28 Marzo, 2024
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Discarica di Albano, arrivano i primi risultati dell’Arpa: sversati rifiuti non conformi

Valori fuori norma nei rifiuti provenienti dal TMB Ama di Rocca Cencia e da quello SAF di Frosinone.

 

I rifiuti conferiti a Roncigliano hanno valori superiori ai parametri consentiti dalla legge. I sospetti dei cittadini di Albano Laziale che ormai da un mese stanno contestando la riapertura dei cancelli, erano fondati. O almeno lo erano in rapporto alle analisi fin qui condotte dall’Arpa Lazio.

I campionamenti effettuati

L’agenzia regionale il primo settembre ha reso noto quali sono i valori riscontrati su due campionamenti. Il primo è stato effettuato il 3 agosto, il giorno dopo la riapertura disposta e rivendicata dalla Sindaca Raggi, ed ha riguardato i rifiuti arrivati dal TMB della SAF di Frosinone. Una seconda porzione di immondizia è stata prelevata il 16 agosto dai rifiuti provenienti dal TMB dell’Ama, quindi di Rocca Cencia. Il risultato è che, per quanto riguarda gli scarti arrivati dalla SAF, l’Arpa ha evidenziato “la non conformità, in violazione dei limiti previsti, per la concentrazione di Zinco, rinvenuto in concentrazione di 9,6 mg/l, rispetto ad un valore limite previsto di 5 mg/l”. C’è dell’altro.

L’indice che misura l’adeguato lavoro del TMB

L’azienda regionale per la protezione ambientale ha effettuato una “misurazione dell’Indice Respirometrico Dinamico Potenziale (IRDP)” con l’obiettivo di verificare che il TMB avesse trattato adeguatamente il rifiuto di origine. Cosa che prevede, in sostanza, una corretta separazione meccanica della frazione secca da quella umida. L’IRDP è “il parametro che misura la stabilità biologica di una matrice, ovvero il grado di decomposizione della sostanza organica a più alta degradabilità” e quindi le analisi si sono concentrate anche sulla sua misurazione.

Valori quattro volte superiori

Un valore dell’IRDP prossimo a 1.000 indica che è stata effettuata una attività volta alla separazione della componente organica del rifiuto. Ma da Frosinone il parametro IRDP registrato è stato di 4.400 mgO2/KgSVh. Quattro volte superiore a quello che, mediamente, viene ritenuto adeguato. E questo denota “una putrescibilità e biodegradabilità residua del rifiuto campionato”. Significa che il rifiuto non è stato ben stabilizzato e quindi produce il temuto percolato.

Il campione di Rocca Cencia

Una performance migliore, comunque non del tutto rassicurante, è stata registrata sul campione proveniente dal TMB di Rocca Cencia. L’indice IRDP in questo caso è stato di 1700 mgO2/KgSVh,  e pertanto, ha scritto Arpa nella sua relazione, “risulta essere prossimo al valore di 1.000”. Però nel 70% dei rifiuti di Rocca Cencia campionati, i parametri superavano questo indice previsti dalla legge. Ed anche per questo l’agenzia regionale di protezione ambientale ha deciso che “effettuerà ulteriori campionamenti del rifiuto in questione”.

 

Le analisi chieste ad Arpa

Intanto nell’impianto di Roncigliano, chiuso nel 2016 a seguito di un incendio e riaperto il 2 agosto grazie all’ordinanza di Virginia Raggi, sono stati effettuati centinaia di sversamenti. Ed anche per questo i residenti di Albano Laziale, che lo scorso 26 agosto hanno espresso le proprie rimostranze ad Arpa Lazio, i campionamenti finora effettuati sono pochi. Le analisi sono state commentate anche da Massimiliano Borrelli, il sindaco del comune castellano che contro il provvedimento della Raggi aveva presentato un ricorso al TAR. “Domani (oggi 2 settembre ndr) con i tecnici valuteremo in maniera approfondita questi primi dati, cercando anche di capire le tempistiche per le altre analisi che abbiamo chiesto ad ARPA Lazio”. Come ha fatto notare il primo cittadino di Albano “Mancano ancora le analisi più importanti, quelle relative ai pozzi”.

(RomaToday)

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