19 Aprile, 2024
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La Fed gela le Borse, giù il petrolio. Vendite sui titoli del lusso, oil e auto

Tutte in pesante rosso le Borse europee, che risentono del possibile avvio del «tapering» da parte della Federal Reserve entro l’anno e dei timori per un rallentamento dell’economia.

 

Secondo le minute della riunione di luglio del Fomc, il comitato di politica monetaria della Fed, i banchieri credono che sia arrivato il momento di iniziare a preparare la riduzione (il «tapering») del programma mensile di acquisto di titoli di Stato (80 miliardi) e titoli garantiti da mutui ipotecari (40 miliardi), avviato per sostenere l’economia durante la crisi provocata dal coronavirus.

Questo, unito alle dichiarazioni di alcuni governatori della Fed, fa prendere forma all’ipotesi di una riduzione degli acquisti prima della fine del 2021, il che ha pesato già nella seduta di mercoledì 18 agosto su Wall Street e sta favorendo le vendite sul petrolio e il rialzo del dollaro. Indicazioni in più potrebbero arrivare nel fine settimana, quando si terrà il tradizionale simposio di Jackson Hole: l’incontro tra i più influenti banchieri centrali a livello globale servirà probabilmente per fare chiarezza su quale possa essere la via di uscita dalle politiche monetarie ultra-espansive messe in atto per evitare il collasso economico e finanziario a causa della pandemia.

Sale il dollaro, euro sotto 1,17. Petrolio sui minimi da maggio

Dollaro in salita dopo le minute della Fed e l’euro scende sotto la soglia di 1,17 che non veniva violata dal novembre 2020. Dopo i verbali dai quali è emerso che il tapering potrà iniziare già entro la fine dell’anno. In rosso anche il prezzo del greggio, con il Wti che scende sotto i 65 dollari al barile tornando sui livelli del maggio scorso e il Brent che viaggia sui 67 dollari. Oltre alla Fed, pesano sul greggio anche le indicazioni sulle scorte americane che, seppur in calo, hanno mostrato un inatteso aumento delle riserve di benzina.

Vendite sui metalli tra timori domanda e calo produzione

Vendite sulle materie prime, con i dubbi crescenti sul futuro della domanda che pesano sul comparto e la previsione di un tapering in arrivo entro fine anno da parte della Fed. Il rame è sui minimi da quattro mesi «su timori legati alla domanda dal settore immobiliare cinese, dopo che la variante delta ha penalizzato le transazioni», scrivono gli analisti di Mps Capital Services. Per il rame il bilancio dell’ultima settimana è di un -7%. Inoltre, «la produzione di acciaio – sottolineano – sta calando in modo marcato a partire da luglio e gli effetti si ripercuotono sul ferro», che perde oggi il 7% sui minimi da otto mesi ed è giù di oltre il 40% dai massimi di maggio. La Cina ha fatto pressioni sulle acciaierie per ridurre la produzione contro l’inquinamento e la produzione di luglio mostra che le esortazioni hanno avuto effetto. Più in generale, «i metalli industriali soffrono i timori legati al rallentamento cinese e alla volontà delle autorità di calmierare i prezzi locali», dicono gli analisti di Mps Capital Services. Un mix di fattori, quindi, che sta favorendo le vendite dopo il rally che aveva portato i principali metalli a salire sui massimi da oltre 10 anni a inizio maggio.

Ftse Mib sotto i 26mila punti, lusso e titoli oil sotto pressione

A Milano ilFTSE MIB -1,69%  si porta sotto la soglia dei 26mila punti, appesantito dal calo dei titoli del lusso, del settore oil e delle auto. In coda al listino colpito dalle vendite Moncler -4,51% , male gli oil con Tenaris -2,78% Eni -2,41%  e Saipem -2,06% . La giornata appare fortemente negativa per la galassia Agnelli a partire dalla holding Exor -3,13%  con le partecipate Stellantis -2,55% Cnh Industrial -2,45%  e Ferrari -2,93% .

(Il Sole24Ore)

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