29 Marzo, 2024
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La riforma della giustizia slitta, è il tempo dei mediatori

Il testo Cartabia non approderà in aula alla Camera venerdì 23 luglio, si allungano i tempi. Anche Palazzo Chigi segue da vicino la partita

Sulla riforma del processo penale continua la mediazione, dopo la pioggia di emendamenti presentati in commissione Giustizia alla Camera. A seguire da vicino ‘la partita’ anche Palazzo Chigi, viene riferito in ambienti parlamentari, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. In commissione, però, ci sono 1631 emendamenti, di cui oltre 900 solo dei Cinque stelle: il presidente pentastellato Mario Perantoni ha scritto al presidente della Camera, Roberto Fico, per riferire che è impossibile portare il testo in Aula venerdì 23 luglio come programmato e la nuova data potrebbe essere indicata per la prossima settimana.

Le proposte di modifica

Oltre ai pentastellati, anche altre le proposte di modifica come il ‘lodo ter’ del deputato Leu Federico Conte, avvocato, che propone un punto di caduta prevedendo che per i reati contro la Pubblica amministrazione si possa, con ordinanza del giudice che procede in un caso particolarmente complesso, aumentare di un anno il tempo per l’appello e di sei mesi, ad esempio, in Cassazione.

Le parole di Conte

“Sulla riforma della Giustizia ho fatto un discorso di grande chiarezza: il Movimento ha una storia complessa, delle volte alcuni toni gridati hanno consentito ad altri di schiacciare l’immagine del Movimento su un terreno forcaiolo”, ha detto Giuseppe Conte parlando con gli eletti M5s di Camera e Senato e dopo aver visto Draghi

“Abbiamo già lavorato a due progetti di riforma, civile e penale. Se avessimo dovuto scrivere noi una riforma l’avremmo scritta diversamente. Sono compatibili i diversi approcci culturali. Noi vogliamo dialogare all’interno dell’impianto normativo che ci viene proposto, però, attenzione, c’è un limite che non possiamo oltrepassare. Non possiamo consentire che possano svanire nel nulla centinaia di migliaia di processi ed è un rischio concreto”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda Iv e FI la riforma così come uscita dal Consiglio dei ministri va bene, anche se il partito di Renzi ha presentato un emendamento soppressivo, si apprende ancora, sull’introduzione della norma che riguarda i reati contro la P.a.

(Agi)

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