19 Aprile, 2024
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Discarica di Albano, manifestanti sotto l’Arpa: “Servono più controlli”

Decine di cittadini partiti da Albano Laziale per chiedere più verifiche sulle falde acquifere e sui tir in arrivo a Roncigliano

 

La protesta contro l’entrata in funzione della discarica di Roncigliano si è spostata a Roma. Nella mattinata del 26 agosto una delegazione di attivisti ha infatti lasciato il presidio di Albano Laziale per raggiungere la sede dell’Arpa Lazio.

I controlli sui tir

“Non siamo soddisfatti delle verifiche che si stanno effettuando. In queste settimane è stato fatto un prelievo su un solo Tir, proveniente da un TMB di Frosinone e non ci risulta sia stato ancora controllato nessun camion in arrivo dagli impianti TMB di Rocca Cencia e Malagrotta” ha spiegato Loredana Longo, una delle attiviste presenti sotto la sede dell’Arpa.

La contestazione approdata a Cinecittà

Decine di cittadini di Albano si sono dati appuntamento in via Saredo, forse un centinaio di persone, per contestare con striscioni e cartelli l’operato dell’azienda regionale. “Arpa cambia musica, dacci i dati della analisi, subito” è stato scritto a caratteri cubitali su un lenzuolo bianco. “Stiamo ancora aspettando i risultati dell’unico codice CER analizzato”. E senza dati – hanno spiegato gli attivisti– diventa difficile anche giocare la carta dell’emergenza sanitaria che potrebbe essere impiegata dal Sindaco di Albano per chiudere, con un’ordinanza, la discarica fatta riaprire da Virginia Raggi.

Il presidio di Roncigliano

La preoccupazione degli abitanti del comune castellano, da quando la Sindaca di Roma e della Città Metropolitana ha firmato il provvedimento di riapertura di Roncigliano, è palpabile. Ogni giorno decine di persone presidiano la discarica e contano i mezzi in arrivo con i rifiuti della Capitale. Una ferita per il territorio, tra quelli più virtuosi della provincia in tema di raccolta differenziata. Cercano anche di capire se i tir producono percolato e quindi devono essere rispediti indietro, come è già successo in alcuni casi.

La richiesta di maggiori controlli

“I controlli che si stanno facendo sono di routine – ha spiegato Loredana Longo –  invece noi vogliamo che Arpa li faccia sui tir in arrivo da Roma e su tutti ed undici i pozzi presenti, per verificare le falde acquifere” visto che già in passato, dopo l’incendio del 2016 al TMB collegato alla discarica, era risultata la presenza di numerosi inquinanti. Ad Arpa, la delegazione dei cittadini che è stata ricevuta in via Saredo, ha chiesto proprio questo. “Ci hanno risposto che faranno il possibile, perché sono sotto organico”. Intanto la mobilitazione non si ferma. Perché le rassicurazioni ottenute, per gli abitanti del comune castellano non sono sufficienti.

La promessa degli abitanti

“La lotta del presidio permanente – hanno reso noto gli attivisti di Albano – continuerà fino alla chiusura della discarica e alla bonifica definitiva del sito di Roncigliano”. Richieste che saranno portate, il 3 settembre, anche all’attenzione della direzione regionale dei rifiuti. E’ quella, fanno sapere dal presidio permanente, la prossima tappa della protesta.

(RomaToday)

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