20 Aprile, 2024
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NON CE LA BEVIAMO: comunicato su arsenico e applicazione della Legge 5/2014

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento Provinciale Comitati Acqua Pubblica NON CE LA BEVIAMO sulla vicenda arsenico e applicazione della Legge 5/2014

 

COMUNICATO STAMPA

Ci fa molto piacere che alcuni Consiglieri Regionali, nello specifico la Consigliera 5 stelle Silvia Blasi e il Consigliere PD Panunzi, abbiano fatto approvare ordini del giorno e risoluzioni in favore di finanziamenti regionali finalizzati alla risoluzione del problema arsenico e volti all’applicazione della Legge 5/2014, due misure che questo Comitato chiede da circa 10 anni e per le quali ha interloquito con esponenti dell’ amministrazione regionale e rappresentanti del Senato; certamente, almeno in parte, queste nuove proposte sono contrassegnate dall’impegno del comitato “non ce la beviamo”.

Quello che ci sorprende  è che il Presidente dell’ATO, il Sindaco di Viterbo e persino il Presidente della Talete Spa siano anch’essi a favore di tali provvedimenti quando fino ad oggi hanno sostenuto una politica che andava in direzione diversa, anzi opposta, attuando aumenti tariffari che scaricano l’intero costo della dearsenificazione sulle bollette dei cittadini, senza richiedere i dovuti contributi regionali  per una emergenza non idrica ma sanitaria, e sostenendo la necessità di privatizzare il servizio idrico con  la cessione della quota del 40% della società.

Il tutto in barba all’ iter poco democratico che ha escluso la partecipazione alle assemblee dell’ATO a cittadini e a comitati portatori di interessi collettivi, soprattutto, in barba alle delibere approvate dai Consigli Comunali che impegnano i Comuni a non effettuare ingiustificati aumenti tariffari e a non cedere quote di gestione del servizio idrico a privati.

Ora si dia corso al proseguimento di queste intenzioni ad iniziare dalla applicazione della legge 5/2014, che già al suo interno contiene norme per il sostegno alla tariffa in un territorio debole e problematico come il viterbese.

La situazione  di questa Provincia è drammatica sia per accessibilità ad un’acqua salubre e potabile sia dal punto di vista di efficienza e costi del servizio.

Ora confidiamo che alle parole seguano i fatti.

Coord.to Prov.le Comitati Acqua Pubblica NON CE LA BEVIAMO
Viterbo luglio 2021

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