29 Marzo, 2024
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Lamorgese: “bisogna temere i lupi solitari”

In una circolare a prefetti e questori il capo della Polizia, Lamberto Giannini, raccomanda di sensibilizzare le misure di vigilanza anche alla luce della crisi afghana.

Per Lamorgese al momento il rischio terrorismo è “latente”, legato soprattutto ai “lupi solitari”.    

Sensibilizzare, con effetto immediato, le misure di vigilanza sicurezza a protezione degli obiettivi diplomatico-consolari, turistici, culturali e commerciali degli Stati Uniti, nonchè di ogni altro sito o obiettivo ritenuto a rischio per la circostanza”.

E’ quanto raccomanda il capo della Polizia, Lamberto Giannini, in una circolare inviata a prefetti e questori alla vigilia dell’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle.

Data che – sottolinea il documento – assume “particolare rilevanza alla luce dell’attuale scenario internazionale, anche in relazione alla crisi afghana e all’innalzamento del livello di conflittualità tra vari gruppi terroristici tesi ad acquisire o confermare un ruolo di leadership nell’ambito della variegata galassia jihadista”.
Giannini ribadisce anche la necessità di “implementare al massimo l’attività informativa, al fine della tempestiva attuazione di ogni altra misura idonea a prevenire il compimento di illegalità e a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Il rischio terrorismo c’è, da tempo, sono 20 anni dalle Torri Gemelle”, aveva ricordato alcune ore prima il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese durante la presentazione del ‘Libro Blu’ dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Ma si tratta di un rischio “al momento rappresentato soprattutto da ‘lupi solitari’ o persone particolarmente disturbate, fragili, che possono essere inserite in circuiti di questo tipo”.

“E’ un rischio latente – ha spiegato la titolare del Viminale – Certo si tratta di una situazione difficile, ieri al G7 abbiamo valutato come mettere in piedi iniziative comuni” di prevenzione e contrasto.

La titolare del Viminale ha parlato anche della possibile deriva della protesta no vax e no green pass. “La preoccupazione c’è, perché vedo che i toni salgono sempre di più e il pericolo è che ci siano estremismi

“L’impegno è stato grande – ha ricordato – da inizio pandemia abbiamo svolto circa 50 milioni di controlli e abbiamo avuto anche manifestazioni con infiltrazioni della criminalità che hanno creato dei problemi. Di recente abbiamo avuto manifestazioni che ci davano preoccupazione, come il blocco delle stazioni, dove ci siamo impegnati particolarmente trattandosi di un servizio pubblico e di un possibile reato. Ma alla fine è andato tutto bene”.

 

(Agi)

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