. Penso che l’antifascismo va vissuto ogni giorno e che è necessario ridare efficacia concreta al “fare politica”, intendendola come attività costante e sistemica rivolta al cambiamento. Tutto questo potrà non cogliere un risultato elettorale, ma è necessario a ricostruire un’idea della politica. Per questo dall’assemblea alla Chiesa della Misericordia di gennaio 2020 ho cominciato a partecipare agli incontri organizzati per costruire una collettività che desiderasse ascoltarsi, confrontarsi e creare insieme una proposta di rinnovamento per la città. Da questa esperienza è nata la mia disponibilità a pormi al servizio della comunità.

Quali sono gli aspetti del programma elettorale che ritiene fondamentali, quelli che caratterizzano il candidato Sindaco e l’intero gruppo degli aspiranti consiglieri comunali ?

Il filo rosso che lega tutto il programma è la democrazia partecipata. Un nuovo patto fondato su relazioni bidirezionali tra amministratori e amministrati e che dovrà coinvolgere la responsabilità individuale e la collaborazione di tutti i cittadini. Un nuovo rapporto fra le persone che si potrà declinare sulla fiducia nell’altro, sul rispetto delle regole condivise e sull’attenzione ai più fragili.

Questa nuovo miscela richiede un riassetto non solo delle istituzioni pubbliche, ma anche della vita della città. Occorrerà riorganizzare lo spazio e il tempo e su questo riordino andrà scritto «un nuovo patto organizzativo e sociale».

Pista ciclabile circumlacuale: ritiene che sia un’opera importante per lo sviluppo del turismo e della qualità di vita dei residenti?

Il mondo della mobilità dolce ci apre nuovi scenari di sostenibilità e una pista ciclabile attorno al lago di Bracciano può avviare un circuito virtuoso che coniuga valorizzazione economica e sociale.

Il lago di Bracciano e il suo invaso è un luogo che attrae molti turisti e cicloturisti per la sua amenità e la sua gradevolezza, ma la condivisione del medesimo tracciato stradale tra tali utenti comporta difficoltà e rischi per entrambe le categorie (oltre che per i residenti che si spostano per necessità e in aggiunta al traffico commerciale che la utilizza come bretella tra la via Cassia e il litorale): la circumlacuale è una strada stretta, densa di curve molte delle quali senza visibilità, col fondo deteriorato dal traffico pesante.

Una pista ciclabile attorno al lago può risolvere diversi problemi:

  • La sicurezza stradale sarebbe assicurata a tutti: pensiamo oggi come viaggiano sia i ciclisti che gli automobilisti sulla circumlacuale, i primi in gruppi in mezzo alla strada perchè ai lati ci sono le buche ed i secondi  che vivono i ciclisti come intralci.
  • La cultura: il turismo in bicicletta permette di osservare e godere paesaggi, luoghi e monumenti che altrimenti vanno persi nella velocità degli altri mezzi di trasporto. I ciclisti comprano meno ma lo fanno più spesso, il che determina una maggiore spesa aggregata. Le piste ciclabili ben realizzate possono rispondere anche alle esigenze delle persone disabili.
  • Il tessuto urbano: l’ambiente ne beneficerebbe perché si ridurrebbe la CO2 dovuta alle decelerazioni e accelerazioni seguenti. Un inserimento della pista ciclabile senza un contesto adeguato può implicare conflittualità e nei centri abitati dovrà essere valutata l’opportunità di istituire le cosiddette zone 30 km/h.
  • Per la salute i benefici sarebbero immediati per i singoli e per la collettività, in quanto verrebbero eliminati i costi relativi alla sedentarietà ed inforcare una bicicletta e pedalare è anche un modo per affermare di sapersi mettere alla prova e per essere più felici.

Per realizzarla lo stanziamento regionale attuale non la comprende essendo finalizzato alla sola progettazione.

Auspico che l’Ente Parco, la Regione e le Amministrazioni Comunali interessate collaborino insieme per la sua realizzazione in tempi brevi.

Infine, come e su quali tematiche pensa che possano consolidarsi le sinergie con i Comuni limitrofi?

Nel programma della coalizione si è previsto di aderire all’associazione dei Comuni Virtuosi. Questa associazione mostra che esiste un modello diffuso di società locali che inizia ad approcciarsi in maniera sistemica ai temi della sostenibilità ambientale e sociale, con programmazioni lungimiranti e capacità di resilienza e diffusione delle storie positive e replicabili.

Usufruendo dell’esperienza di altre realtà potremo avviare un percorso di avvicinamento fra tutti i Comuni della nostra area, principalmente quelli lacuali, per programmare insieme il nostro futuro coinvolgendo anche la Città metropolitana.

La gestione delle risorse comuni (terra, acqua, aria, conoscenza…), i distretti di economia solidale, le filiere agroalimentari corte, la chiusura dei cicli energetici, il commercio equo e solidale, sono tutte pratiche di autodifesa della società che hanno bisogno di una forma di governo ancorata alla scala locale e i Comuni assumono in questa prospettiva un ruolo di fondamentale importanza.

Autogoverno ed autonomia non significano ‘fare da soli’, ma occorre sperimentare forme di governance centrate sulle comunità locali e sulle loro interrelazioni, coniugando

autonomia e politiche di area vasta intesa nell’ottica del distretto o della bioregione. Questa strada è percorribile utilizzando strumenti quali le convenzioni, le unioni intercomunali, i consorzi, le comunità di valle o di fiume o di lago, gli accordi di programma e altre forme pattizie e differenziate che possono costituire strumenti efficaci di governo dei processi territoriali senza perdere autonomia e rappresentanza.

Sul nostro territorio già opera il Consorzio Lago di Bracciano con lo scopo di promuovere nel comprensorio Sabatino le attività e i servizi finalizzati allo sviluppo economico e turistico, valorizzare e tutelare i beni culturali, ambientali ed archeologici in collaborazione con gli Enti e le Associazioni che operano localmente.

E’ inoltre decollato il Contratto di lago di Bracciano in capo all’Ente Parco. Questo dovrebbe essere portavoce e coordinatore di un progetto di pianificazione partecipata per elaborare strategie e definire linee di azione condivise per la gestione e la tutela del lago. Il Contratto di Lago si potrebbe occupare di salvaguardare la qualità e la quantità d’acqua dell’intero bacino sollecitando l’ACEA ad effettuare lavori di ammodernamento della struttura fognaria in modo da scongiurare sversamenti di liquami nel lago.

Queste due forme istituzionali potrebbero diventare interessanti forme di governance orizzontale e partecipata di un modello di sviluppo locale.

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