20 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Perché la Francia ha richiamato gli ambasciatori in Usa e Australia

La decisione è stata presa come reazione all’accordo al patto militare contro la Cina. “Rammarico” degli Stati Uniti.

 

La Francia ha richiamato i suoi ambasciatori negli Stati Uniti e in Australia per consultazioni in reazione al patto militare Usa-Gb-Australia. Si tratta di un passo molto serio che rivela la fortissima irritazione francese verso i due alleati, soprattutto per una commessa sfumata da oltre 30 miliardi di euro. 

Il presidente Emmanuel Macron ha ordinato il richiamo degli ambasciatori, come ha riferito il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, dopo che Canberra ha rinunciato a un ordine di sottomarini per il Naval Group francese a favore di sottomarini statunitensi.

La mossa sorprende gli americani. La Casa Bianca ha fatto trapelare il suo “rammarico” per il richiamo dell’ambasciatore francese, ma ha detto che gli Stati Uniti lavoreranno per risolvere la disputa diplomatica.

“Ci dispiace che abbiano fatto questo passo, continueremo a essere impegnati nei prossimi giorni per risolvere le nostre differenze, come abbiamo fatto in altri punti nel corso della nostra lunga alleanza”, ha spiegato un funzionario della Casa Bianca, parlando a condizione di anonimato.

Le Drian ha spiegato in un comunicato che la decisione è stata presa per richiamare “immediatamente” i due ambasciatori francesi a causa della “gravità eccezionale degli annunci fatti il 15 settembre da Australia e Stati Uniti”.

L’abbandono del progetto di sottomarino di classe oceanica su cui Australia e Francia stavano lavorando dal 2016 costituisce “un comportamento inaccettabile tra alleati e partner“, ha detto il ministro. “Le conseguenze colpiscono il concetto stesso che abbiamo delle nostre alleanze, delle nostre partnership, e l’importanza dell’Indo-Pacifico per l’Europa”, ha lamentato il titolare del Quai d’Orsay.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato mercoledì la nuova alleanza di difesa Australia-Usa-Gb, che estende la tecnologia dei sottomarini nucleari degli Stati Uniti all’Australia, così come la difesa cibernetica, l’intelligenza artificiale applicata e le capacità sottomarine. Il patto è ampiamente visto come volto a contrastare l’ascesa della Cina.

La mossa ha fatto infuriare la Francia, che ha perso un contratto per la fornitura di sottomarini convenzionali all’Australia che valeva 50 miliardi di dollari australiani (31 miliardi di euro) quando è stato firmato nel 2016.

I richiami dell’ambasciatore francese negli Stati Uniti e dell’Australia, alleati chiave della Francia, sono senza precedenti. “È davvero una pugnalata alle spalle”, ha detto giovedì Le Drian, “avevamo stabilito un rapporto di fiducia con l’Australia, questa fiducia è stata tradita”.

(Agi)

Ultimi articoli