16 Aprile, 2024
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Ecco l’intelligenza artificiale che scrive testi e musica per le canzoni

Il sistema LyricJam, creato all’Università di Waterloo in Canada, intende “aiutare gli artisti a realizzare la propria creatività”

 

Lo hanno denominato LyricJam, un sistema in tempo reale che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per generare linee di testo per la musica strumentale dal vivo, ed è stato creato dai membri del Natural Language Processing Lab dell’Università di Waterloo, in Canada. Da diversi anni, il gruppo di lavoro di ingegneri del suono e informatici, guidato da Olga Vechtomova, sta ricercando applicazioni creative attraverso l’IA.

A oggi, il lavoro ha portato alla creazione di un sistema che apprende le espressioni musicali degli artisti e genera testi nel loro stile. Mentre un musicista o una band suona musica, il sistema riceve continuamente le clip audio grezze, che la rete neurale elabora per generare nuove linee di testo. Gli artisti possono quindi utilizzare le linee per comporre i propri testi delle canzoni.

“Lo scopo del sistema non è scrivere una canzone per l’artista”, spiega Vechtomova. “Invece, vogliamo aiutare gli artisti a realizzare la propria creatività. Il sistema genera linee poetiche con nuove metafore ed espressioni, guidando potenzialmente gli artisti in direzioni creative che non hanno mai esplorato prima”.

La rete neurale progettata dai ricercatori apprende temi lirici, parole e dispositivi stilistici sono associati ai diversi aspetti della musica catturati in ogni clip audio. Ad esempio, i ricercatori hanno osservato che i testi generati per la musica ambient sono molto diversi da quelli per la musica allegra. Il team di ricerca ha condotto uno studio sugli utenti, invitando i musicisti a suonare strumenti dal vivo durante l’utilizzo del sistema. “Una scoperta inaspettata è stata che i partecipanti si sono sentiti incoraggiati dalle linee generate a improvvisare”, ha detto Vechtomova. “Ad esempio, le linee hanno ispirato gli artisti a strutturare gli accordi in modo leggermente diverso e a portare la loro improvvisazione in una nuova direzione rispetto a quanto originariamente previsto. Alcuni musicisti hanno anche utilizzato le linee per verificare se la loro improvvisazione avesse avuto l’effetto emotivo desiderato”.

Un altro risultato dello studio ha evidenziato l’aspetto co-creativo dell’esperienza. I partecipanti hanno commentato di aver visto il sistema come un partner di jamming senza competitività e si sono sentiti incoraggiati a suonare i loro strumenti musicali anche se non stavano cercando di scrivere testi. Da quando LyricJam è stato lanciato a giugno di quest’anno, oltre 1.500 utenti in tutto il mondo l’hanno provato.

La ricerca, che sarà presentata alla International Conference on Computations Creativity questo settembre, è stata pre-pubblicata su arXiv. I musicisti interessati a provare LyricJam possono accedervi su https://lyricjam.ai.

(Agi)

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